Le parole del CTO di Wind River, che produce eLxr Pro Linux, sulle politiche adottate da Red Hat con CentOS e sulla scelta di Debian
Il progetto eLxr Pro Linux è una distribuzione GNU/Linux open-source di livello enterprise, introdotta nel luglio 2024 e derivata da Debian, sviluppata, stando a quello che dice la sua pagina “per affrontare le sfide specifiche delle implementazioni near-edge e cloud-to-edge“.
Ciò che Wind River, la società che sviluppa eLxr Pro, vuole ottenere è l’applicazione del consueto modello di sviluppo open-source: una versione community ed un’altra versione avanzata che richiede il pagamento di un abbonamento per accedere a funzionalità aggiuntive o supporto tecnico.
Niente di nuovo sotto il sole fin qui, è sostanzialmente la risposta alla domanda che i non addetti ai lavori si fanno quando si chiedono: ma come fa un’azienda open-source a campare?
A far notizia, se vogliamo chiamarla tale, in realtà sono le affermazioni di Paul Miller, CTO di Wind River, raccontate da Foss Force, nelle quali vengono toccati temi relativi alle recenti scelte fatte da Red Hat in merito alla “chiusura” di CentOS.
Infatti la scelta di basare eLxr Pro Linux su Debian è stata fatta in segno di risposta proprio alle politiche Red Hat che hanno toccato Wind River da vicino, per via di StarlingX, una piattaforma open-source progettata dall’azienda per fornire un’infrastruttura cloud completa e pronta per l’uso e donata alla Open Infrastructure Foundation (ossia la foundation che cura OpenStack ed affini) e, qui arriviamo al punto, basata su CentOS:
Like many companies in the industry, when the CentOS announcement came out we suddenly had a commercial product that we had a significant problem with, we took a hard look at the market and the open source community and we decided to move StarlingX to a Debian-based operating system, and we did that to really align to a more pure open source methodology, so that frankly, our business couldn’t be controlled by another enterprise’s desires.
Come molte aziende del settore, quando è uscito l’annuncio di CentOS ci siamo ritrovati improvvisamente con un prodotto commerciale con cui avevamo un problema significativo, abbiamo esaminato attentamente il mercato e la comunità open source e abbiamo deciso di spostare StarlingX su un sistema operativo basato su Debian, e lo abbiamo fatto per allinearci davvero a una metodologia open source più pura, in modo che, francamente, la nostra attività non potesse essere controllata dai desideri di un’altra azienda.
Non volendo ritrovarsi di fronte a potenziali nuove migrazioni, ecco la scelta per eLxr Pro Linux di usare la base Debian.
Ma il discorso di Miller va anche oltre, poiché quella di Wind River viene raccontata come una scelta radicale, che quindi non considera le alternative open-source, quali AlmaLinux, Rocky Linux ed affini. Il motivo è presto detto:
We generally feel, after spending a lot of time studying that part of the industry and the open source community, that continuing down any type of RHEL path inevitably ties you to the whims of Red Hat.
Abbiamo la sensazione, dopo aver investito parecchio tempo a studiare quella parte dell’industria e le community open-source, che continuare ad usare ambienti RHEL ti lega inevitabilmente ai capricci di Red Hat.
Nella sostanza, quindi, una dichiarazione nei fatti di indipendenza e di volontà nell’applicare quel concetto di “upstream first” che, secondo Miller, da Red Hat viene solamente millantato, ma che poi nei fatti è invece controllato dai desideri di piazzare il proprio prodotto e di inserire negli sviluppi community le necessità che invece esistono a livello enterprise.
Rimane da capire, alla fine di tutti i ragionamenti, quanto questo effettivo modello di business sia applicabile al mercato moderno e sarà sempre il mercato a dare la risposta.
Raoul Scarazzini
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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