Apple annuncia Apple Music, sarà anche su Android!

By Jessica Lambiase

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L’era dello streaming musicale è ormai al suo apice: ad oggi è difficilissimo trovare qualcuno che non sappia cosa sono Spotify o Soundcloud, e su un campione di 10 utenti non ci si dovrebbe meravigliare di trovarne almeno 8 abbonati ad almeno uno dei due servizi, ad esempio.

Complice anche il grosso passo in avanti nel mondo della musica che Apple ha compiuto in tempi piuttosto recenti – qualcuno ha detto… Beats? – v’era il sospetto che prima o poi anche il big di Cupertino avrebbe provato ad azzannare questo mondo, sospetto trasformatosi prima in rumor e poi – dopo il WWDC 2015 di ieri sera – in assoluta certezza.

Capitanato da Jimmy Iovine, il celebre “One more thing…” di Tim Cook si è concretizzato in Apple Music.

Cosa è Apple Music?

Esattamente come il nome lascia intendere, si tratta del neo annunciato servizio di streaming che farà capo all’azienda di Cupertino: Apple Music combina la possibilità di scaricare o ascoltare brani in streaming così come intere stazioni radio musicali; come ci si aspettava, tra le caratteristiche di Apple Music ci sarà l’auto-apprendimento – l’applicazione sarà in grado ci comprendere i gusti dell’utente a partire da ciò che viene ascoltato e di suggerire altri brani a seconda di esse.

Quanto costa Apple Music?

Come ci si aspettava, sarà possibile abbonarsi sia in modalità gratuita che pagando una quota mensile: per quanto riguarda l’utilizzo gratuito saranno imposte delle limitazioni per la riproduzione ed il download (ne riparleremo in seguito).

Per l’abbonamento non-free, invece, saranno disponibili due modalità: la prima è una sorta di abbonamento individuale, ovvero associato ad un unico account, che costerà 9.99 dollari al mese; la seconda invece rappresenta una specie di “piano familiare” e sarà disponibile a 14.99 dollari al mese: con questa modalità, a patto che il sottoscrittore materiale dell’abbonamento abbia iCloud Family Sharing attivo, è possibile associare fino a 6 account Apple e permettere loro di usufruire del servizio creando una propria libreria, registrando le proprie preferenze e via dicendo.

In tutti i casi, è possibile provare gli abbonamenti ad Apple Music gratuitamente per tre mesi.

Come dichiarato durante la conferenza, l’obiettivo iniziale era quello di tenere il costo degli abbonamenti tra i 6 e gli 8 dollari per mese, tuttavia ciò non avrebbe permesso di offrire una raccolta musicale al pari di concorrenti come Spotify e Rdio: la speranza di Apple è che a fare la differenza possano essere le funzionalità caratteristiche delle app ed i contenuti esclusivi offerti nel tempo.

Come funziona Apple Music?

Come ogni servizio musicale che si rispetti, anche Apple Music fa capo ad una serie di applicazioni per desktop e mobile e ad un enorme catalogo musicale disponibile online, di cui si può usufruire in varie modalità. Gli utenti che accederanno al servizio gratuito saranno semplicemente in grado di ascoltare le stazioni radio di Apple Music, con la possibilità di saltare un numero limitato di brani; le stazioni radio saranno curate da artisti come Dr. Dre, Pharrel, Drake e will.i.am che prenderanno in via straordinaria il posto di DJ.

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Gli utenti che sottoscriveranno un abbonamento a pagamento ad Apple Music potranno, oltre che ascoltare la radio online e saltare un numero illimitato di brani, scaricare interi album e playlist da riprodurre offline.

Come già detto, dopo un certo periodo di utilizzo Apple Music sarà in grado di proporre all’utente brani basati sulla propria cronologia di riproduzione, cercando di “comprenderne” le preferenze musicali; ma questa musica, come ha sottolineato Eddie Cue,

non è soltanto algoritmi, sono anche [brani] consigliati messi a punto dal nostro team di esperti.

Ma non finisce qui: Apple ha mostrato anche una funzionalità prettamente dedicata agli artisti, tale Connect, che permette loro di caricare musica, foto e messaggi che vengono condivisi con i propri fan: insomma una sorta di “spazio personale” a cui gli utenti potranno iscriversi per seguire ed interagire con i propri big. Drake, ad esempio, rilascerà il suo prossimo album su Connect.

Apple Music sarà inoltre capace di agire tramite l’assistente vocale Siri: l’utente potrà infatti chiedere all’assistente vocale di riprodurre un particolare brano, i brani di un particolare artista o un brano che risponda ad una determinata caratteristica, ad esempio

Siri, riproduci il brano più celebre dell’estate 1984.

Apple ha inoltre sottolineato che i brani di Apple Music potranno essere sincronizzati con l’Apple Watch e che, come era lecito aspettarsi, gli account Beats Music saranno automaticamente convertiti in account Apple Music quando il servizio sarà lanciato.

Quando (e su quali piattaforme) arriverà Apple Music?

Si tratta probabilmente della domanda più interessante in assoluto: Apple Music sarà lanciato su Mac, PC Windows, iPhone e iPad il prossimo 30 Giugno 2015 (per gli ultimi due, l’app arriverà in concomitanza dell’aggiornamento ad iOS 8.4).

A sorpresa, fa capolino anche una quinta piattaforma per cui Apple proporrà il suo servizio: Android.

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Strano ma vero, per la prima volta un servizio Apple dedicato anche al mondo mobile (escludendo Beats Music, che era sul Play Store già prima ancora che Beats fosse acquisita da Apple e la neo-annunciata app per la “transizione” da Android ad iPhone, di cui vi parleremo in un altro articolo) sbarca su una piattaforma che non sia iOS, e ciò la dice lunga su quanto sia ambizioso l’obiettivo di Apple Music e di quanto sia necessaria la sua presenza su Android per assicurarsi una buona fetta d’utenza.

Apple Music per Android tuttavia non sarà disponibile già al “day one” del servizio, ma arriverà presumibilmente durante il prossimo autunno.

Riuscirà Apple Music a contrastare il potente Spotify?

Questa è una domanda sulla quale al momento si possono fare soltanto supposizioni: sebbene il servizio svedese sia ormai radicato nella mente – e soprattutto tra le abitudini – di milioni di utenti nel mondo, non bisogna assolutamente trascurare il fatto che Apple Music abbia “Apple” nel suo nome, e che irrimediabilmente ciò che esce dalle fabbriche della mela morsicata finisce per diventare una moda, sia per status symbol sia per la cura che il big di Cupertino – checché se ne dica – mette nei suoi prodotti.

Non bisogna altresì trascurare che Apple Music potrà potenzialmente contare anche sulla fetta d’utenza Android, il che può soltanto andare a suo vantaggio: con questi presupposti il servizio di Apple potrebbe scalare rapidamente il mondo dello streaming musicale e posizionarsi in cima ad esso in men che non si dica.

Potrebbe, sarà soltanto l’utente finale a decidere!

L’articolo Apple annuncia Apple Music, sarà anche su Android! appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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