Yahoo, all’orizzonte un futuro da… spezzatino? [Editoriale]

By Stefano Leva

Siamo ormai prossimi alla conclusione della vicenda che vede protagonista Yahoo, l’ex gigante e pioniere del web, impegnato nell’attività di cessione dei propri servizi elementari e non più fondamentali nell’ottica di mercato. La quasi totalità del valore della propria quotazione in borsa deriva infatti dalle quote in possesso del colosso cinese Alibaba e dell’ormai indipendente Yahoo Japan.

Secondo le testate ed i blog internazionali siamo infatti al secondo round di offerte e ormai prossimi alla decisione su chi sarà il prescelto nel gestire il futuro di questa gloriosa società tecnologica. Sul banco del mercato ci sono le attività legate alla ricerca, le migliaia di brevetti ad essa dedicati, il portale ed il famoso servizio Yahoo Sports, la posta elettronica e le due piattaforme social Flickr e Tumblr.

Il risultato di questa gara è forse poco interessante per la moltitudine di noi, eppure potrebbe sensibilmente cambiare le abitudini Internet di milioni di utenti e tutto dipenderà da come il futuro padrone vorrà gestire le varie proprietà ereditate. L’attore al momento più accreditato pare essere il gestore di servizi telefonici americano Verizon, che già lo scorso anno aveva acquisito l’altro portale dei tempi che furono Aol con l’obiettivo primario di sfruttarne i contenuti ma soprattutto le tecnologie relative alla vendita di pubblicità online, i famosi annunci che hanno reso ricche e famose società come Google e Facebook.

Sotto la guida dell’ex Google Tim Armstrong e la serenità finanziaria offerta da Verizon, Aol conta di essere un assoluto protagonista del mercato degli annunci del prossimo futuro e l’acquisizione e la fusione con Yahoo farebbe fare sicuramente un passo avanti importante in questa direzione.

Ma l’offerta Aol/Verizon per attrarre clienti e utenti sul web e soprattutto su mobile si basa principalmente sui contenuti, su siti come l’Huffington Post o TechCrunch e sulla piattaforma video Go90, presente solo negli USA, e molto poco su servizi collaterali come email o social network; per questa ragione credo che alcune delle attività attuali di Yahoo potrebbero interessare poco a Verizon e ciò potrebbe scatenare un matrimonio d’interessi a due, se non tre, con protagonisti attori che in un modo o nell’altro sono tutti impegnati in una certa trasformazione per non perdere terreno nei confronti di giganti come i sopracitati Google e Facebook: Verizon/Aol, Microsoft e Twitter.

Ma vediamo di spiegare meglio come vedo la faccenda.

AOL ha già messo a segno un goal importante diventando responsabile della gestione degli ads derivanti dalle più importanti proprietà web dell’universo Microsoft come MSN, Skype, Outlook ecc, e adottando, in cambio, Bing come motore di ricerca predefinito. Satya Nadella sta trasformando l’azienda fondata da Bill Gates in una utility globale i quali interessi principali risiedono non più solo sul sistema operativo desktop più diffuso al mondo, Windows, giunto alla versione 10, ma anche e soprattutto su Azure e Office 365, ovvero server, cloud e servizi per le aziende e per il privato con un impegno senza sosta nel trasformare Skype in un “all-round player” della comunicazione via web. Il campo social, nel mondo Microsoft, pare aver perso interesse e anche servizi come le tecnologie maps di Bing sono stati ceduti mesi or sono all’arrembante Uber.

c Bing Maps blue logo

A questo punto vedo Verizon acquistare Yahoo e fonderla con Aol, andando magari a realizzare quel rebranding di cui s’era parlato tempo fa e per focalizzare meglio le proprie competenze nel settore delle news e dei contenuti potrebbe decidere non tanto di cedere ma di spostare i propri servizi di posta elettronica e messaggistica istantanea su piattaforma Microsoft, ovvero Outlook (con annessi OneDrive, OneNote, Windows Store, ecc) e Skype, di cui automaticamente gestirebbe gli ads ch’è quindi il proprio business principale.

Il classico due piccioni con una fava dove gli utenti con posta elettronica di domini come @aol.com, @yahoo, @rocketmail si troverebbero ad essere trattati alla stregua degli attuali @live o @hotmail del caso portando in dote a Microsoft centinaia di milioni di potenziali utenti dei propri servizi che generebbero automaticamente ads che Verizon/Aol/Yahoo sarebbero ben liete di monetizzare.

Resterebbero da sistemare Flickr e Tumblr, i quali poco potrebbero interessare alle attività della nuova entità web, ed a questo punto entrerebbe in gioco Twitter Inc. – che secondo rumors ha avuto recenti contatti proprio con la dirigenza attuale di Yahoo. Flickr come storage di foto e Tumblr come piattaforma di blog ed estensione naturale dei limitativi 140 caratteri tipici di Twitter sarebbe la quadratura del cerchio dell’ecosistema che gira attorno all’uccellino blu, e la seconda potrebbe anche diventare il canale di streaming preferenziale di due altre proprietà del gruppo, Vine e Periscope.

Tre piccioni con una fava dunque! Verizon che si ritroverebbe a gestire gli ads generati da altri centinaia di milioni di utenti; Microsoft che potrebbe a sua volta moltiplicare la ricezione dei propri servizi nel mondo e Twitter che troverebbe di colpo due soluzioni per continuare a generare interesse e mettere fine alla crisi attuale. Curioso forse come una società moribonda come Yahoo potrebbe definitivamente irrobustire l’offerta di tre protagonisti che si ritroverebbero con molte più frecce al proprio arco nella sfida che li vede al momento mangiare la polvere che Google e Facebook stanno lasciando dietro la propria corsa.

L’articolo Yahoo, all’orizzonte un futuro da… spezzatino? [Editoriale] appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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