Phoenix OS recensione: l’alternativa a Remix OS

By Salvo Vosal

Phoenix os

Si è molto parlato di Phoenix OS di recente, il motivo di questa rinnovata attenzione al progetto è probabilmente da ricercarsi nella comunicazione da parte di Jide che da ora in poi si dedicherà solo ai clienti aziendali, sospendendo lo sviluppo di Remix OS e dei prodotti collegati.

Adesso sono molti coloro che parlano della fine di Remix OS e delle alternative a Remix OS, è quindi giunto il momento della nostra recensione di Phoenix OS, in modo che possiate farvi una idea più precisa di come funziona questo sistema operativo e scoprire se vale la pena installarlo su uno dei vostri dispositivi.

Phoenix OS è un sistema derivato dal progetto Androidx86 e pensato per creare una versione di Android più vicina al paradigma e al modo di utilizzo dei sistemi operativi desktop (Windows, Mac e Linux) così da creare il sistema perfetto per gli apprezzati dispositivi due in uno che si situano a cavallo fra il mondo dei tablet e quello dei PC.

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Cosa offre Phoenix OS rispetto ad un canonico sistema Android?

Phoenix OS offre una interfaccia completamente rivisitata che sarà molto familiare a chi utilizza Windows. Abbiamo infatti in basso una comoda barra dove si possono inserire collegamenti rapidi ed avere una veloce panoramica delle app aperte fra cui si può fare rapidamente il cambio. Abbiamo inoltre un familiare omologo del menù start posto nella stessa posizione ed accessibile nello stesso modo.

Il supporto al multi-windows è completo ogni app si apre in una finestra che è completamente ridimensionabile, e molte app possono essere aperte e gestite contemporaneamente.

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Phoenix offre inoltre un completo centro notifica ridisegnato con Toggle per le funzioni più comuni e una grafica accattivante.

Phoenix os l'interfaccia e le notifiche dell'alternativa a Remix OS
L’intero sistema a proposito pare molto curato sotto l’aspetto grafico, è probabile che anche voi apprezzerete la scelta dei colori, dello sfondo e delle icone.

Davvero molto funzionale il menù contestuale (quello che appare normalmente cliccando con il tasto destro su un file) riesce ad essere completo, chiaro e familiare. Da sottolineare pure il perfetto funzionamento di tutte le canoniche scorciatoie da tastiera che tanto tempo ci permettono di risparmiare.

Quindi di fatto un Android perfettamente modificato per sembrare un sistema desktop, ed essere utilizzato facilmente con mouse e tastiera.

I più informati tra di voi a questo punto si staranno chiedendo allora quali sono le differenze con Remix OS, l’altra versione di Android ottimizzata per desktop che il pubblico ha conosciuto ed apprezzato.

Phoenix Os vs Remix OS: differenze

Le differenze fra i due sistemi cugini sono diverse. La prima e più importante differenza riguarda la versione di Android su cui si basano i due sistemi. L’ultima release di Remix (nel momento in cui vi scriviamo) è basata su Android 6.0 Marshmallow, mentre Phoenix è basata sulla versione Android 7.1 Nougat.

Riguardo l’interfaccia, a fronte di una impostazione comune che ricorda Windows 10, le differenze si notano nei dettagli. Lì si può appurare come lo sviluppo di Phoenix sia più avanti, ogni menù appare più rifinito e completo, da quello contestuale a cui ho già accennato alle impostazioni che possono essere visualizzate su Phoenix non solo nel modo classico di Android, ma anche in un nuovo modo più simile a quello di una comune distro Linux.

Un’altra differenza è che Phoenix OS si connette automaticamente all’ultima rete wifi utilizzata cosa che fastidiosamente Remix OS non fa.

Anche le somiglianze sono molte.

Le somiglianze fra i cugini sono moltissime, partendo dal metodo di installazione: entrambi i sistemi girano in modo nativo su unità virtuali (una soluzione simile a quella adottata da Ubuntu con il tool Wubi qualche versione fa) entrambi hanno inoltre comodi installer che permettono l’installazione da sistema Windows.

Remix OS e Phoenix OS al primo avvio vi chiedono di scegliere la lingua, ed entrambi forniscono solo due scelte -Inglese e Cinese – però è possibile dopo il primo avvio scegliere l’italiano dal menù impostazioni. Entrambe le soluzioni supportano il Play Store e lo hanno preinstallato, basta fare il login col vostro account di Google per iniziare ad utilizzarlo e scaricare le vostre app preferite.

Phoenix os il play store

Le prestazioni

Questo è un capitolo interessante, da una versione modificata di Android ci aspettiamo reattività e la capacità di girare anche su configurazioni hardware non proprio prestanti. In quanto dovrebbero essere ottimizzata per girare sui dispositivi 2 in 1 e vecchi PC, due categorie hardware che di certo non brillano per potenza.

Ho provato Phoenix OS versioni 2.0.7 e 2.1.0 su un notebook HP con qualche anno sulle spalle dotato di un i5-3230M, 8 GB di memoria Ram e hard disk meccanico, con gpu HD Graphics 4000. Come vedete la mia configurazione non è di certo un mostro di potenza.

Sulla configurazione di test che vi ho descritto Phoenix OS si è avviato tranquillamente ed anche abbastanza rapidamente, ma le prestazioni sono state mediocri: ho dovuto confrontarmi con continui rallentamenti, sembrava che l’intero sistema arrancasse. Alcune app sono arrivate anche a bloccarsi mentre ne installavo altre tramite il Play Store.

Sulla stessa configurazione, Remix OS invece è stato fluidissimo e rapido nell’esecuzione di tutte le app che ho testato, Remix OS è stato affidabile per mesi visto che l’ho utilizzato un po’ come sistema instant-on visto il suo rapido tempo di boot (anche su un portatile con disco fisso meccanico come il mio).

Invito in ogni caso non fatevi scoraggiare dalla mia prova, sono in molti online a sostenere che Phoenix vada meglio di Remix quindi è probabile che il problema risieda in una incompatibilità fra la mia configurazione e il sistema.

Conclusioni

Phoenix OS è una buona versione modificata di Android, e una ottima alternativa a Remix Os. Rispetto alla versione che avevo avuto occasione di provare l’anno scorso i progressi sono stati importanti e il lavoro del team proficuo. Da apprezzare la grande attenzione al dettaglio, spero che le prossime versioni sistemino l’incompatibilità con la mia configurazione di test.

L’installazione di Phoenix Os è molto simile a quella di Remix e presto pubblicheremo una apposita guida. Potete scoprire di più sul progetto e scaricare l’installer da questo sito.

Se volete provare Remix OS che è ancora disponibile ( non si sa per quanto tempo viste le dichiarazioni di Jide) potete seguire la nostra guida.

Fateci sapere che ne pensate di Phoenix OS e quale è stata la vostra esperienza con questi due sistemi basati su Android. Altre guide a Phoenix Os e alle altre versioni di Android per PC sono in arrivo, seguiteci anche tramite i nostri canali social Facebook e Twitter.

L’articolo Phoenix OS recensione: l’alternativa a Remix OS appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.

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