Storia di un’altra ‘guerra’ infinita: NVIDIA vs AMD (ex ATI)

By Giuseppe F. Testa

NVIDIA vs AMD

Dopo la guerra tra CPU non poteva mancare sulle nostre pagine un riassunto di un’altra “guerra” di ideali e tecnologie, forse ancora più agguerrita visto il tipo di utenti in gioco.

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Anche in questo caso avrete notato che molte guide consigliano di puntare su soluzioni NVIDIA per assemblare un PC da gioco, ma ATI prima e AMD dopo hanno avuto un ruolo determinante nel garantire che NVIDIA non “si rilassasse” sugli allori, favorendo lo sviluppo di soluzioni tecnologiche sempre più avanzate.

Vediamo insieme alcuni dei capitoli più importanti della storia recente delle GPU per PC e dei loro produttori.

Agli albori: ATI nasce prima di NVIDIA

In un momento storico in cui i PC iniziano ad acquisire “colore” ed interfacce grafiche a puntamento, alcuni produttori iniziano a lavorare alla produzione di schede grafiche integrate sui PC IBM compatibili. Le schede grafiche erano lontane parenti di quelle attualmente in uso sui nostri PC: il massimo era gestire una tabella di colori a 8 o 16-bit!

Pochi lo sanno ma ATI nacque molto prima di NVIDIA: 1985 contro il 1993. ATI era tra le aziende all’avanguardia nella produzione di schede grafiche Hercules: la guerra era già iniziata, nonostante il concorrente non fosse nemmeno nato ATI iniziava a prendersi importanti fette di mercato.

I produttori hardware dell’epoca producevano anche altre componenti, ma ATI iniziò a farsi un nome con le schede grafiche.

Fase iniziale: arriva Voodoo, inizia la guerra sull’accelerazione 3D

Con la nascita di NVIDIA e delle nuove schede video dotate dell’accelerazione hardware 3D la guerra inizia a farsi cruenta. In questa fase entrambi i produttori devono far spazio ad un terzo incomodo, che farà la storia di fine anni 90: le schede video Voodoo prodotte dalla 3Dfx.

Diamond Monster3D Voodoo 1 - 3dfx Interactive

Le schede erano così potenti che il chip Voodoo fu utilizzando anche nelle sale giochi per fornire la grafica all’arcade gaming! Erano anche all’avanguardia per l’epoca: slot PCI e supporto alla tecnologia SLI, che permetteva di configurare due schede Voodoo in parallelo per risoluzioni fino 1024×768 linee, una risoluzione per l’epoca davvero pazzesca (paragonabile all’8k). Peccato che le CPU e le RAM dell’epoca fossero troppo lente per tale “mostro”, causando dei colli di bottiglia enormi.

ATI e NVIDIA non furono spettatori in questo periodo: ATI creò un’alternativa a Voodoo, Rage 3D Pro, mentre NVIDIA lanciò il primo prodotto con marchio GeForce: la 256, altra buona rivale della Voodoo.

Fase intermedia: i produttori sbarcano sulle console

Siamo all’inizio del nuovo millennio: entrambi i produttori devono recuperare terreno e per farlo trovano nelle console di casa dei validi alleati. NVIDIA vince il bando per fornire la grafica della nuova console Microsoft, Xbox, ed acquisisce la rivale 3Dfx (in grave difficoltà economica per alcuni investimenti sbagliati); ATI acquisisce invece ArtX, un produttore che ha progettato il chip grafico della Nintendo GameCube.

Gamecube morherboard

Per aumentare il market share entrambi i produttori seguiranno da questo momento due vie: continuare lo sviluppo di chip grafici per PC (siamo arrivati agli slot AGP) e contemporaneamente fornire la grafica per le future console.

Chi è in vantaggio al momento? Nessuno, entrambi i produttori hanno la loro nicchia di mercato e si equivalgono anche nelle tecnologie usate.

La svolta: arrivano le console next-gen e nascono SLI e CrossFire

NVIDIA acquisendo 3Dfx fa suoi tantissimi brevetti utili. Uno di questi verrà preso, rimodellato e tirato a lucido, al punto da essere completamente diverso dal precedente: nacque il nuovo SLI; era possibile collegare sui nuovissimi slot PCI-Express fino ad un massimo di 4 schede video, per una potenza in parallelo incredibilmente alta.

ATI risponderà dopo poco con CrossFire, le cui prestazioni erano comunque inferiori ed era notevolmente meno scalabile rispetto a SLI (almeno fino all’arrivo di CrossFireX).

