Raspberry Pi 400: sintesi di una esperienza d’uso

Raspberry Pi 400: sintesi di una esperienza d’uso

Sul Raspberry Pi 400 trovate già diversi articoli qui su questo blog, ma oggi ne parliamo con un ns lettore che lo ha comprato e testato sul campo per verificare prestazioni e possibilità d’uso. Del resto questi giorni di festa e molto tempo libero invogliano a fare esperimenti e nuove avventure.

Partiamo col dire che è stata una esperienza completamente nuova perché non ha mai usato una SBC (Small Board Computer) Raspberry Pi prima d’ora. Quindi le prime impressioni e il confronto col mondo PC e Linux sono da novizio, motivo per cui ritengo abbiano una grande importanza per la stragrande maggioranza di tutti noi.

Il primo consiglio è di prendere il kit completo se non si ha mai avuto il Raspberry Pi, tipo questo qui su Amazon, perchè ci sono diversi componenti per poterlo mettere al lavoro, come si vede dall’immagine seguente:

Raspberry Pi 400 Kit

Ad una prima osservazione il  prodotto si presenta bene e la tastiera non è male anche se è una tastiera a membrana e si sente una sensazione piuttosto piacevole nel premere i tasti ma aggiunge:

Quel che però mi ha fatto storcere un po’ il naso della tastiera e che le immaginette sui tasti sono attaccati con degli adesivi

Penso che la ragione sia per offrire un prodotto il più possibile economico.

Il kit del Raspberry Pi 400 comprende un mouse, un alimentatore, un cavo da micro HDMI a HDMI e una scheda SD precaricata con il sistema operativo ufficiale Raspberry Pi OS. C’è anche la Guida ufficiale per principianti del Raspberry Pi per aiutarti a ottenere il massimo dal tuo nuovo computer (in inglese).

E qui arriva una seconda critica:

Un’altro difetto è che viene venduto con una schedina SD da soli 16 GB. Fossero stati 32 GB ancora meglio.

In effetti essendo la schedina SD il principale supporto di memorizzazione del Raspberry Pi 400, e dei Raspberry in generale, la capacità è davvero poca e non si presta come archiviazione di file o cose analoghe che dovranno necessariamente essere ospitati su un NAS collegato in rete locale o su un altro sistema di memoria esterno come un HD connesso ad una delle porte USB presenti.

Un altra sorpresa è questa:

Ah già … Non c’è neanche il jack audio!

Quindi per l’audio è necessario usare altre uscite o collegamenti e questa cosa si può risolvere in vari modi:

• Tramite porte USB
• Tramite GPIO
• Tramite le casse del monitor
• Tramite gli speaker bluetooth

La scelta per questo test è stata usare uno speaker bluetooth e il funzionamento è perfetto.

Dopo l’assemblaggio e il collegamento a un monitor a 1080p ovvero Full HD, usando un PC, ha flashato Manjaro ARM (non Manjaro, attenzione alle differenze, serve la versione apposita per il mondo dei processori ARM che equipaggiano tutte le versioni delle SBC Raspberry Pi) usando balenaEtcher per usare il Raspberry Pi 400 con una distro GNU/Linux più completa e facile da gestire che non quella fornita ufficialmente.

A questo punto passiamo all’esperienza d’uso software e dice che LibreOffice gira piuttosto bene e la navigazione su internet si svolge senza particolari problemi, solo con YouTube nella visione dei filmati sembra esserci in alcuni casi un problema:

La CPU andava a manetta alcune volte. Dannato YouTube!

Anche coi giochi sembra comportarsi bene:

Ho provato anche Minecraft (versione Pi) è gira piuttosto fluidamente.

Inoltre si presentano raramente dei blocchi apparenti nell’uso senza però conseguenza la cui origine è al momento sconosciuta e da indagare ulteriormente.

Con l’occasione ho chiesto se il Raspberry Pi 400 si scalda eccessivamente, che è un noto problema sui carichi di lavoro intensi delle SBC Raspberry Pi ma la risposta è stata confortante:

Neanche così tanto. L’importante è non impostare l’overclock su 2.2 GHz

Ebbene si perchè si può pure overcloccare e per ogni spiegazione andate su questo link:

https://www.raspberrypi-spy.co.uk/2020/11/overclocking-the-raspberry-pi-400/

Come commento in conclusione di questo rapido approccio alla nuova console della Raspberry Foundation dice che:

Quel che posso dire è che anche se il Raspberry Pi si sta pian piano avvicinando al mondo del Desktop, ha ancora molta strada da fare! Non tanto nell’hardware quanto nel software, principalmente nella ottimizzazione del software, basti vedere quanto è prestante Raspbian che non è proprio un fulmine però è leggermente più prestante e stabile di Manjaro ARM, essendo ovviamente la distro ufficiale.

Per il momento questo è tutto e direi che per la spesa è un acquisto interessante anche se ormai il mondo dei mini PC, con processori Intel o AMD e molte più opzioni di memoria, offre prodotti a prezzi non molto superiori.

Puoi leggere un altro articolo simili qui:

https://www.laseroffice.it/blog/2020/07/30/raspberry-pi-4-installazione-desktop-con-8-gb/

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