Google Foto, che figura! Persone di colore scambiate per gorilla

By Jessica Lambiase

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Che scimmie e gorilla siano i diretti antenati del genere umano ce lo insegnano alle scuole elementari e che la teoria evoluzionistica di Darwin non abbia sbagliato è un dato di fatto; è anche vero che dalle scimmie noi uomini ereditiamo sia alcuni tratti somatici che qualche piccolo modo di fare, ma da qui a sentirsi dar del gorilla da una delle multinazionali più potenti del mondo di acqua sotto ai ponti ne passa un bel po’.

Eppure è successo, quanto stiamo per raccontarvi vi farà sorridere: è un caldo giorno di Giugno, quando un ragazzo di colore scatta dei selfie con la sua fiammante app Google Foto immortalando se stesso e la sua fidanzata; fin qui tutto bene, se non fosse che il riconoscimento automatico di Google Foto – funzionalità per altro ancora abbastanza giovane – contrassegna entrambi come gorillas.

Si, come potete vedere dallo screenshot postato su Twitter da Jacky all’interno della galleria le foto appaiono sotto la categoria Gorilla:

Che abbia scambiato lui o lei per gorilla (o entrambi) poco importa, la frittata e la figuraccia son servite! Ma Google non è rimasta con le mani in mano e, per voce del capo alle relazioni sociali Google+ Yonatan Zunger, ha prontamente chiesto scusa alla coppia chiedendo successivamente i dati dell’account per un intervento manuale:

Porca miseria. Sono il CA di Google+. No, questo non spiega come determini gli obiettivi di mercato per le persone. Questo non va bene, al 100%.

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Successivamente la conversazione è continuata in pubblico, e Zunger ha spiegato quanto sia difficile per l’app comprendere che si tratti di umani quando subentra la pelle scura. Ricordando che il nuovo Google Foto non è nuovo a certe figure barbine, un portavoce di Google ha rinnovato le scuse e promesso più impegno su tale frangente, nonostante il lavoro sia ancora molto:

Ci dispiace sinceramente tanto per quanto accaduto. Stiamo prendendo misure immediate per evitare la comparsa di risultati simili. Chiaramente c’è ancora molto da fare sul sistema di tag automatico delle immagini e continuiamo ad impegnarci affinché errori del genere non si ripetano in futuro.

Notevole la celerità di ammissione di Google e le pronte scuse ai poveri malcapitati, ma sono questi i casi in cui tecnologie del genere è meglio perderle che trovarle. Immaginate se un errore del genere fosse capitato a qualche personaggio con già poca autostima: essere presi in giro da Google non capita esattamente tutti i giorni e può lasciare… il segno!

L’articolo Google Foto, che figura! Persone di colore scambiate per gorilla appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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