Quando Linus incontra Linus

Linus Torvalds, creatore del kernel Linux, ha condiviso aneddoti e riflessioni sul sistema operativo che ha rivoluzionato l’informatica moderna durante una lunga chiacchierata con un altro Linus, il popolare conduttore canadese Linus Sebastian del canale YouTube Linus Tech Tips (LTT). L’incontro, avvenuto pochi giorni fa, ha rappresentato una piacevole sorpresa per la comunità tecnologica, dato che Torvalds non è noto per cercare i riflettori. I due, pur condividendo lo stesso nome, incarnano tipi di fama molto diversi: uno è il padre di un progetto che ha ridefinito il mondo dei computer, l’altro è una star dei media con oltre 16 milioni di follower, conosciuta da quasi ogni appassionato di tecnologia. Come ha scherzato Torvalds all’inizio del video, firmando un libro su di sé con la dedica: “Al falso Linus, dal vero”.
Il video, intitolato “Building a Computer with the CREATOR of Linux! – Linus Torvalds Collab PC” ovvero “Costruiamo un PC con il creatore di Linux! – Linus Torvalds”, utilizza il pretesto dell’assemblaggio di un computer (un Pc perfetto per un sistema GNU/Linux) come spunto per una conversazione approfondita. L’obiettivo non è tanto la costruzione della macchina, quanto piuttosto il dialogo tra i 2, durante il quale Torvalds risponde a domande che da tempo incuriosiscono gli utenti dell’ecosistema GNU/ Linux. Di seguito, alcuni punti più interessanti emersi dai 53 minuti di intervista, con l’intento di renderli ancora più accessibili e chiari ad un pubblico non anglofono.
Quale distribuzione GNU/Linux utilizza realmente Linus Torvalds?
Linus Torvalds usa Fedora, una scelta che non rappresenta una novità, poiché l’ha dichiarato più volte nel corso degli anni. Tuttavia, è importante sottolineare che la sua preferenza non deriva da un interesse per le versioni più recenti, le funzionalità innovative o i dettagli tecnici che spesso catalizzano l’attenzione degli utenti. Nel video, ad esempio, viene installata Fedora 42, sebbene sia già disponibile Fedora 43. La sua affermazione, “Probabilmente è una versione più recente dell’ultima che ho installato”, rivela chiaramente che per lui contano ben poco i numeri di versione, i nomi o le caratteristiche specifiche di ogni aggiornamento.
Ciò che realmente gli interessa è il kernel Linux. Quando gli viene chiesto il motivo della scelta di Fedora, la risposta è netta:
Sono molto allineati con gli sviluppatori del kernel. Altre distribuzioni, come Ubuntu, hanno puntato molto sul mercato consumer, rendendo difficile per me aggiornare il kernel. Questo non fa per me, è evidente che non sono il loro pubblico di riferimento. Io non mi preoccupo di nulla che non sia il kernel. Voglio una distribuzione che si installi e funzioni, così posso compilare il mio kernel senza ostacoli.
Per Torvalds, gli ambienti desktop, le applicazioni accattivanti o qualsiasi altro aspetto legato all’interfaccia grafica sono secondari. Ammette apertamente di non essere portato per la gestione di un sistema desktop, poiché il suo unico interesse è il kernel Linux. Curiosamente, la prima cosa che fa dopo l’installazione di un nuovo sistema non è una complessa configurazione, ma semplicemente cambiare lo sfondo con un’immagine che utilizza da anni.
Un dettaglio che ha colpito durante il video è il riferimento indiretto a Arch Linux, una distribuzione GNU/Linux spesso citata dagli utenti più esperti. Non è chiaro se si trattasse di una battuta o se ci fosse qualcosa di più dietro la sua reazione, ma il tono è rimasto leggero e scherzoso.
Le preferenze hardware di Linus Torvalds
Per quanto riguarda l’hardware, Torvalds ha sempre espresso una preferenza per i processori AMD. Non a caso, nel video viene assemblato un PC con un AMD Ryzen Threadripper 9960X. In passato, aveva spiegato che, rispetto ai chip Intel di fascia equivalente, i processori AMD offrono prestazioni superiori, un aspetto fondamentale per le compilazioni del kernel Linux, che richiedono una notevole potenza di calcolo.
Ma l’aspetto più interessante riguarda un altro componente che considera essenziale: la memoria ECC. Torvalds afferma che non utilizzerebbe mai un sistema privo di questa tecnologia. La memoria ECC (Error-Correcting Code) è un tipo di RAM in grado di rilevare e correggere automaticamente piccoli errori nei dati, garantendo maggiore stabilità e affidabilità. Questa scelta nasce da un’esperienza negativa avvenuta anni fa, quando trascorse giorni a cercare un bug che impediva la corretta compilazione del kernel Linux, scoprendo poi che il problema era causato da un malfunzionamento della memoria desktop standard che stava utilizzando.
