Hard Disk e SSD: le differenze

By Giuseppe F. Testa

Se abbiamo controllato le specifiche degli ultimi PC o notebook in commercio, abbiamo visto che sempre più dispositivi affiancano al classico hard disk un SSD, un nuovo tipo di “disco” (anche se il termine è sbagliato, useremo il termine drive per gli SSD), un disco sulla carta più veloce in lettura e scrittura. Ma quali sono le reali differenze tra Hard Disk e SSD?

In questo approfondimento abbiamo raccolto tutte le informazioni utili per scoprire da vicino le differenze tra i due metodi di storage più diffusi in ambito casalingo.

Possiamo utilizzare il seguente indice per accedere direttamente a tutte le informazioni del nostro approfondimento.

Hard Disk e SSD: le differenze

Dimensioni e peso

Partiamo dalle differenze più immediate, ossia le differenze di dimensioni e peso tra Hard Disk e SSD.

Hard disk

In questo caso bisogna fare distinzione tra i dischi da 3,5 pollici (i classici dischi per PC fisso) e i dischi da 2,5 pollici (i dischi per notebook).

Un disco rigido meccanico (hard disk) da 3,5 pollici pesa in media dai 300 fino ai 700 grammi e più, in base al numero di dischi inseriti all’interno. Più la capienza è elevata, più il peso tenderà a salire. Le dimensioni di un hard disk variano, ma il lato più lungo può superare i 13 cm, con spessori di 3 cm o più. Sono decisamente i dischi più ingombranti; questi dischi possono essere usati solo sui PC fissi, salvo l’adozione di un case esterno USB.

Un disco rigido meccanico (hard disk) da 2,5 pollici pesa in media da 100 ai 200 grammi, dispone di un numero di piatti inferiore ed è decisamente più piccolo di dimensione, con il lato più lungo che a malapena raggiunge i 10 cm e spessori inferiori ai 2 cm in molti casi. Questi dischi possono essere usati sia su notebook (unico formato supportato) sia sui PC fissi, previo utilizzo di un adattatore.

SSD

Nel caso degli SSD i drive ricalcano le dimensioni dei dischi rigidi meccanici da 2,5 pollici ma presentano il vantaggio di essere decisamente più leggeri, con un peso in media di 30 grammi. Non è presente alcun disco all’interno, quindi il peso è dato esclusivamente dalla scocca e dal circuito su cui sono presenti i moduli di memoria.

Negli SSD il lato lungo del drive non raggiunge i 10 cm in molti casi, con profondità vicine ad 1 cm. Gli SSD possono essere utilizzati sia sui PC fissi sia sui notebook.

Velocità

La differenza più evidente tra Hard Disk e SSD è sicuramente nella velocità di lettura e scrittura, ma anche nella velocità d’accesso.

Hard disk

Gli hard disk presentano dei dischi sottili all’interno, che ruotano a diverse velocità di rotazione, che condizionano anche la velocità in generale. Le più diffuse velocità dei dischi sono 5400 e 7200 giri al minuto (spesso indicati come RPM, Revolutions per minute); la prima viene spesso associata ai dischi da 2,5 pollici e/o ai dischi a risparmio d’energia, mentre la seconda è tipica dei dischi più veloci. Ipotizzando l’utilizzo dell’interfaccia SATA 3 per il collegamento dell’hard disk, possiamo ottenere una velocità massima teorica intorno ai 100 MB/s, con alcuni dischi di fascia alta che riescono ad arrivare tranquillamente a 150 MB/s o più.

Altro parametro utile per valutare le prestazioni di un hard disk è la velocità d’accesso, inteso come il tempo medio impiegato affinché un dato residente in un punto specifico del disco venga reperito. Questo tempo è legato alla velocità di rotazione e alla velocità delle testine ed in media è intorno ai 9 ms (millisecondi), dato influenzato dalla velocità di rotazione (sui dischi professionali può scendere fino a 4ms).

SSD

Su SSD non ci sono piatti che girano visto che la memoria è di tipo NAND, pressapoco gli stessi chip che possiamo trovare all’interno di una chiavetta USB; ovviamente troveremo molti più chip e molta più tecnologia rispetto ad una semplice chiavetta! Con gli SSD non esiste quindi velocità di rotazione dei piatti e i tempi d’accesso non sono più un parametro fondamentale, visto che l’accesso ai dati è pressoché immediato (un SSD sa esattamente dove è presente il dato salvato, non necessita di una testina per leggerlo).

Supponendo l’utilizzo dell’interfaccia SATA 3 per il collegamento dell’SSD possiamo ottenere una velocità media di 300 MB/s, con picchi superiori ai 500 MB/s sui drive più veloci. Con gli SSD è possibile sfruttare anche nuovi tipi di collegamento (come per esempio M.2), in grado di giungere a velocità superiori ai 1000 MB/s.

Capacità

Vediamo insieme le differenze di capacità presenti tutt’ora tra le due tecnologie.

Hard disk

Gli hard disk, grazie all’utilizzo di più piatti e di nuove tecnologie magnetiche per compattare lo spazio di memorizzazione, permettono di raggiungere capienze superiori ai 4 TB.

Gli hard disk quindi sono ancora adesso un punto di riferimento per chi vuole salvare una grande quantità di dati e vuole creare dei backup di sistemi operativi.

SSD

La tecnologia SSD è in continua evoluzione: si è partiti da drive con soli 32 GB di capacità per arrivare ai moderni SSD da 1 TB.

La miniaturizzazione dei chip e l’evoluzione tecnologica permetteranno un giorno agli SSD di ottenere le stesse capacità di un HDD, ma oggigiorno la capienza ideale per un PC desktop è di 256 GB.

