Rilasciato Distrobox 1.7 con vari miglioramenti

Rilasciato Distrobox 1.7 con vari miglioramenti

Distrobox 1.7 è la nuova versione di questo popolare strumento che consente agli utenti di eseguire più distribuzioni GNU/Linux sopra la loro distribuzione principale. Poche ore fa è già stata aggiornata diventando Distrobox 1.7.0.1 e in questa nuova versione possiamo trovare miglioramenti nella gestione della shell di accesso, miglioramenti nell’interfaccia utente e nelle funzionalità di sistema.

Coloro che ancora non conoscono questo strumento devono sapere che consente di installare ed eseguire rapidamente qualsiasi distribuzione Linux in un “container” e di garantirne l’integrazione con il sistema principale.

Il progetto prevede un plug-in su Docker o Podman, e si distingue per la massima semplificazione del lavoro e l’integrazione dell’ambiente di esecuzione con il resto del sistema. Per creare un ambiente con una distribuzione diversa, è sufficiente eseguire un unico comando distrobox-create, senza pensare alle sottigliezze.

Ne avevo già scritto in occasione della precedente versione Distrobox 1.6 scoprendo che è opera di un italiano e di come funziona il meccanismo, per cui vi consiglio la lettura:

Principali novità in Distrobox 1.7

Distrobox 1.7 ha implementato diversi miglioramenti all’interfaccia utente e alle funzionalità del sistema, in quanto ora offre i nuovi comandi:

  • -enter-flags a distrobox-export per specificare flag distrobox aggiuntivi all’accesso
  • -hostname come flag per “distrobox-create” per scegliere un hostname diverso dal contenitore
  • -unshare-groups a distrobox-create per consentire a gruppi di utenti aggiuntivi di interrompere la condivisione all’interno del contenitore.

Un’altra area che ha ricevuto miglioramenti in questa versione è stata la shell di login, che è stata migliorata, insieme ai miglioramenti implementati in systemd nei contenitori con un sistema di init, al supporto migliorato per i contenitori con la distribuzione Wolfi e al supporto migliorato per il database del terminale terminfo.

Gli sviluppatori hanno lavorato su Distrobox 1.7 per migliorare le prestazioni sui sistemi con schede video NVIDIA, oltre a migliorare le prestazioni delle applicazioni grafiche esportate da contenitori che funzionano con diritti di root ovvero rootful. Un contenitore rootful è un contenitore eseguito come utente root e come tale ha accesso a tutte le funzionalità di root e se esiste una vulnerabilità nella funzionalità che crea questo isolamento, l’utente all’interno del contenitore sarà root anche sull’host e il sistema sarebbe totalmente compromesso.

Per quanto riguarda i problemi risolti in questa versione, vengono menzionate le correzioni di bug per il montaggio delle librerie NVidia e altre integrazioni di sistema, nonché la correzione della ricerca del percorso dell’elenco delle applicazioni per le cartelle home personalizzate.

Delle altre modifiche che risaltano in questa nuova versione:

  • Introdotto `distrobox-export -list-apps` e `-list-binaries` per visualizzare le applicazioni e i binari esportati.
  • Aggiunta la possibilità di catturare il comando completo del contenitore durante l’esportazione dell’applicazione.
  • Aggiunto un importante avviso sulla possibile rottura delle applicazioni e dei binari esportati in questa versione.
  • Corretto l’avvio del contenitore systemd/init.
  • Risolti i problemi relativi alla dichiarazione di esportazioni multiple di container e applicazioni.
  • Sono state apportate correzioni alla gestione dei login e all’integrazione dei sistemi.
  • Risolti i problemi di login in contenitori specifici, come Gentoo, e migliorata la compatibilità con distribuzioni diverse.
  • Corretta la rimozione dei contenitori eseguiti come root.
  • La pulizia dell’esportazione dei contenitori è gestita correttamente.
  • Semplificata la logica di pulizia, affidata a nuovi comandi di elenco.
  • Corretti i permessi di montaggio e i flag di gruppo di devpts per imitare ciò che accade su un sistema reale.

Infine, se siete interessati a saperne di più sull’elenco completo delle modifiche, potete farlo dal seguente link.

Come installare DistroBox su Linux?

Per coloro che sono interessati a provare DistroBox, dovresti sapere che puoi installare questo strumento eseguendo un singolo comando. Per fare ciò devi solo aprire un terminale ed eseguire il seguente comando:

curl -s https://raw.githubusercontent.com/89luca89/distrobox/main/install | sudo sh

Con questo comando puoi installare lo strumento sul tuo sistema in modo rapido e semplice.

Se vuoi saperne di più su Distrobox, tieni presente che il progetto è scritto in Shell ed è distribuito sotto licenza GPLv3. È possibile consultare il codice sorgente, i manuali utente e ottenere maggiori informazioni al seguente collegamento.

Fonte: https://github.com/89luca89/distrobox/releases/tag/1.7.0
Fonte: https://www.linuxadictos.com/distrobox-se-renueva-en-su-version-1-7-e-implementa-mejoras-de-rendimiento.html

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