Anche la Danimarca fa marcia indietro su Chat Control: Privacy digitale e libertà online in difesa
La presidenza danese del Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di rivedere la propria posizione sulla proposta legislativa nota come Chat Control, un provvedimento molto discusso volto alla prevenzione e al contrasto dell’abuso sessuale sui minori attraverso il monitoraggio dei messaggi privati online. Tale proposta aveva suscitato forti reazioni da parte di attivisti, associazioni per la tutela della riservatezza digitale e difensori dei diritti civili in tutta Europa, preoccupati per le implicazioni sulla privacy e sulle libertà fondamentali.
Il percorso di approvazione della normativa aveva già incontrato un ostacolo significativo con il voto contrario della Germania, che ha espresso una netta opposizione al controllo sistematico delle comunicazioni private. Ora, la Danimarca, che fino alla fine dell’anno detiene la presidenza del Consiglio dell’UE e che inizialmente si era mostrata favorevole alla proposta, ha annunciato un cambio di rotta.
Il ministro della Giustizia danese, Peter Hummelgaard, ha comunicato alla stampa nazionale che l’obbligo di individuazione automatica dei contenuti non sarà incluso nella nuova versione della proposta. L’identificazione di materiale pedopornografico resterà una facoltà e non un obbligo per le grandi aziende tecnologiche, che potranno decidere autonomamente se implementare sistemi di rilevamento.
A determinare questa svolta hanno contribuito diversi fattori. In primo luogo, la posizione ufficiale della Germania, espressa dal Ministero della Giustizia attraverso un comunicato pubblicato sulla piattaforma X, in cui si afferma che “la sorveglianza di massa dei messaggi privati deve essere considerata un tabù in uno Stato di diritto”. In secondo luogo, le critiche provenienti dalla stessa Danimarca, dove centinaia di esperti, ricercatori e istituzioni, tra cui il Consiglio danese per l’etica dei dati, hanno sollevato dubbi sulla compatibilità della proposta con i principi democratici. Anche le aziende tecnologiche coinvolte hanno sottolineato come la versione originaria del provvedimento rischiasse di compromettere la riservatezza delle comunicazioni e di aprire la strada a una sorveglianza generalizzata dei cittadini europei.
Questa revisione rappresenta un passo importante nel dibattito europeo sull’equilibrio tra sicurezza online e diritti digitali, e potrebbe influenzare le future decisioni legislative in materia di protezione dei minori e tutela della privacy.
Fonte: https://politiken.dk/viden/art10605607/Hummelgaard-opgiver-kontroversielt-forslag-om-overv%C3%A5gning
Fonte: https://www.marcosbox.com/2025/11/02/la-presidenza-danese-fa-dietrofront-su-chat-control/
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