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Recensione Xiaomi Mi Note 2: ancora una volta, un Note atipico

By Giuseppe Monaco

Finalmente, dopo aver assistito all’ultimo evento di presentazione tenuto da Xiaomi relativo alla sua nuova linea di prodotti, è arrivato il momento di mettere le mani su uno degli smartphone annunciati.

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Sebbene tutti gli occhi siano caduti sul Mi Mix, infatti, quello stesso giorno è stato presentato un altro dispositivo che non va assolutamente sottovalutato, lo Xiaomi Mi Note 2.

Xiaomi Mi Note 2 – Confezione

La confezione di vendita del nuovo Note della serie Mi segue lo stesso stile visto con Xiaomi Mi 5S. Sollevato il coperchio, infatti, troviamo subito lo smartphone collocato nell’apposito alloggiamento.

Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2

Al di sotto, trova spazio la cover in plastica trasparente, il libricino di istruzioni (in lingua cinese) e una scatoletta contenente caricabatterie da parete, cavo USB Type-C e graffetta per l’inserimento delle schede nano SIM. Nel complesso, la confezione in colorazione bianca non presenta particolari dettagli, con la zona frontale che ospita il logo Mi incavato sulla superficie e alcune specifiche sul retro.

Design ed ergonomia

Sicuramente la componente che colpisce non appena lo si estrae dalla confezione, l’estetica dello Xiaomi Mi Note 2 porta finalmente una sensazione di device davvero premium. La qualità dei materiali che compongono la scocca, infatti, appare di prima scelta, con retro e parte frontale in vetro e i bordi in alluminio di ottima qualità, diverso da quello utilizzato dalla stessa azienda per i device di fascia media.

La zona frontale ospita l’ampio display da 5.5 pollici con entrambi i bordi curvi. Tale caratteristica non è arricchita da nuove funzionalità, come accade sui device Samsung, ma risulta un fattore puramente estetico ed ergonomico. La parte alta vede poi i soliti sensori di prossimità/luminosità, l’altoparlante per l’ascolto in chiamata e il led di notifica RGB, mentre la parte bassa ospita i 2 tasti soft-touch retroilluminati e il tasto centrale, sia fisico che soft-touch, che nasconde un preciso sensore d’impronte.

Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2

Passando ai bordi, sul lato alto troviamo l’ingresso per il jack audio da 3.5mm, il sensore a infrarossi e il secondo microfono il lato basso vede l’ingresso per il cavo USB Type-C, l’altoparlante per la riproduzione dell’audio di sistema e il microfono principale disposti in modo simmetrico. Per concludere, il bordo sinistro ospita il carrellino a estrazione per l’inserimento delle 2 nano SIM e sul bordo destro abbiamo il bilanciere del volume e il tasto per accensione/spegnimento e blocco schermo.

Posso dire che, pur non essendo amante dei cosidetti “padelloni”, lo Xiaomi Mi Note 2 conferisce un’ottima sensazione al tatto e dà un eccellente senso di eleganza, rendendolo di fatto anche un oggetto di stile. Il lato negativo di tutta questa cura è, ahimè, il grip poco sicuro che non vi farà stare tranquilli. Personalmente l’ho tenuto quasi sempre con la cover in plastica ma, considerando come quest’ultima non sia proprio accattivante, è davvero un peccato rovinare il design del device applicandola.

Hardware

Così come accadde con il primo Note presentato dall’azienda, anche lo Xiaomi Mi Note 2 si presenta prepotentemente come diretto concorrente di diversi top di gamma delle aziende rivali.

  • CPU: Qualcomm Snapdragon 821 Quad-Core (2×2.35 GHz Kryo & 2×1.6 GHz Kryo);
  • GPU: Adreno 530;
  • RAM: 4 GB;
  • Archiviazione: 64/128 GB non espandibile;
  • Display: 5.5 pollici AMOLED;
  • Batteria: 4070 mAh;
  • NFC: Si;
  • Banda 20 (800 mHz): Si.

Grazie a questo specifiche, l’ultimo terminale della casa cinese può vantare prestazioni davvero al top ed estrema fluidità in fase di utilizzo. In particolare, per l’uso quotidiano si è comportato più che bene, riuscendo a rispondere in modo reattivo per tutta la giornata nonostante i miei frenetici cambi di app lasciate, tra l’altro, costantemente aperte in memoria. In situazioni di sforzo intenso, poi, la zona posteriore subito al di sotto della fotocamera tende a scaldare leggermente, ma non mi è sembrata arrivare a scottare eccessivamente.

Altra peculiarità del device Xiaomi è il display da 5.5 pollici AMOLED. Dopo averlo visto per la prima volta sullo Xiaomi Redmi Pro, la casa cinese segue la stessa linea di pensiero anche per il nuovo Note, cosa che personalmente ho piacevolmente apprezzato. Certo, c’è da dire che con luminosità bassa si nota come il pannello non sia di grandissima qualità, ma nell’uso generale ho trovato i colori davvero vividi e correttamente bilanciati, così come la visualizzazione delle immagini. La curvatura sui bordi, poi, non aggiunge funzionalità aggiuntive all’esperienza utente, ma appare come una semplice scelta di stile sicuramente piacevole al tatto.

