Rocky Linux ha un piano per sopravvivere alle scelte di Red Hat sulla pubblicazione dei sorgenti di RHEL

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Dopo l’annuncio da parte di Red Hat del termine della pubblicazione dei sorgenti dei pacchetti RHEL su git.centos.org, dopo l’indignazione della community e dopo la reazione di AlmaLinux (una delle principali vittime della scelta di Red Hat), ecco aggiungersi al dibattito Rocky Linux, la distribuzione creata dal fondatore di CentOS Linux proprio in seguito alla “chiusura” di CentOS.

Brave New World: The Path Forward for Rocky Linux, è così che si intitola il blog post apparso sul blog di Rocky Linux nel quale vengono esposte le strategie di sopravvivenza della distribuzione derivata di RHEL.
Qui un aggiornamento più recente.

All’interno del post sono indicati gli instancabili sforzi compiuti dal team per far fronte allo stato delle cose e, ad oggi, è stata completata la composizione degli aggiornamenti sia per Rocky Linux 8 e 9, inclusi tutti gli aggiornamenti che erano mancanti e che sostanzialmente avevano fatto capire come qualcosa non stesse andando nel verso giusto all’interno del consolidato sistema di build (ovviamente era il fatto che i pacchetti SRPM non fossero presenti in git.centos.org).

Di fatto se avete Rocky Linux, digitando yum -y update oggi aggiornerete la distribuzione nella consueta modalità 1:1 con RHEL.

La maggioranza di questi iniziali allineamenti è però frutto di un lavoro manuale, ed è chiaro come sia nell’interesse del progetto Rocky Linux strutturare un processo che continui a fornire gli aggiornamenti man mano che questi vengono rilasciati.

La soluzione a tutto questo pare risieda nel sistema di compilazione di Peridot che veniva già utilizzato da Rocky Linux per gestire le importazioni aggiuntive e automatizzarle. A compendio di questo il progetto sta lavorando ad un sistema di pubblicazione degli SRPM utilizzati, le patch applicate, i checksum applicabili e così via.

A detta dello stesso articolo ci sono netti margini di miglioramento, poiché il lavoro attuale è più manuale rispetto ai processi precedenti, ma, e questo è l’aspetto rilevante, questo rispetta gli accordi di licenza.

Perché, è bene continuare a ricordarlo, il problema principale delle derivate come Rocky Linux è che ora che i sorgenti sono disponibili solo per i clienti paganti di Red Hat, questi hanno un vincolo sul loro utilizzo, limitato sostanzialmente alla ricompilazione in proprio di RHEL e non verso altri utilizzi.

A quanto pare Rocky Linux con questi step manuali (che promette di automatizzare nel breve) ha quindi risolto il problema principale, verosimilmente andando ad incrociare le informazioni relative alle patch applicate e prendendo il codice direttamente alla fonte e non dai source RPM di Red Hat, ma non c’è una dichiarazione ufficiale in questo senso, quindi queste sono solo speculazioni.

Il post si chiude con un incoraggiante Rocky Linux continua a vivere, ed è quello che speriamo tutti.

Ad oggi manca ancora all’appello la terza delle vittime illustri designate, Oracle Linux, la quale da quel che ci risulta, non ha ancora espresso formalmente una posizione e non è detto che lo faccia. E tutto questo è molto curioso, se si considera come la principale responsabile di tutto il circo che si è scatenato sia proprio lei.

Ma questa vicenda non riguarda solamente AlmaLinux, Rocky Linux e soprattutto Oracle Linux. infatti come racconta The Register, ci sono altre distribuzioni come ad esempio l’accademica Springdale (fondata addirittura prima di CentOS!) che sono in crisi per via della decisione imposta da Red Hat.

Red Hat che nel frattempo estende a ben 240 sistemi la Free Developers Subscription (di cui avevamo già parlato) una mossa che, vista la concomitanza al momento topico, sa più di beffa.

Red Hat che nel frattempo a causa di un bug della UI ha fatto momentaneamente apparire ben 240 sistemi nella Free Developers Subscription (di cui avevamo già parlato) un problema che, vista la concomitanza con il momento topico, sa di beffa.

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Raoul Scarazzini

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Fonte: https://www.miamammausalinux.org/2023/07/rocky-linux-ha-un-piano-per-sopravvivere-alle-scelte-di-red-hat-sulla-pubblicazione-dei-sorgenti-di-rhel/

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