La nuova versione del gestore pacchetti Pacman 5.2 è ora disponibile

ArchLinux

Della scorsa settimana la notizia rilasciate dagli sviluppatori di Arch Linux di includere il supporto per l’algoritmo di compressione zstd a partire da Pacman 5.2. E solo poche ore fa è stata rilasciata la nuova versione del gestore di pacchetti Pacman 5.2

Per coloro che non conoscono Pacman dovrebbero sapere che si tratta del gestore di pacchetti di Arch Linux; è in grado di risolvere le dipendenze e scaricare e installare automaticamente tutti i pacchetti necessari. In teoria, l’utente deve solo eseguire un singolo comando per aggiornare completamente il sistema.

Pacman usa file compressi in tar e compressi in gzip o xz per tutti i pacchetti, ognuno contenente binari compilati. I pacchetti vengono scaricati tramite FTP, è inoltre possibile utilizzare HTTP e file locali, a seconda della configurazione di ciascun repository. Conforme al sistema Linux Arch Build (ABS) utilizzato per creare pacchetti dal codice sorgente.

Principali novità di Pacman 5.2

Con il rilascio di questa nuova versione di Pacman 5.2, possiamo scoprire che uno degli sviluppi più importanti è l’inclusione dell’algoritmo zstd che, rispetto all’algoritmo “xz”, accelererà la compressione e il disimballaggio dei pacchetti mentre preserva il livello di compressione.

Oltre a ciò è stata aggiunta la possibilità di connettere i gestori a makepkg per scaricare i pacchetti di origine e verificare con la firma digitale. Inoltre, è stato aggiunto anche il supporto per la compressione dei pacchetti utilizzando gli algoritmi lzip e lz4.

Nel caso di Repo-add, viene evidenziato il supporto aggiunto per la compressione del database tramite zstd. Nel prossimo futuro, Arch Linux prevede una transizione predefinita all’uso di zstd.

Un’altra delle modifiche apportate a Pacman 5.2 è che il supporto per gli aggiornamenti delta è stato completamente rimosso, consentendo di scaricare solo le modifiche. La capacità è stata rimossa a causa di una vulnerabilità (CVE-2019-18183), che consente l’esecuzione di comandi arbitrari nel sistema quando si utilizzano database non firmati.

Per un attacco, è necessario che l’utente scarichi i file preparati dall’autore dell’attacco con il database e l’aggiornamento delta. Il supporto per gli aggiornamenti delta era disabilitato per impostazione predefinita e non era ampiamente utilizzato. In futuro, si prevede di riscrivere completamente l’implementazione degli aggiornamenti delta.

D’altro canto, viene anche evidenziato il supporto per il download delle chiavi PGP mediante Web Key Directory (WKD), la cui essenza è quella di posizionare le chiavi pubbliche sul Web con un collegamento al dominio specificato nell’indirizzo e-mail.

Un altro dei cambiamenti che vale la pena prendere in considerazione, è che in questa nuova versione di Pacman 5.2 è stata eliminata l’opzione “–force” poiché con il suo utilizzo può verificarsi la possibilità di avere problemi con le dipendenze. Ora invece viene offerta l’opzione “–overwrite” che opererà in modo più accurato.

Mentre per i risultati della ricerca di file con l’opzione “-F” vengono fornite informazioni estese, come il gruppo di pacchetti e lo stato dell’installazione.

Infine, vale anche la pena ricordare che con il rilascio di Pacman 5.2, una vulnerabilità è stata risolta nel controller di comando XferCommand (CVE-2019-18182), che consente un attacco MITM e un database non firmato per ottenere l’esecuzione di comandi nel sistema.

E che con Pacman 5.2 è possibile costruire usando il sistema Meson invece di Autotools. Nella prossima versione, Meson sostituirà completamente Autotools.

Aggiornare Pacman alla nuova versione

Al momento la nuova versione di Pacman non è ancora stata rilasciata nei repository di Arch Linux quindi l’unico modo per avere questa nuova versione di Pacman 5.2 nel nostro sistema è scaricare e compilare il codice sorgente.

Per gli avventurieri che amano le compilation, possono ottenere il codice di Pacman 5.2 dal seguente link.

Nel frattempo, per gli altri, è tempo di attendere la notifica in Octopi o di attendere che l’aggiornamento si rifletta nei repository Arch Linux.

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/LinuxAdictos/~3/g8FzAbKk9gE/ya-disponible-la-nueva-version-del-administrador-de-paquetes-pacman-5-2.html

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