Ho apprezzato poi la presenza del tasto fisico centrale al quale, personalmente, sono parecchio affezionato e che può essere utilizzato comunque come tasto soft-touch. Al di sotto, inoltre, il tasto in questione nasconde un fulmineo sensore biometrico che riconosce in modo davvero rapido e preciso l’impronta digitale. Per la precisione, ho notato che la velocità di riconoscimento e sblocco del device è in modo impercettibile leggermente più veloce rispetto a quanto accade su Mi 5.

Software

Il sistema operativo che troviamo a bordo del dispositivo è, ovviamente, Android 6.0 Marshmallow con interfaccia proprietaria MIUI 8. In particolare, la versione della ROM presente sul terminale è la China Stable ma, a breve, troveremo anche la versione Global developer compresa di lingua italiana. Trovandomi su una versione stabile del sistema, non ho riscontrato nessun tipo di bug e, come ho già potuto riscontrare con il Mi 5S, il battery drain dela MIUI 8 sembra ormai storia passata.

Le applicazioni di sistema, come al solito, svolgono un lavoro egregio nel fornire funzionalità aggiuntive al sistemadel robottino verde. Tra queste, infatti, quella relativa alla sicurezza risulta sicuramente la più completa: analisi del device, pulizia della memoria, gestione dei permessi e della batteria e tanto altri settaggi che vi consentono di tenere sotto controllo il vostro terminale.

Per ulteriori dettagli sulla ROM MIUI, poi, il mio consiglio è quello di dare uno sguardo alla nostra guida a puntate sull’interfaccia proprietaria della casa cinese, così da avere le idee un po’ più chiare se siete nuovi a questo sistema.

Fotocamera

il sensore equipaggiato sul nostro Xiaomi Mi Note 2 è caratterizzato da un rapporto focale f/2.0, il che vuol dire foto più luminose anche in condizioni di scarsa luminosità. La risoluzione di 22.56 MP risulta anche superiore rispetto a quella vista su Mi 5 ma, come già detto in fase di recensione del Mi 5S, il parametro che realmente importa e che fa effettivamente la differenza è proprio il rapporto focale.

Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
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Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2

Ottima anche la modalità HDR che, però, darà il meglio di sé solamente se riuscirete ad avere mano ferma, visti i tempi di scatto piuttosto lunghi. Per quanto riguarda i video, il dispositivo è in grado di catturare filmati a una risoluzione massima di 4K a 30fps, mentre video a 60fps continuano a mancare su terminali Xiaomi. La fotocamera frontale, poi, garantisce buoni selfie di giorno e discreti di sera.

Batteria

Come già detto in precedenza, i problemi di battery drain della ROM in questione sembrano ormai risolti. A dimostrazione di ciò, la batteria da 4070 mAh promette ottimi risultati nonostante le importanti specifiche e le dimensioni del display.

Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2
Xiaomi Mi Note 2

Con un utilizzo medio, infatti, sono arrivato a circa 5 ore di schermo acceso senza particolari problemi e arrivando tranquillamente a sera.

Rapporto qualità/prezzo

A fronte della qualità offerta dal dispositivo, in questo caso forse il rapporto qualità/prezzo viene un po’ meno. Non perché il dispositivo non offra abbastanza, sia chiaro, ma semplicemente perché Xiaomi ci ha abituati a prezzi concorrenziali rispetto alle dirette avversarie.

Lo Xiaomi Mi Note 2, infatti, è disponibile all’acquisto a circa 550€ che, sebbene sia piuttosto altino, come di consueto tenderà a scendere non appena trascorrerà un po’ di tempo dalla sua uscita. Scegliendo Honorbuy.it, poi, potrete usufruire di uno sconto di 5€ che sicuramente non dispiace. Per tutte le informazioni relative allo store in questione e alle relative offerte vi rimando all’apposito articolo esplicativo.

Conclusioni

Dunque, anche questa volta Xiaomi non delude le aspettative, o almeno non troppo. I difetti che troviamo su questo Note sono forse gli stessi che avevamo sul modello precedente, segno del fatto che l’azienda non intende staccarsi più di tanto dalla sua linea di pensiero. L’assenza di funzionalità aggiuntive legate allo schermo, ad esempio, indeboliscono il senso dei bordi curvi. Altra cosa che non ho mandato giù è stata, ancora una volta, l’assenza di un pennino e di un’ottimizzazione software che lavorasse in tal senso dato che, trattandosi di una serie Note, dovrebbe lavorare in tal senso.

A parte questo, comunque, lo Xiaomi Mi Note 2 si è rivelato essere comunque un ottimo terminale in grado di reggere senza alcun problema carichi di lavoro pesanti, catturare buone immagini in ogni situazione e, cosa da non sottovalutare, l’assemblaggio realizzato in modo impeccabile e la scelta dei materiali risultano una scelta davvero riuscita.

L’articolo Recensione Xiaomi Mi Note 2: ancora una volta, un Note atipico appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.

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