Quando la soluzione è peggio del problema: la fix per Boothole impedisce l’avvio dei sistemi Red Hat (e CentOS)

boothole

Abbiamo parlato la scorsa settimana del problema ButtBoothole, una falla di sicurezza per tutti i sistemi che utilizzano secure boot (quindi sì, tutti) che può essere veicolata mediante Grub, il boot loader utilizzato di default da Linux.

Ovviamente tutte le distribuzioni sono corse ai ripari, con la prontezza tipica del mondo open-source, producendo le patch che risolvono il problema in tempo record, in maniera quasi contestuale all’annuncio della vulnerabilità.

Ora, alla luce di un problema simile, la prima cosa che ciascun sysadmin proattivo ed attento fa è quella di applicare la patch il prima possibile. Ed è stato esattamente quello che fatto l’utente are-support trovandosi, dopo il reboot un sistema non avviabile, come a poi prontamente descritto in un dettagliato bug.

Insomma, la patch prodotta da Red Hat di fatto rendeva inavviabili tutti i sistemi Red Hat Enterprise Linux (7 e 8) e CentOS (7 e 8). Un bel pasticcio che, come di consueto, è stato sistemato in tempo record, basti pensare che il bug originale è stato aperto il 2020-07-30 05:15:35 UTC e chiuso (con i pacchetti risolutivi disponibili) il 2020-08-02 21:00:50 UTC.

Per quanti poi avessero dovuto fronteggiare la sorpresa riportiamo uno dei workaround suggeriti nel bug report, che pare consentire l’avvio del sistema (ma senza risolvere il problema in maniera definitiva):

1. drop to boot menu, then to uefi shell (hold F11 during boot on my system)
2. navigate to the efi folder (uefi shell is just like dos, for me the commands where:) ---
FS0:
cd EFI cd CENTOS
--- 3. directly load grubx86.efi ---
grubx64.efi
---

Quindi la soluzione passa dall’avvio mediante la UEFI shell, se questa è disponibile nel vostro sistema.

Insomma, per quanto esistano già i pacchetti risolutivi e workaround documentati, pare decisamente di essere di fronte al proverbio della gatta frettolosa che fece i gattini ciechi. Di fronte alla sistematicità del problema vien da chiedersi: possibile che prima di pubblicare la patch *nessuno* abbia provato un reboot?

Nessuno è perfetto.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Fonte: https://www.miamammausalinux.org/2020/08/quando-la-soluzione-e-peggio-del-problema-la-fix-per-boothole-impedisce-lavvio-dei-sistemi-red-hat-e-centos/

Se vuoi sostenerci, puoi farlo acquistando qualsiasi cosa dai diversi link di affiliazione che abbiamo nel nostro sito o partendo da qui oppure alcune di queste distribuzioni GNU/Linux che sono disponibili sul nostro negozio online, quelle mancanti possono essere comunque richieste, e su cui trovi anche PC, NAS e il ns ServerOne. Se ti senti generoso, puoi anche donarmi solo 1€ o più se vuoi con PayPal e aiutarmi a continuare a pubblicare più contenuti come questo. Grazie!

Hai dubbi o problemi? Ti aiutiamo noi!

Se vuoi rimanere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram.
Se vuoi ricevere supporto per qualsiasi dubbio o problema, iscriviti alla nostra community Facebook o gruppo Telegram.
Cosa ne pensi? Fateci sapere i vostri pensieri nei commenti qui sotto.
Ti piace quello che leggi? Per favore condividilo con gli altri.
Amazon Music
Scopri le ultime offerte per dischi ssd su Acquista su Amazon
Scopri le ultime offerte per memorie RAM DDR su Acquista su Amazon
Scopri le ultime offerte per Chromebook su Acquista su Amazon
Scopri le ultime offerte per Raspberry su Acquista su Amazon

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.