Ubuntu 2026.04 LTS: 2 flavours esclusi e 1 incerto

Nel 2026 sarà pubblicata la nuova versione LTS di Ubuntu, accompagnata dai suoi flavours ufficiali, cioè varianti che offrono ambienti desktop alternativi rispetto a quello principale basato su GNOME.
È importante distinguere 2 aspetti:
- Da un lato le versioni LTS (Long Term Support): queste edizioni, nell’ecosistema GNU/Linux, garantiscono aggiornamenti di sicurezza e manutenzione per diversi anni, offrendo agli utenti un sistema operativo stabile e affidabile nel tempo. Sono pensate per chi necessita di continuità e non vuole preoccuparsi di reinstallazioni frequenti.
- Dall’altro, il ciclo di rilascio di Ubuntu: la distribuzione rilascia una nuova versione LTS ogni 2 anni, sempre negli anni pari. Tra queste, alcune vengono designate come LTS e ricevono quindi il supporto esteso, mentre le altre hanno un ciclo di vita più breve.
In questo modo, la versione Ubuntu 26.04 LTS si inserisce nel percorso regolare di sviluppo della distribuzione, ma si distingue per la sua capacità di garantire un supporto prolungato, diventando la scelta ideale per chi cerca stabilità e sicurezza a lungo termine.
Cosa significa LTS e perché è importante
Il termine LTS indica che una distribuzione GNU/Linux riceverà supporto tecnico esteso.
- Per Ubuntu, questo significa aggiornamenti di sicurezza e correzioni di bug per almeno 3 anni.
- Le versioni non LTS di Ubuntu, invece, hanno un ciclo di vita più breve (circa 9 mesi) e richiedono aggiornamenti frequenti.
Per un utente informatico non esperto, scegliere una versione LTS significa avere un sistema operativo più sicuro, stabile e con meno necessità di re-installazioni o aggiornamenti radicali. È la scelta consigliata per chi usa il computer in ambito lavorativo o produttivo.
I flavours ufficiali confermati come LTS
Con un annuncio ufficiale, Robie Basak, membro del Technical Board di Ubuntu, l’organo che prende decisioni strategiche e tecniche sulla distribuzione, ha confermato che solo i seguenti flavours riceveranno supporto LTS triennale:
Queste varianti differiscono principalmente per l’ambiente desktop (l’interfaccia grafica) e per alcune scelte di software preinstallato.
Ad esempio:
- Xubuntu utilizza XFCE, leggero e adatto a computer meno potenti.
- Ubuntu Studio è pensato per chi lavora con grafica, audio e video.
- Edubuntu è orientato al mondo educativo.
Le edizioni escluse: Ubuntu MATE e Ubuntu Unity
Come si evince dalla lista, 2 varianti storiche, Ubuntu MATE e Ubuntu Unity, non riceveranno lo stato LTS. Questo perché i rispettivi responsabili non hanno presentato richiesta di riqualificazione.
Stando a quanto si può leggere in rete, sembra che entrambi gli attuali responsabili di progetto abbiano altri interessi e obblighi e per questo non abbiano presentato domanda di riqualificazione:
- Ubuntu MATE, sviluppato da Martin Wimpress, non sarà LTS poiché il suo autore si sta dedicando a un nuovo progetto chiamato Nøughty Linux, una distribuzione GNU/Linux indipendente.
- Ubuntu Unity, guidato da Rudra Saraswat, non ha ottenuto lo stato LTS perché il responsabile è attualmente impegnato con gli studi universitari.
Per gli utenti, questo significa che queste edizioni saranno disponibili, ma con un supporto limitato e senza garanzie di aggiornamenti prolungati.
La situazione di Kubuntu
Un caso particolare riguarda Kubuntu, la variante con ambiente desktop KDE Plasma.
- Non è stata inserita né tra le versioni LTS confermate né tra quelle escluse.
- Kubuntu dispone di un gruppo di sviluppatori attivi e capaci di garantire stabilità.
- Tuttavia, la principale sviluppatrice, Scarlett Gately Moore, ha subito un incidente stradale nel luglio 2025 e da allora ha avuto difficoltà a seguire il progetto.
Questo rende incerta la decisione finale, anche se la comunità di Kubuntu è storicamente molto attiva e potrebbe garantire continuità.
Conclusioni
La nuova versione LTS di Ubuntu 26.04 non è soltanto un elenco di flavours confermati o esclusi, ma rappresenta un momento di riflessione sul futuro della distribuzione GNU/Linux. Le decisioni del Technical Board mostrano come la continuità del progetto dipenda non solo dalla stabilità tecnica, ma anche dalla disponibilità dei singoli sviluppatori e dalla forza delle comunità che li sostengono.
In questo senso, la vicenda di Ubuntu MATE, Unity e Kubuntu evidenzia quanto il fattore umano sia determinante: senza un impegno costante, anche le varianti più amate rischiano di perdere lo status LTS.
La lezione per gli utenti è chiara: scegliere una versione LTS significa affidarsi a un ecosistema che ha dimostrato di poter garantire supporto nel tempo, ma il vero motore di questa affidabilità resta la collaborazione tra sviluppatori e comunità, che continua a essere il cuore pulsante di Ubuntu.
Fonte: https://lists.ubuntu.com/archives/technical-board/2025-December/003082.html
Fonte: https://www.marcosbox.com/2025/12/14/ubuntu-26-04-lts-alcuni-flavours-non-saranno-lts/
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