Nel frattempo (siamo nel 2005 ormai) vengono presentate le nuove console eredi di PS2, Xbox e GameCube: tutte monteranno soluzioni NVIDIA o ATI.

Sony PlayStation 3 affianca alla sua CPU Cell un chip grafico nato dalla collaborazione tra Sony ed NVIDIA, RSX.

RSX

Mentre Xbox 360 e Nintendo Wii monteranno entrambe soluzioni ATI: la prima monterà il potente chip grafico Xenos, la seconda monterà il chip grafico Hollywood.

Xenos GPU Xbox 360

Tutto sembra procedere per il meglio per ATI: il market share era decisamente interessante unendo le console e le soluzioni grafiche Radeon per PC, toccando vertici del 50%, ma….

La sorpresa: AMD acquisisce ATI

AMD, famoso produttore di processori per PC, acquisisce ATI nel 2006 per circa 4 miliardi di dollari. AMD ha un piano ben preciso: accelerare lo sviluppo di soluzioni grafiche integrate negli stessi processori (APU), e per farlo acquisisce uno dei produttori più fiorenti nel panorama dei chip grafici.

Il marchio ATI rimarrà per altri 2 anni, per poi essere soppiantato per sempre con il logo AMD anche sulle serie Radeon.

Il nuovo marchio AMD mette in questo periodo molta pressione su NVIDIA: le soluzioni sviluppate da ATI/AMD sono molto potenti, riescono a far girare tutti i giochi senza problemi e costano molto meno delle soluzioni NVIDIA di pari livello. NVIDIA tiene il passo, ma le soluzioni AMD sembrano decisamente migliori sotto moltissimi aspetti. Il top lo si raggiunge nel 2011 con le schede della serie HD 7000, da molti considerata “la migliore serie di schede video mai prodotta da AMD”.

Merita una menzione la AMD Radeon HD 7870, così potente da essere ancora adeguata nel 2015: il suo chip è stato utilizzato in versione personalizzata sulle console PS4 e Xbox One e ancora adesso fa girare a 1080p molti giochi recenti sopra i 30 FPS. Un gioiello!

amd-radeon-hd-7870

Il declino AMD: NVIDIA arriva nel mobile e sulle console portatili, AMD arranca lato software

Com’è possibile quindi che nel 2015, nonostante tutta la bontà delle soluzioni AMD, il market share premi NVIDIA? NVIDIA ha allargato il suo mercato anche sul mobile con i chip Tegra, soluzioni adottate anche nella console portatile proprietaria Shield e su numerosi tablet.

Ma più di tutto ha contribuito una cosa al successo di NVIDIA negli ultimi 5 anni: i driver e i software NVIDIA sono meglio ottimizzati per tutto l’hardware supportato, garantendo frame-rate costanti anche nelle sessioni più intense.

AMD, vuoi perché deve gestire anche il mercato CPU (ne abbiamo già parlato nell’altra guerra), vuoi la necessità di battere a tutti costi NVIDIA sui puri numeri ha evidentemente trascurato l’aspetto software, con driver che spesso e volentieri fanno le bizze anche su Windows (non coinvolgiamo GNU/Linux, dove i driver sono pure peggiori). Con AMD si possono ottenere picchi di frame-rate altissimi, molto più alti di NVIDIA, seguiti però da sessioni in cui il frame-rate cala vistosamente; questa mancanza di ottimizzazione si vede eccome, diventa sempre più evidente nei giochi.

Con AMD oggi si ottengono schede video potenti, si risparmia tantissimo rispetto alle soluzioni NVIDIA senza rinunce lato grafico ma i problemi software hanno fatto storcere il naso anche ai più fedeli sostenitori di AMD, portando ad una massiccia migrazione su NVIDIA negli ultimi anni.

A questo aggiungiamo che recentemente NVIDIA ha ottimizzato anche il lato consumo energetico: le nuove serie GTX consumano la metà rispetto alle soluzioni AMD garantendo performance e FPS costanti.

Chi vince la guerra quindi? Difficile rispondere alla domanda, ma una cosa è certa: l’hardware non è tutto sulle schede video, è necessario avere anche dei driver in grado di sfruttarlo al meglio. NVIDIA ci è riuscita, AMD ha qualcosa da recuperare da questo punto di vista.

Magari l’affermazione di Mantle e delle altre tecnologie AMD aiuterà da questo punto di vista ma perdere ulteriore terreno è un attimo, bisogna agire in fretta.

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