Il peggio di lavorare con Google secondo alcuni (ex) dipendenti

By Jessica Lambiase

Lavorare con Google

Lavorare in Google, ovvero una delle più potenti aziende di tecnologia di tutti i tempi, è un sogno per tutti gli addetti e gli entusiasti del mondo IT: una voce “Esperienza in Google” potrebbe rendere davvero pesante un curriculum vitae già di tutto rispetto, oltre che rappresentare un’occasione difficilmente ripetibile per la propria carriera ed esperienza personale.

Google come il paradiso, quindi, visto dagli occhi esterni di chi non ha mai messo piede nei suoi uffici: siamo sicuri che i suoi impiegati (ed ex tali) pensino la stessa cosa?

Secondo questo thread di Quora la risposta è… no. Dall’esterno potrebbe sembrare tutto perfetto e candido come un batuffolo d’ovatta appena uscito dalla propria scatola, eppure – da dire, come tutti i posti di lavoro del mondo – anche Big G ha i suoi scheletri nell’armadio.

Dietro le porte del colosso tecnologico non tutto va sempre come dovrebbe ed alcuni ex impiegati (ed impiegati attuali) ne danno conferma: da sindromi di Peter Pan a staff sottovalutato, passando per ingegneri superbi… Google non è esente da quei piccoli problemi che si presentano in qualsiasi ufficio al giorno d’oggi. Con la sola differenza che sospettarlo è una cosa, saperlo fa sempre effetto.

Ad esempio, uno degli ex dipedenti ha dichiarato che in Google vi sono sì persone di qualità, ma vengono “relegati” in lavori per i quali non avrebbero in realtà bisogno di tutte le qualifiche che posseggono:

La parte peggiore di lavorare a Google, per molte persone, è che [gli impiegati] sono sovra-qualificati per il lavoro che effettivamente svolgono. Google ha una soglia altissima per le assunzioni a causa del calibro del brand, gli stipendi, i premi e la cultura positiva. Di conseguenza assumono scaglioni di candidati brillanti anche per ruoli di basso livello.

A dar man forte all’affermazione precedente arriva un secondo impiegato, che afferma

Vi sono studenti provenienti dai 10 migliori college che danno supporto tecnico per gli ads di Google, o rimuovono manualmente contenuti segnalati da Youtube, o scrivono codice di base per testare il colore di un tasto su un sito.

Ma, come conferma un ex impiegato, esiste anche giustizia: nonostante Google ad oggi sia un’azienda enorme…

Era semplice essere promossi se si lavorava ai progetti giusti e nella maniera giusta.

Eppure non è così semplice far sentire la propria voce, come afferma un altro ex:

Ho lavorato per 3 anni in Google ed è stato molto difficile andarmene, ma c’è stato un grosso fattore che mi ha aiutato a prendere la decisione – l’impatto che avrei potuto avere sull’azienda come individuo era minimo. […] Google è una macchina che stampa soldi grazie ad AdWords. A meno che non siate ingegneri dal talento pazzesco e riusciate a creare qualcosa di nuovo, è probabile che rimarrete semplicemente individui che, armati di una lattina d’olio, lubrificano gli ingranaggi di quella macchina.

Esistono comunque ingegneri ed ingegneri: c’è tanta arroganza e minore sostanza, come afferma un quarto ex impiegato:

Sfortunatamente, al contrario di quanto si pensi, credo che il livello medio degli ingegneri di Google sia mediocre. E arrogante, tra l’altro. Tutti credono di essere migliori rispetto ai propri vicini. Per cui è difficile discutere dei problemi a meno che non stiate parlando con qualcuno che vi siete fatto amico. Le discussioni obiettive sono abbastanza rare poiché tutti difendono il proprio territorio, e non sono interessati alle opinioni altrui a meno che non si tratti di “Dei Importanti”.

google-plex

Infine, i tre commenti che – personalmente – reputo più importanti quanto forti: il primo riguarda le cosiddette “promesse”, l’impiegato in questione consiglia a tutti di farsi mettere qualsiasi cosa nero su bianco…

Se state per prendere un lavoro a Google negoziate tanto, chiedete, e assicuratevi che sia messo TUTTO per iscritto. Google fa un sacco di promesse vaghe che sembra non mantenere.

…e qualcun altro sembra considerare i Google-boys come tanti Peter-Pan:

Sembra l’Isola che non c’è – le persone non crescono mai. Bevono a tutte le ore, socializzano costantemente, giocano, e poche altre cose che non c’entrano con il lavoro.

Infine l’ultimo ex impiegato preso in esame che, evidentemente, svolgeva lavoro di consulenza esterna:

Se lavorate per un lavoro temporaneo in Google [per parte di terzi], la cosa peggiore è l’altezzosità di coloro che lavorano per la VERA Google. Sembrano pensare che chiunque non lavori per Google come loro sia in qualche modo mentalmente e moralmente inferiore.

Di certo tutti i commenters non le hanno mandate a dire al colosso di Mountain View! Come vi ho detto all’inizio tutto ciò potrebbe per un attimo lasciare scossi… ma, guardiamoci intorno, esiste davvero il posto di lavoro perfetto?

L’articolo Il peggio di lavorare con Google secondo alcuni (ex) dipendenti appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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