Durata

La durata è un fattore sempre poco considerato, ma che può fare la differenza in base al tipo di dati da immagazzinare.

Hard disk

Gli hard disk permettono di conservare i dati efficacemente per 10 anni o più. Ovviamente ad influenzare questo parametro c’è anche il fattore usura: continui accessi e letture del disco possono portare ad un guasto meccanico prima del tempo, ma statisticamente perdere tutti i dati è un’eventualità piuttosto remota, considerando anche i “segnali” che un HDD invia all’utente ad indicare una possibile rottura (ticchettii improvvisi, rumori strani della testina, improvvisi cali di performance, file non copiati etc.).

SSD

Su SSD attualmente la durata è una caratteristica da non sottovalutare: i moderni drive garantiscono integrità dei dati (con TRIM regolare) solo per 5 anni o poco più, anche se non è possibile temporizzare con precisione (si parla di cicli di scrittura, e non è detto che non possano essere raggiunti prima dei 5 anni).

Effettuando un TRIM regolare è possibile allontanare il punto di rottura o malfunzionamento, in più è sempre una scelta saggia lasciare qualche GB libero (non partizionato) su SSD, che verrà automaticamente utilizzato come “spazio d’emergenza” quando le celle che compongono lo spazio principale verranno danneggiate dall’usura.

Frammentazione

Altra caratteristica ereditata dai dischi meccanici è la frammentazione, vediamo le differenze tra le due tipologie di drive.

Hard disk

Su un disco meccanico i frammenti dei file vengono salvati nel punto in cui è presente la testina, senza per forza che ci sia una continuità tra i frammenti del file. Possiamo tranquillamente trovare una parte del file all’inizio del disco e l’altra parte alla fine, sarà il controller del disco meccanico a ricordare la posizione dei frammenti e a recuperarli quando ne viene chiesta la lettura. Avere tanti file frammentati stressa moltissimo la testina, riducendo le performance in lettura e facilitando l’usura del disco.

Per questo motivo sugli hard disk è necessario effettuare la deframmentazione ad intervalli regolari, così da avere i frammenti i più vicini possibile.

SSD

Su SSD i file vengono salvati nello spazio di memoria assegnato (anche frammentati) ma non essendoci nessuna testina di lettura vengono letti in sequenza senza attese. Su SSD quindi la deframmentazione è inutile, a tratti anche dannosa (visto l’elevato numero di letture e scritture generate dall’operazione).

Rumorosità

Anche se è un aspetto marginale in molti scenari, la rumorosità è un parametro utile se dobbiamo piazzare un drive in un ambiente silenzioso.

Hard disk

Sui dischi meccanici il rumore è condizionato dalla velocità di rotazione (maggiore è la velocità, maggiore è il rumore), oltre all’inevitabile rumore della testina magnetica in lettura e scrittura. Quando leggiamo un file grande o molti file tutti insieme, il lavoro della testina è facilmente udibile, anche con rumori moderati di sottofondo.

SSD

Gli SSD non hanno parti meccaniche, quindi sono assolutamente silenziosi. Possiamo accorgerci della loro attività solamente controllando il LED sul case indicante le operazioni dei drive.

Prezzo

Altro aspetto cruciale: quanto costa acquistare un Hard Disk e SSD, e qual è il loro rapporto prezzo/GB?

Hard disk

I dischi meccanici sono attualmente i migliori per rapporto qualità/prezzo, visto che i dischi più capienti possono essere trovati anche a meno di 100€. Una buona regola per capire se il prezzo del nostro disco meccanico è adeguato è dividere il prezzo in euro per la capacità del disco (in GB).

Se per esempio abbiamo un disco da 1000 GB (1 TB) e il costo è di 55 €, effettuando la divisione 55/1000 otteniamo 0,05 € al GB, decisamente un ottimo prezzo!

Se per esempio abbiamo un disco da 2000 GB (1 TB) al costo di 75 €, effettuando la divisione 75/2000 otteniamo 0,03 € al GB, un prezzo eccezionale!

Come regola generale cerchiamo di tenere il costo al GB basso, così da acquistare sempre un disco capiente al giusto prezzo.

SSD

Vista la tecnologia in gioco un drive SSD è sempre più costoso di un HDD, ma i prezzi stanno rapidamente crollando vista la diffusione della tecnologia.

Il prezzo in media è sui 30 centesimi di euro al GB, cerchiamo se possibile di rimanere entro questo valore per essere certi di acquistare un SSD al giusto prezzo.

Conclusioni

Quale scegliere quindi tra Hard Disk e SSD? Le differenze sono molte, ma il confronto tra Hard Disk e SSD è ancora piuttosto bilanciato.

Gli SSD sono più veloci, compatti e silenziosi, ma sono ancora poco capienti in confronto agli HDD e costano 10 volte di più al GB, senza dimenticare la durata inferiore.

I dischi meccanici (Hard disk) hanno una maggiore durata, un prezzo accessibile e capienze elevate ma sono più lenti, rumorosi e pesanti.

La soluzione ideale per l’ambiente desktop resta ancora la seguente:

  • per i programmi e il sistema operativo possiamo utilizzare l’SSD
  • per il salvataggio dei dati personali (documenti, musica, film, immagini) possiamo affidarci ad un disco meccanico

Il confronto tra Hard Disk e SSD finisce in sostanziale pareggio, ma non è detto che la cosa duri a lungo: i futuri SSD potrebbero inglobare tutti i vantaggi dei dischi meccanici a breve, segnando l’inevitabile fine degli hard disk.

L’articolo Hard Disk e SSD: le differenze appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.

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