Le distribuzioni GNU/Linux migliori

Distribuzioni Linux

By noreply@blogger.com (Ubuntu Software Libero)

Ecco le distribuzioni migliori

In questo articolo parleremo delle distribuzioni che per me sono le migliori e che preferisco di più, dove naturalmente ognuno di noi ha propri pareri o preferenze, però secondo me in questo elenco che vi presenterò ci saranno distribuzioni note a tutti, indipendentemente dall’ordine che gli ho dato.

iniziamo questo elenco:

1) Linux Mint.

Nel panorama Desktop Linux è sicuramente difficile da integrare: tra codec e tecnologie proprietarie, sono poche quelle distribuzioni che riescono a dare all’utente finale completezza e semplicità d’utilizzo in pochi click.

Fortunatamente esiste Linux Mint, distribuzione nata ispirandosi ad Ubuntu che grazie a un Desktop Manager veloce e poco invasivo, una community davvero enorme e l’ottima integrazione di installer one-click, rende facile il passaggio per gli utenti Windows e OSX nel favoloso mondo opensource del pinguino, tanto da fornire il Migration Assistant che permette di importare segnalibri, sfondi e diverse impostazioni da una pre-installazione di Windows.

2) Arch Linux.

Nel mondo delle rolling-release Arch Linux è semplicemente imbattibile. E’ una grande distro, di quelle consigliate a chi vuole imparare tutto del mondo GNU/Linux; sicuramente non è dedicata ai principianti, soprattutto per chi non ha mai avuto modo di “giocare” con il pinguino. Ma è personalizzabile come nessun’altra, si possono scegliere tutti i tool da installare (e quando dico tutti dico proprio TUTTI), compreso il DE (ed è questo il motivo per cui non c’è un voto in Design).

La Wiki è qualcosa di pazzesco, davvero intuitiva e semplice da seguire (sia in italiano che in inglese), il repository AUR è uno dei più ampi del settore e permette di avere qualunque software presente in “qualunque” distribuzione GNU/Linux.

3) Elementary OS.

La maggior parte delle distribuzioni GNU/Linux si focalizza su aspetti come prestazioni, parco software e via dicendo. eOS è una distro che invece punta ad essere bella ma talmente bella che out-of-the-box da filo da torcere ai design di Apple. Arriva con un DE proprietario, una dock decisamente più prestante e decisamente in linea con il design rispetto alla concorrenza.

Essendo una distro “su misura” anche le prestazioni sono accettabilissime: riesce a girare comodamente in 1GB di RAM e una CPU Core 2 Duo di 1a generazione.

4) Ubuntu Mate.

Come per la maggior parte delle distribuzioni GNU/Linux la scelta è sicuramente soggettiva. Ubuntu MATE è una distribuzione leggera, poco esosa di risorse (tanto da entrare in un Raspberry Pi2) ma comunque compatibile con la maggior parte dei notebook in circolazione: questo permette di sfruttare appieno le poche risorse che i notebook hanno e di utilizzare Ubuntu come distribuzione madre (con tutti i pregi e i difetti del caso).

Sicuramente il miglior fork di Ubuntu fino ad oggi per design/prestazioni, altamente configurabile e facile da usare come ogni Ubuntu in circolazione.

5) Lubuntu.

Altra distribuzione Ubuntu-based, la sua forza risiede in una community eccellente, una montagna di guide e grazie a LXDE abbiamo un desktop dannatamente veloce, forse il più veloce senza rinunciare a qualche piccola chicca grafica.

6) Snappy Ubuntu Core.

Prendete Ubuntu, toglieteci tutto il superfluo e adattatelo per l’Internet of Things. Ecco a voi Snappy Ubuntu Core, fork di Ubuntu adatto per tutto il mercato smart di nuova generazione (come routers, macchine per il caffè, frigoriferi, droni e via dicendo). E’ una distribuzione davvero interessante, adattabile ad ogni esigenza e ovviamente ligh.

7) Ubuntu.

E’ un sistema operativo nato nel 2004, focalizzato sulla facilità di utilizzo.

