I pesi e le misure del progetto kernel Linux e del suo Code Of Conduct, che non si applica al creatore di Linux
La questione è talmente recente che non ha bisogno di essere riassunta, ma la sospensione di Kent Overstreet (autore di Bcachefs) da parte del Code Of Conduct del kernel Linux ha molto a che vedere con la notizia che raccontiamo oggi.
La scorsa settimana, all’interno di una disputa tecnica della mailing list del kernel Linux a proposito dei feature levels dell’architettura x86_64, che servono a definire i livelli minimi di istruzioni e caratteristiche che il kernel Linux può usare per garantire compatibilità con diverse generazioni di processori, il creatore di Linux si è professato profondamente contrario all’introduzione della patch (correzioni) che proponeva nuove impostazioni selezionabili per la compilazione.
Ora, sarebbe tutto assolutamente normale, se non si leggesse il messaggio nel quale Linus Torvalds espone la sua posizione, di cui riportiamo le parti salienti:
[…] The whole “v2”, “v3”, “v4” etc naming seems to be some crazy glibc artifact and is stupid and needs to die.
It has no relevance to anything. Please do *not* introduce that mind-fart into the kernel sources.
[…] So no. We are *NOT* introducing that idiocy in the kernel.[…] L’intera questione della nomenclatura “v2”, “v3”, “v4” etc. sembra essere qualche artifact folle di glibc, è stupida e deve morire.
Non c’entra con nulla. Per favore non introduciamo quello scoreggia celebrale nei sorgenti del kernel.
[…] Quindi no. NON introdurremo quell’idiozia nel kernel.
Per quanto ai più questo possa sembrare semplicemente un messaggio dal linguaggio colorito, ad uno sguardo più attento non si può fare a meno di notare come ci sia una manifestazione di incoerenza nell’applicazione di quelle che sono le regole che il Code Of Conduct promuove.
Quella tanto agognata “comunicazione costruttiva” e quel “rispetto altrui”, definiti come pilastri del progetto vanno a farsi benedire in 2 righe di risposta. Di nuovo, sarebbe tutto normale se quello del CoC fosse un formalismo, qualcosa di molto italiano, tipo il limite di 130km/h in autostrada, ma rileggendo le dichiarazioni per le quali Overstreet è stato sospeso viene da chiedersi quale sia il limite.
Ed il dubbio un pochino assale.
Perché nessuno a fronte di parole come “deve morire“, “scoreggia celebrale” ha sollevato il minimo dubbio sulla modalità di comunicazione adoperata. Ora si potrà dire “ma Torvalds attaccava una patch, non una persona“, ma considerato che quella patch qualcuno l’ha scritta penso che il discorso sia assimilabile.
Quindi, al netto dell’accettazione di un certo tipo di linguaggio, dove sta il limite?
Usando il rasoio di Occam (siamo tecnici, del resto) non è forse più facile pensare che quello su Overstreet sia stato un pretesto sfruttato per accantonare momentaneamente una figura scomoda (ed il conseguente codice)? O forse, ancor più semplicemente, nel contesto del progetto kernel Linux non è più facile affermare che la legge è uguale per quasi tutti?
Raoul Scarazzini
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beh… un conto è prendersela con un aspetto tecnico, e un altro comunque con una specifica persona. esiste comunque una differenza significativa. rimane comunque un legittimo argomento di dibattito.
Torvalds ormai la fa fuori dal vaso un giorno sì e l’altro pure. Non è Dio. Se continua così, passo a Rosa Linux o Alt OS, almeno so con cosa ho a che fare.
Vero, però Linus Torvalds è colui che ha creato il “nuovo mondo” quindi, non dico che possa fare e dire tutto, ma non essendo stupido, sa ciò che dice e fa. Quindi, metodi bruschi a parte, meglio ascoltarlo e stare sul pezzo valutando attentamente perché anche questa volta non mi sembra che stia dicendo fesserie, anzi.
Mah… ormai Thorvalds ha fatto il suo tempo. Onori e meriti, d’accordo, ma quello che sta dicendo e facendo è segno grave. Sarebbe come se i fratelli Wright avessero avuto i diritti decisionali perpetui circa specifiche e brevetti nell’evoluzione tecnologica ell’aviazione moderna.
Si e no. Hardware e software sono cose diverse. Quello che ha scritto Linus Torvalds nel 1991 è ancora presente e fondamentale dentro al kernel Linux mentre cosa diversa è l’aereo dei fratelli Wright e le tecnologie moderne. Vedo Linus Torvalds più come un direttore d’orchestra e tutti gli sviluppatori come musicisti. Il kernel Linux è una sinfonia in continua evoluzione che non deve perdere il suo stile. Tra l’altro, in questo specifico contesto, ritengo che abbia ragione da vendere.