Nuovo kernel Linux 2.6.38

kernelIn poco + di 2 mesi (69 gg x l’esattezza) Linus Torvals ha rilasciato la nuova versione 2.6.38 del kernel Linux.

Tra le novità + interessati c’è la modifica, soprannominata wonder patch o sched_autogrup_enabled, poco più di duecento linee di codice (244 x l’esattezza) scritte da Mike Gallbraith, ke consente di migliorare di molto il comportamento dello scheduler dei processi x gli utenti desktop in alcune condizioni.

Qesta patch raggruppa tutti i processi ke hanno lo stesso session ID e consente qindi di ottimizzare l’assegnazione del tempo CPU ai vari tasks ke sono in attesa. Nei sistemi *nix tutti i processi sn dotati di un session ID e tutti i processi figli ovvero generati da esso sn dotati del medesimo ID a meno ke nn siano creare cm nuova sessione utilizzando la system call setsid(3).
Eseguendo “ps -eo session,pid,cmd | sort“ è possibile verificare le sessioni ke stanno attualmente girando sul ns PC. Ad esempio, ipotizziamo di avere fra i ns processi 6 tasks ke sn CPU-bound in cui 4 di qesti 6 appartengono alla medesima sessione, ovvero hanno lo stesso session ID, in una situazione cm segue, ognuno avrà un suo “time slice”:

[proc. 1 | proc. 2 | proc. 3 | proc. 4 | proc. 5 | proc. 6]

La nuova gestione riorganizzerà e raggrupperà i processi in automatico x session ID, ovvero x lo scheduler ci saranno ora 3 gruppi fra cui dividere il tempo complessivo del processore o “time slice” e nn + 6, e qello assegnato al primo gruppo sarà poi suddiviso fra i vari processi ke lo compongono ovvero ogni singolo processo cn lo stesso session ID avrà un tempo di esecuzione inferiore alla situazione precedente, in una situazione così risultante:

[proc. 1, 2, 3, 4 | proc. 5 | proc. 6 ]

tramite qesta patch il kernel riesce a raggruppare i processi relativi a ciascuna sessione aiutando il lavoro dello scheduler di sistema e riducendo sensibilmente il tempo di latenza massima (ke viene ridotta a circa 1/10) e anke drasticamente qello di latenza media (ke può arrivare ad essere ridotto fino a 1/60). Riducendo così tanto il tempo di latenza complessivo il sistema riesce a reagire in maniera molto + efficiente anke in situazioni di forte sovraccarico apparendo all’utente assai + prestante.

Un’altra modifica ke farà felici tutti gli utenti del nuovo kernel è relativa al VFS, Virtual File System, ke si pone a metà strada tra le applicazioni e il codice del file system. Grazie ad una ristrutturazione del codice ed alla nuova dcache ora le operazioni sul file system saranno molto + rapide, soprattutto ogni volta ke c’è una chiamata a stat(). L’aumento maggiore delle prestazioni si avrà nel caso di workload multithread ma anke nel caso single thread si potranno notare dei miglioramenti cm ad esempio del classico comando Cerca.

Btrfs ora guadagna il supporto alla compressione on-the-fly utilizzando l’algoritmo LZO anziché zlib e la possibilità di generare snapshot read-only.

Altra novità di rilievo l’arrivo nel kernel di B.A.T.M.A.N. “Better Approach To Mobile Adhoc Networking”. Si tratta di un protocollo di routing x reti mesh multi-hop ad-hoc. In pratica si potranno creare delle reti senza la necessità di alcuna infrastruttura gerarkica, dove i nodi partecipanti inoltreranno i pakketti ricevuti dagli altri peer e le politike di routing saranno automatizzate in base alla connettività disponibile. Un sistema ke si presta x essere utilizzato in condizioni di disastri ambientali, conflitti militari e censura della rete. Problemi ke oggi sono + ke mai all’ordine del giorno.

Aggiunto anke il supporto alle nuove CPU APU della piattaforma AMD Fusion e introdotto e/o migliorato il supporto ai chipset Wireless LAN di Atheros, Broadcom, Intel, Ralink e Realtek.

Maggiori informazioni e altri dettagli su questo rilascio sn disponibili in questa pagina in inglese o direttamente nel ChangeLog completo disponibile su kernel.org dv trovare anke i sorgenti di Linux 2.6.38.

Come sempre ricordo ke nn tutte le distribuzioni GNU/Linux possono aggiornare il kernel direttamente dall’originale a causa delle varie modifike introdotte dagli sviluppatori di ogni singola distribuzione qindi verificare cn attenzione e rifarsi sempre ai repository degli aggiornamenti della propria distribuzione se nn si è sicuri.

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