Mozilla bacchetta Microsoft: non minacciate la libertà di scelta!

By Jessica Lambiase

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Windows 10 è l’argomento più ricorrente degli ultimi giorni: senza ombra di dubbio un cambiamento abbastanza netto rispetto al passato, che introduce nuove meccaniche e semplifica notevolmente la vita di chi cerca quel qualcosa in più, rispetto a Windows 8.1, per adattare il sistema ai molteplici scenari.

Un cambio di tal portata ha implicato anche un cambio nella gestione delle impostazioni, in particolare per quel che riguarda le applicazioni predefinite: che sia per una modifica voluta per scopi non pubblici, per feedback o per impedire che applicazioni sgradite possano impostarsi come predefinite “grazie” ad una distrazione dell’utente, in Windows 10 non è più possibile scegliere il browser predefinito cliccando sulla relativa funzionalità all’interno del browser stesso, ma c’è bisogno di recarsi nel pannello Impostazioni e compiere l’operazione usando qualche secondo in più, come spiegato nella nostra guida:

LEGGI ANCHE | Windows 10, come cambiare il browser predefinito

A Mozilla questo cambio di politica . oltre al fatto che in alcuni casi Windows 10 sovrascrive in fase di aggiornamento alcune applicazioni predefinite – ha dato nettamente fastidio e Chris Beard, l’amministratore delegato, ha pubblicato una lettera aperta per Satya Nadella, lettera in cui lo esorta a tornare sui suoi passi e riportare nelle mani dell’utente la scelta del browser e che vi riportiamo tradotta qui in basso:

Satya,

ti scrivo per farti presente un aspetto davvero fastidioso di Windows 10. Sembra che questo aggiornamento voglia imporre agli utenti l’esperienza Internet che Microsoft desidera abbiano, anziché ciò che questi effettivamente vogliono.

Quando ci siamo accorti per la prima volta che l’aggiornamento a Windows 10 sovrascriveva le impostazioni scelte dall’utente per il browser e le altre app, vi abbiamo contatati per discuterne. Sfortunatamente ciò non ha portato progressi significativi ed ecco il perché di questa lettera.

Apprezziamo il fatto che sia ancora tecnicamente possibile preservare le impostazioni precedenti e le applicazioni di default, ma l’intera struttura dell’aggiornamento e le API di gestione delle app predefinite sono state modificate in modo da rendere questa scelta meno ovvia e più difficile. Adesso servono oltre il doppio dei click, alcuni scrolling e l’accesso ad impostazioni tecniche per permettere alla gente di ripristinare le scelte precedenti. Ciò è confusionario, complesso e può facilmente indurre in errore.

Mozilla esiste per dare scelta, controllo ed opportunità a tutti. Abbiamo creato Firefox ed i nostri altri prodotti per questa ragione. Abbiamo reso Mozilla un’organizzazione non-profit per questo. E lavoriamo per far sì che l’esperienza di Internet che offriamo con i nostri prodotti possa rappresentare questi valori il più possibile.

A volte vediamo grandi progressi con i prodotti che rispettano gli individui e le loro scelte. Tuttavia, il lancio di Windows 10 ci lascia contrariati nel vedere il grosso passo indietro, in tal senso, compiuto da Microsoft.

E queste modifiche non ci lasciano basiti perché siamo l’organizzazione che produce Firefox. Ci lasciano basiti perché ci sono milioni di utenti che amano Windows e che si vedono ignorare le loro scelte, ed a causa della complessità aggiunta nel permettergli una scelta diversa rispetto a quella che Microsoft preferisce.

Vi raccomandiamo di riconsiderare di nuovo la vostra tattica e di rispettare il diritto di scelta e controllo dell’esperienza online semplificando e rendendo più intuitiva la possibilità di conservare le scelte già fatte in precedenza. Dovrebbe essere più semplice far valere le proprie scelte, non solo per i prodotti Microsoft, attraverso le API e le interfacce.

Date agli utenti la scelta ed il controllo che meritano in Windows 10.

Saluti

Chris Beard

Il tutto si può riassumere in poche parole: a Mozilla ha dato fastidio che Windows 10 in alcuni scenari potesse sovrascrivere le impostazioni precedenti relative alle app predefinite e che per impostare un’app predefinita non bisogni far soltanto click quando l’app stessa lo richiede, ma bisogna recarsi nel pannello delle Impostazioni ed effettuare la scelta.

Ciò non significa comunque che Microsoft non lo permetta, anzi: è sufficiente per il primo aspetto selezionare la personalizzazione delle impostazioni in fase di aggiornamento, per la seconda invece è Windows 10 ad aprire il pannello delle impostazioni alla giusta voce nel momento in cui si cerca di impostare un’applicazione predefinita alla vecchia maniera.

Il concetto è comunque chiaro: Mozilla si batte affinché Microsoft continui ad offrire la libertà di scelta… anche se, ad onor del vero, sembra proprio che (nonostante Beard lo smentisca) ciò sia scaturito dal fatto che Microsoft Edge venga impostato in alcuni scenari come browser predefinito, togliendo potenzialmente campo a Firefox.

Qualsiasi possa essere il motivo, Microsoft dovrebbe fare davvero attenzione e continuare a sostenere la sua scelta dopo averla analizzata: con questo non stiamo dicendo che sia giusto o sbagliato, ma “complicare” la scelta all’utente potrebbe effettivamente tirare sull’azienda di Redmond i fari di quell’ente regolatore che si chiama antitrust.

E visti i precedenti, sinceramente dubitiamo che Microsoft voglia finire di nuovo in guai del genere. Voi cosa ne pensate? Mozilla esagera o Microsoft è effettivamente uscita fuori dal recinto?

L’articolo Mozilla bacchetta Microsoft: non minacciate la libertà di scelta! appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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