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Facebook, Twitter, Google e Microsoft: il database antiterrorismo

By Jessica Lambiase

anti-terrorismo

Le reti sociali sono state create per determinati motivi ma, per quanto nobili possano essere le premesse, sfortunatamente ogni invenzione (tecnologica e non) ha almeno un risvolto negativo. Tra i più grandi, in questo caso, c’è la diffusione di contenuti terroristici con fini di propaganda e arruolamento.

Lungi da noi asserire che la “colpa” di quanto succede sia dei social network o addirittura di Internet, tuttavia bisogna ammettere che – in modo inconsapevole – tali mezzi di comunicazione semplificano e non poco la diffusione di tali contenuti. Facebook, Twitter, Google e Microsoft sono sicuramente quattro tra i concorrenti più attivi nel mondo della rete, ed è proprio dall’unione di questi quattro giganti che presto partirà un’iniziativa in grado, quantomeno, di semplificare il riconoscimento e la rimozione di immagini, video e quant’altro abbia a che fare con il terrorismo dalle rispettive reti.

Le nostre aziende inizieranno a condividere hash delle più estreme e grandi immagini e video a sfondo terroristico eliminate dai nostri servizi – contenuti che violano praticamente tutte le politiche sui contenuti delle nostre rispettive aziende. Le aziende che partecipano possono aggiungere al database hash di immagini e video terroristici identificati su una delle nostre piattaforme. Gli altri partecipanti possono successivamente usare questi hash per identificare tale contenuto sui rispettivi servizi, rivederlo in base alle proprie politiche e definizioni e rimuovere eventualmente il contenuto in base ad esse.

Di fatto, le quattro aziende creeranno una sorta di database condiviso che permetta loro di tracciare le “impronte digitali” degli account che condividono immagini e video a sfondo terroristico, così da permetterne la semplice rimozione dai rispettivi network. Quando Facebook, Twitter, YouTube o Microsoft eliminano una foto o un video di propaganda, verrà aggiunto al contenuto in questione una specie di “impronta digitale”, un hash, che lo renda identificabile; tale hash verrà aggiunto al database condiviso, che potrà essere consultato da ciascuno dei quattro attori per identificare lo stesso contenuto sulle rispettive reti e procedere all’eliminazione.

L’eliminazione non sarà automatica, poiché ciascuna delle aziende procederà in base ai suoi termini di servizio.

Non c’è posto per i contenuti terroristici sui nostri servizi

spiegano Facebook, Twitter, Google e Microsoft in un comunicato congiunto, con la speranza che tale collaborazione possa aumentare la lotta ai contenuti a sfondo terroristico presenti in rete.

L’articolo Facebook, Twitter, Google e Microsoft: il database antiterrorismo appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.

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