Rilasciato Incus 6.17: il gestore di contenitori e macchine virtuali si aggiorna con nuove funzionalità avanzate

Rilasciato Incus 6.17: il gestore di contenitori e macchine virtuali si aggiorna con nuove funzionalità avanzate

Incus è un gestore di contenitori e macchine virtuali open source, nato come progetto guidato dalla comunità dopo che Canonical ha modificato la governance di LXD (Linux Container Daemon) e lo ha posto sotto il proprio controllo. Questo software consente di creare, gestire e distribuire contenitori di sistema e macchine virtuali in modo efficiente, offrendo un’alternativa affidabile e flessibile per ambienti di sviluppo, test e produzione.

Il progetto è distribuito con licenza Apache 2.0, che ne consente l’uso, la modifica e la ridistribuzione, sia in ambito privato che commerciale, purché vengano rispettati i termini della licenza.

Disponibile per GNU/Linux, Incus supporta le principali distribuzioni, tra cui Ubuntu, Debian, Fedora, Arch Linux e openSUSE. Il progetto si distingue per la sua attenzione alla sicurezza, alla scalabilità e alla facilità d’uso, integrandosi perfettamente con strumenti di orchestrazione e infrastrutture cloud.

Incus è compatibile con i principali sistemi operativi, ma con modalità di utilizzo diverse a seconda della piattaforma:

  • Su GNU/Linux, Incus è pienamente supportato e può essere eseguito nativamente su tutte le principali distribuzioni.
  • Su macOS, può essere utilizzato tramite strumenti di virtualizzazione come Multipass, Parallels o Colima, che consentono di eseguire un ambiente Linux necessario per Incus.
  • Su Windows, Incus non è supportato nativamente su WSL2, ma può essere utilizzato tramite macchine virtuali Linux dedicate (ad esempio con VirtualBox o Hyper-V). È disponibile anche un agente sperimentale per l’integrazione con VM Windows.

La versione precedente all’attuale rilascio Incus 6.17 è stata la versione Incus 6.16, rilasciata un mese fa, che ha introdotto miglioramenti significativi nella gestione delle reti e nella stabilità dei cluster, ponendo le basi per le novità presenti nella versione attuale.

Novità in Incus 6.17

Incus 6.17 introduce nuove funzionalità che potenziano la gestione delle risorse, la configurazione di rete e la flessibilità dei cluster. Questa versione apporta miglioramenti significativi per amministratori di sistema e sviluppatori, con particolare focus sulla gestione avanzata delle reti, la priorità di esecuzione in condizioni di esaurimento della memoria e l’ottimizzazione della configurazione dei cluster.

Interfaccia a riga di comando per IncusOS

Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di un’interfaccia a riga di comando (CLI) dedicata alla gestione di IncusOS, il sistema operativo ottimizzato per l’esecuzione di Incus. Attraverso il comando incus admin os, gli utenti possono ora configurare da remoto aspetti fondamentali del sistema, come la rete, lo stoccaggio e i servizi di sistema. Sebbene si tratti di uno strumento ancora in fase iniziale, copre già le operazioni di configurazione più comuni, semplificando la gestione di ambienti distribuiti.

Supporto per tunnel GRE e VXLAN in OVN

Con la versione 6.17, Incus amplia le capacità delle reti virtuali (OVN, Open Virtual Network) introducendo il supporto ai tunnel GRE (Generic Routing Encapsulation) e VXLAN (Virtual Extensible LAN). Queste tecnologie permettono di collegare server situati in sedi diverse, creando reti logiche che vanno oltre i limiti delle infrastrutture fisiche tradizionali.

Fino a oggi, l’utilizzo di tunnel GRE e VXLAN era limitato alle reti che si basano su bridge di rete, ovvero dispositivi logici o fisici che collegano più segmenti di rete tra loro, consentendo ai dispositivi connessi di comunicare come se fossero sulla stessa rete locale. Ora, grazie a questo aggiornamento, queste funzionalità sono disponibili anche negli ambienti OVN. Questo offre una maggiore flessibilità nella progettazione e nell’espansione delle reti, permettendo di connettere in modo efficiente server distribuiti su più sedi o data center, senza dipendere esclusivamente dalla topologia fisica della rete. Il risultato è una gestione più versatile delle infrastrutture, ideale per scenari complessi e distribuiti.

Inoltre, le reti uplink OVN supportano ora l’opzione parent=none, che permette di creare cluster in cui non tutti i server sono fisicamente connessi all’uplink. In questi casi, il traffico può essere instradato attraverso altri server del cluster, garantendo una maggiore adattabilità nelle distribuzioni complesse.

Controllo della priorità in caso di esaurimento della memoria

Incus 6.17 introduce una nuova opzione chiamata limits.memory.oom_priority, che consente agli amministratori di sistema di definire la priorità con cui il kernel Linux seleziona i processi da terminare in caso di esaurimento della memoria RAM (OOM, Out Of Memory).

Quando il sistema si trova in una situazione di memoria insufficiente, il kernel Linux è costretto a intervenire chiudendo alcuni processi per liberare risorse. Con questa nuova funzionalità, gli amministratori possono assegnare una priorità ai processi, indicando al kernel Linux quali sono più importanti e devono essere preservati, e quali possono essere terminati per primi. Questo offre un controllo più preciso sulla gestione delle risorse, consentendo di proteggere i processi critici (come database o servizi essenziali) e di ottimizzare l’utilizzo della memoria disponibile, garantendo una maggiore stabilità del sistema in condizioni di carico elevato.

Gestione avanzata dei backup

La gestione dei backup è stata potenziata: ora è possibile sovrascrivere configurazioni e dispositivi durante l’importazione di un backup, proprio come avviene quando si copiano istanze tra ambienti diversi. Questo rende più semplice il ripristino e l’adattamento dei carichi di lavoro in contesti eterogenei, riducendo i tempi di downtime e migliorando la continuità operativa.

Ruolo database-client e configurazione dei gruppi di cluster

In ambito cluster, Incus 6.17 introduce il ruolo database-client, che consente di designare specifici server, ad esempio quelli eseguiti come macchine virtuali, in modo che non ospitino mai una copia del database del cluster. Questa funzionalità è particolarmente utile per evitare rischi legati al quorum, ovvero il numero minimo di nodi necessari per mantenere il cluster operativo. Se un server fisico dovesse andare offline, i server configurati come database-client non influenzeranno la stabilità del cluster.

Inoltre, il sistema di configurazione preseed (configurazione automatica iniziale) supporta ora la definizione di gruppi di cluster durante la fase di inizializzazione. Gli amministratori possono così organizzare e gestire i gruppi in modo più efficiente fin dalle prime fasi di distribuzione.

Altre ottimizzazioni e correzioni

Oltre alle novità principali, questa versione include numerose ottimizzazioni e correzioni di bug, come riportato nel changelog (registro delle modifiche).

Per approfondire tutte le modifiche introdotte in Incus 6.17, è possibile consultare l’annuncio ufficiale del rilascio. Gli utenti interessati a provare le nuove funzionalità possono accedere alla piattaforma online di Incus, che offre un ambiente interattivo per testare la versione più recente.

Fonte: https://discuss.linuxcontainers.org/t/incus-6-17-has-been-released/24862
Fonte: https://github.com/lxc/incus/releases/tag/v6.17.0
Fonte: https://linuxiac.com/incus-6-17-container-virtual-machine-manager-released/

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Una risposta

  1. 3 Novembre 2025

    […] versione precedente, Incus 6.17, era stata pubblicata nel settembre 2025, e aveva già introdotto ottimizzazioni significative in […]

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