È prevalentemente composto da software libero proveniente dal ramo unstable di Debian GNU/Linux, ma contiene anche software proprietario, ed è distribuito liberamente con licenza GNU GPL.

È orientato all’utilizzo sui computer desktop, ma presenta delle varianti per server, tablet, smartphone e dispositivi IoT, ponendo grande attenzione al supporto hardware.

8) Steam OS.

Grazie all’arrivo delle Steam Machine, il mondo Linux ha finalmente un alleato nel mondo del gaming. Una versione ottimizzata di Linux permette di sfruttare la propria macchina e di integrarla all’ecosistema di Valve senza troppe preoccupazioni.

L’unico limite è la natività dei giochi presenti sul mercato e solo fra qualche mese sapremo se la scommessa di Steam OS può reputarsi vinta.

9) Tails.

Nell’era del grande fratello in web aveva veramente bisogno di una distribuzione sicura e Tails lo fa davvero bene.

Proteggere la propria privacy è l’obiettivo primario di Tails che offre strumenti per navigare all’insaputa di governi e agenzie di sorveglianza mondiali, tanto da essere il principale obiettivo dell’NSA di volerne scardinare le chiavi d’accesso.

10) Debian.

E’ un sistema operativo multi-architettura per computer, composto interamente da software libero.

In esso, tuttavia, può essere incluso nativamente sia software proprietario gratuito, sia software basato su codice non libero mediante l’utilizzo di appositi repository, denominati non-free.

Debian si descrive come “il sistema operativo universale» riferendosi alla collaborazione di volontari da ogni parte del mondo aderenti al Debian Project e alla distribuzione di oltre 56 000 pacchetti, fornendo programmi general purpose pre-compilati nativamente per ogni architettura prevista dal progetto, organizzati per facilitarne l’installazione, l’aggiornamento, l’utilizzo e la gestione.

La sua forma più diffusa è Debian GNU/Linux, così denominata perché utilizza al suo interno programmi di utilità provenienti dal sistema operativo GNU e utilizzando Linux come kernel.

Il nome Debian è stato coniato dal fondatore del progetto, Ian Murdock, unendo il proprio nome con le prime tre lettere di quello della sua fidanzata (poi ex-moglie) Debra.

11) CentOS.

E’ un sistema operativo concepito per fornire una piattaforma di classe enterprise per chiunque intenda utilizzare GNU/Linux per usi professionali. Si tratta di una distribuzione Linux che deriva da Red Hat Enterprise Linux con cui cerca di essere completamente compatibile.

Pur installabile su architetture desktop, è un sistema concepito, sviluppato e utilizzato per gli ambienti server. In fase di setup, tra le diverse opzioni si accede a quella di selezione del “package” (set di installazione) adatto per lo specifico utilizzo.

12) Gentoo.

prima di descrivertela, ti anticipo subito che per usare Gentoo Linux devi essere davvero un esperto. Se ti senti abbastanza coraggioso per farlo, sappi che dovrai usare i file presenti sul DVD o sulla chiavetta USB per crearti da solo un ambiente di installazione.

Una volta fatto ciò, potrai procedere a copiare e compilare i file necessari per il funzionamento del sistema, senza poter usare finestre e mouse: dovrai fare tutto dal terminale Linux.

13) Open SUSE.

questa distro nasce come traduzione tedesca della complicatissima Slackware, ma nel tempo è stata cambiata e forgiata con in mente la semplicità d’uso. Ciò significa che è possibile usarla anche senza essere un esperto.

14) Mageia.

si tratta di una distribuzione Linux basata sul codice di un’altra distro molto semplice, che però oggi non esiste più: Mandriva Linux. Mageia è semplice da installare e da configurare.

15) Gecko Linux.

GeckoLinux è una derivata di OpenSUSE dove è disponibile alla versione Tumbleweed dove sono sempre aggiornanti e vengono rilasciati i pacchetti o se no la versione Leap dove il rilascio viene effettuato regolarmente e beneficia di una soluzione tecnica di qualità professionale.

Queste sono le mie distribuzioni preferite e migliori, ora dite la vostra quale preferite di più? o vi piace?

Per saperne di più su Linux=https://www.facebook.com/groups/416785168484322/

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Nicola Barboni

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