Torrent: glossario dei termini più utilizzati

By Giuseppe F. Testa

Sappiamo davvero tutto sui torrent? Il protocollo BitTorrent è famoso per la sua velocità, ma spesso mentre usiamo i client dedicati escono fuori termini nuovi di cui non conosciamo nulla. Ecco la raccolta completa di tutti i termini più noti sull’argomento Torrent da conoscere per non farsi trovare impreparati quando scarichiamo torrent sul PC.

Torrent: glossario dei termini

Torrent

è un piccolo file di pochi KB in formato .torrent che contiene le informazioni necessarie per scaricare il contenuto di quel “torrente”. Non contiene fisicamente nessun file (come potrebbe in pochi KB?) ma è una sorta di “indice” che aiuta il client utilizzato a scaricare il file o i file contenuti nel torrent scelto contattando i server tracker (ne parleremo più avanti) o tutti gli utenti che possiedono il contenuto (completo o parziale) su rete decentralizzata.

Senza questo file non è possibile scaricare nulla dai client, almeno che non si usi un Link magnetico (vedi sotto); nella stragrande maggioranza dei casi questi file sono reperibili in rete via browser Web.

Magnet link

L’evoluzione dei file torrent. Un link permette di iniziare a scaricare subito il contenuto senza passare per nessun file, basta copiare l’URL e aspettare che il client contatti tutti i nodi che possiedono il file. Rispetto al file Torrent il Magnet link non contiene alcuna informazione sui server tracker: esso utilizza solo ed esclusivamente la rete DHT (ne parleremo più avanti) per trovare i nodi in maniera completamente decentralizzata.

Sulla carta è la migliore evoluzione del protocollo BitTorrent, in grado di offrire elevata velocità e sicurezza nello scambio dei dati, ma è ancora relativamente poco utilizzato grazie al successo dei siti di indicizzazione torrent e ai tracker ancora attivi, questi ultimi in grado di offrire più nodi in meno tempo.

Client

Indica il genere di programmi che l’utente può utilizzare per scaricare i torrent (qBittorrnet e Transmission sono client). Per estensione è anche sinonimo di nodo.

Nodo

Con nodo si intende il singolo utente (o client) presente nella swarm in grado di fornire il contenuto di quel torrent. Più nodi ci sono per un torrent e maggiore è la sua velocità media. I nodi possono essere suddivisi in seed e peer, vedremo più avanti il loro significato.

Swarm

Letteralmente “sciame”, è l’insieme di tutti i nodi in grado di fornire quel singolo torrent. Più grande è lo sciame maggiori possibilità ci sono di beccare nodi molto veloci. Gli swarm stranieri (con nodi americani, sudcoreani o tedeschi per esempio) offrono una velocità media elevatissima, molto superiore alla velocità media delle ADSL italiane, ma hanno pochissimi file in lingua italiana. Viceversa gli swarm a prevalenza italiana (nodi con IP italiani) hanno moltissimo materiale in lingua italiana ma una velocità media molto bassa, per via dello scarso upload offerto dalle linee italiane: scaricare ad alta velocità in questi casi è una vera e propria impresa.

Per aumentare la velocità dei torrent preferiamo se possibile gli swarm pieni di stranieri.

Server Tracker

Letteralmente significa “server traccia” ed indica una serie di server in grado di indicizzare tutti i nodi per i singoli torrent. In termini pratici è una sorta di “elenco telefonico” consultato dal client per avere accesso rapido ai nodi che posseggono il contenuto del torrent. Nessun file viene custodito sui tracker: essi indicano solo la “via giusta” per contattare i nodi.

Per contattare tanti nodi in poco tempo è ancora consigliabile passare per un tracker. I file torrent possono contenere più tracker per aumentare il numero di nodi disponibili. Nella maggior parte dei casi sfruttano porte UTP per comunicare con i client. Alcuni tracker sono privati ed accessibili sono previo inserimento di credenziali d’accesso: spesso questi server contengono i nodi migliori ma sono a pagamento.

DHT

l’evoluzione del protocollo Bittorrent. La rete DHT permette di connettere i client o nodi senza passare dai server tracker, in maniera completamente decentralizzata (molto simile alla rete KAD di eMule). Le nostre richieste vengono gestite autonomamente dalla rete e al nostro client basta fornire un magnet link per far partire la ricerca del contenuto da scaricare; in questo caso ” l’elenco telefonico” è la rete DHT stessa, che chiede a tutti i nodi connessi chi ha quel contenuto.

La rete DHT può funzionare tranquillamente in aggiunta ai server tracker (DHT è attivo di default su tutti i client moderni) per fornire ulteriori nodi non raggiungibili via server. Se scarichiamo un file torrent potremo usare entrambi (Tracker+DHT) ma se utilizziamo un magnet link useremo esclusivamente DHT. Indubbiamente il futuro del protocollo anche in termini di sicurezza e velocità, ma la presenza massiccia di siti per la ricerca di file torrent e tracker ne rallenta la diffusione come unico servizio.

La ricerca dei nodi è molto più lenta rispetto ai tracker e questo non gioca a suo vantaggio: potrebbero volerci anche ore per trovare tutti i nodi disponibili, contro i pochi minuti necessari ad un tracker….in un mondo dove i nostri torrent devono subito andare al massimo della velocità si spiega facilmente come mai non ottiene il successo sperato.

Peer

Peer indica in generale tutti gli nodi che stanno scaricando quel torrent e non hanno ancora completato il download. A loro volta ricondividono le parti già in loro possesso verso nodi appena arrivati o a cui mancano i frammenti in loro possesso.

Un torrent con tantissimi peer non è mai un buon segno: questo tipo di sovraffollamento rallenta notevolmente la velocità media, specie se i seed sono pochi. Meglio puntare su torrent con un numero di peer sempre inferiore di parecchie decine al numero di seed.

Seed

Seed indica i nodi che hanno finito di scaricare tutto il contenuto del torrent e stanno quindi solo in update del contenuto, non scaricano più nulla. Se il torrent è appena nato indica anche il releaser originale del torrent (super-seed), colui che ha caricato il torrent originario. Sono la colonna portante dello scambio P2P via Bittorrent: ci deve essere almeno un seed affinché i peer presenti possano terminare i loro download.

Maggiore è il numero di seed, maggiori le possibilità di scaricare ad elevata velocità. Per i torrent stranieri è sufficiente avere 100 seed disponibili per terminare con successo e con ottima velocità il proprio download; con i torrent italiani consiglio di puntare su almeno 400/500 seed disponibili, altrimenti è molto dura scaricare a velocità accettabili.

L’articolo Torrent: glossario dei termini più utilizzati appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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