Torvalds non si considera un appassionato di hardware e dichiara:
Mi sono occupato di aspetti vicini all’hardware, ma non sono un esperto. Mi piace esplorare l’interfaccia tra software e hardware
L’ultima volta che ha assemblato un computer risale a 5 anni fa, e non ha alcun interesse a tenersi aggiornato sulle ultime novità. Il suo approccio è pragmatico: vuole semplicemente che la macchina svolga il lavoro necessario senza complicazioni.
Linus Torvalds e Git: una creazione nata dalla necessità
Un altro argomento ricorrente nelle domande a Torvalds riguarda Git, il sistema di controllo versione da lui creato. Anche in questo caso, la nascita di Git è legata a un’esigenza specifica: all’epoca in cui lavorava allo sviluppo del kernel Linux, nessun sistema di gestione del codice sorgente soddisfaceva le sue esigenze. Così, in circa 6 mesi, sviluppò la prima versione di Git, per poi affidarne la gestione a Junio Hamano e tornare a dedicarsi a ciò che preferisce: scrivere codice per il kernel Linux.
Oggi, Git è diventato lo strumento alla base dello sviluppo di quasi tutto il software moderno. Se si dovesse stilare una classifica delle tecnologie più influenti nella storia dell’informatica, sarebbe difficile stabilire cosa abbia avuto un impatto maggiore: il kernel Linux o proprio Git.
Quanto codice del kernel linux scrive ancora Linus Torvalds?
La risposta è semplice: quasi nulla. La prima versione del kernel Linux contava circa 10.000 righe di codice, scritte quasi interamente da Torvalds. Tuttavia, già nel 2006, il suo contributo diretto rappresentava solo il 2% del totale. Oggi, con oltre 40 milioni di righe di codice scritte da migliaia di sviluppatori, il suo ruolo come programmatore è diventato marginalissimo.
Il suo lavoro si concentra ormai sulla gestione organizzativa: legge e risponde a centinaia di email al giorno, supervisiona lo sviluppo e coordina le nuove versioni del kernel. Il suo strumento principale non è più un editor di codice, ma il client di posta elettronica.
Presenza online: un rifiuto consapevole
Linus Torvalds è un esempio di come si possa evitare deliberatamente la visibilità online. Non è presente su alcun social network e questa scelta è del tutto volontaria: non ama la pubblicità e preferisce mantenere un profilo basso. Nel video, emerge chiaramente anche il suo disappunto per i messaggi vocali e, soprattutto, per le riunioni online. E afferma:
L’unica applicazione che uso per comunicare è il client di posta elettronica.
Se qualcuno sperasse in una videochiamata con lui, può scordarselo.
Un ritratto umano di un mito della tecnologia
Linus Torvalds, spesso considerato una figura quasi mitica soprattutto dai giovani appassionati dell’ecosistema GNU/Linux, si rivela in realtà una persona con i piedi per terra. Non ha interesse a glorificare il proprio ruolo o a costruire una narrativa grandiosa attorno a sé. Ciò che desidera, come molte persone nel mondo dell’open source, è trascorrere il maggior tempo possibile con la famiglia e dedicarsi al suo “hobby” preferito: lo sviluppo del kernel Linux.
La conversazione con Linus Sebastian di LTT restituisce un’immagine autentica e umana di uno dei protagonisti più importanti della storia tecnologica. Torvalds si mostra sincero, forse meno diretto rispetto ai suoi esordi, e il video offre uno sguardo privilegiato sulla persona dietro a una delle creazioni più rivoluzionarie dell’era digitale.
Guardare questo video è un’occasione imperdibile per scoprire ulteriori dettagli e aneddoti direttamente dalla voce del suo creatore. Sebbene sia in lingua inglese, può essere facilmente gustato anche in italiano grazie ai sottotitoli automatici di YouTube, che possono essere attivati e tradotti nella nostra lingua. In questo modo l’esperienza diventa accessibile e coinvolgente per tutti, permettendo di seguire con chiarezza le spiegazioni e di apprezzare appieno il racconto.
Se poi sei curioso di conoscere altri fatti riguardanti Linus Torvalds puoi leggere: 20 Fatti su Linus Torvalds e Curiosità su Linus Torvalds il creatore di linux.
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=mfv0V1SxbNA
Fonte: https://linuxiac.com/when-linus-met-linus-insights-from-torvalds-conversation-with-ltt/
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