Rilasciata Ubuntu 25.10 “Questing Quokka”: Tutte le Novità

Ubuntu 25.10, soprannominata “Questing Quokka”, rappresenta l’ultima versione della celebre distribuzione GNU/Linux sviluppata da Canonical, una versione a breve termine o Interim (Intermedia). Per il ciclo di rilascio di Ubuntu, vedere: Ciclo di vita e cadenza di rilascio di Ubuntu.
Ubuntu nasce nel 2004 con l’obiettivo di rendere il software libero accessibile a tutti, combinando facilità d’uso, affidabilità e una comunità attiva. Il nome “Ubuntu” deriva da un antico termine africano che significa “umanità verso gli altri”, riflettendo la filosofia di condivisione e collaborazione alla base del progetto. Ubuntu si distingue per:
- Ciclo di rilascio regolare: Una nuova versione ogni 6 mesi, con supporto a lungo termine (LTS) ogni 2 anni
- Supporto esteso: Le versioni LTS sono supportate per 5 anni, mentre le versioni intermedie, come l’attuale 25.10, per 9 mesi
- Repository software ricchi e aggiornati, con migliaia di pacchetti pronti all’uso
- Focalizzazione sulla sicurezza e sulla privacy, con aggiornamenti costanti e patch di sicurezza
Ubuntu adotta come base il repository software di Debian, integrando però proprie modifiche, configurazioni, strumenti e politiche di rilascio. Le derivate ufficiali (flavour) come Kubuntu, Xubuntu, Ubuntu MATE, Ubuntu Studio ecc. condividono la base Ubuntu ma con ambienti grafici e/o indirizzi di utilizzo differenti.
Ubuntu 25.10 rappresenta una versione intermedia tra 2 rilasci stabili LTS (Long Term Support): si colloca infatti tra Ubuntu 24.04 LTS, pubblicata ad aprile 2024, e la futura Ubuntu 26.04 LTS, prevista per aprile 2026. Come tutte le versioni intermedie, Ubuntu 25.10 offre aggiornamenti incrementali e nuove funzionalità pensate per testare e affinare il sistema in vista del prossimo rilascio a lungo termine.
Novità in Ubuntu 25.10 “Questing Quokka”
Ubuntu 25.10, nome in codice Questing Quokka, è stata rilasciata il 9 ottobre 2025 con supporto standard per 9 mesi fino a luglio 2026. Di seguito un riepilogo delle principali novità che andremo a illustrare:
- Inserimento del kernel Linux 6.17
- Aggiornamento di systemd alla versione 257.9
- Adozione di sudo-rs come strumento predefinito per
sudo - Introduzione di vari strumenti basati su Rust per migliorare sicurezza e stabilità
- Supporto a Variable Refresh Rate (VRR), miglioramenti all’accessibilità e sessione Wayland esclusiva
- Deprecazione delle versioni del kernel Linux modulari separate (linux-modules-extra)
- Altre modifiche: supporto hardware avanzato, aggiornamenti degli ambienti grafici, miglioramenti all’esperienza
kernel Linux 6.17: Prestazioni e Supporto Hardware
Ubuntu 25.10 arriva con il kernel Linux 6.17. A causa dell’attuale fase di sviluppo, la versione inclusa nelle immagini ISO rilasciate sarà basata sulla versione 6.17-rc7, con aggiornamenti successivi per allinearsi alla versione finale. Tra i cambiamenti correlati:
- I pacchetti
linux-modules-extra-*sono deprecati: tutti i moduli del kernel Linux saranno ora distribuiti tramite i pacchettilinux-modules-<versione>-<flavour> - Supporto anticipato per Intel TDX Host, con funzionalità kexec/kdump per host TDX-enabled
- Sulla piattaforma RISC-V, Ubuntu 25.10 supporterà solo hardware che implementi il profilo ISA RVA23S64: sistemi che non soddisfano questo requisito non potranno eseguire la versione 25.10
Aggiornamento di systemd
Il sistema di inizializzazione (init) è stato aggiornato alla versione systemd 257.9, una componente fondamentale del sistema operativo GNU/Linux.
Systemd è il demone di gestione dei servizi e dell’avvio del sistema (da system daemon), responsabile di controllare l’intero processo di bootstrap, ovvero la sequenza di avvio che porta il sistema dallo stato di kernel Linux caricato all’ambiente multiutente operativo.
Oltre ad avviare e monitorare i servizi di sistema, systemd gestisce anche:
- Il logging centralizzato tramite journald, che raccoglie e archivia i messaggi di sistema;
- Il montaggio automatico delle partizioni e dei file system;
- La gestione dei processi in background e delle dipendenze tra servizi;
- Le unità di servizio (.service), che sostituiscono i vecchi script SysV init;
- L’integrazione con strumenti moderni come logind (gestione delle sessioni utente) e networkd (configurazione di rete).
La nuova versione systemd 257.9 introduce miglioramenti nella gestione delle unità di sistema, un controllo più preciso delle risorse grazie a systemd-oomd (Out-Of-Memory Daemon) e una maggiore integrazione con le funzionalità di sicurezza del kernel Linux, incluse le politiche di isolamento dei processi.
Adozione di sudo-rs
Ubuntu 25.10 adotta sudo-rs come nuovo strumento predefinito per l’esecuzione dei comandi con privilegi amministrativi. Sudo-rs è una riscrittura completa di “sudo” in linguaggio Rust, scelta per migliorare la sicurezza e l’affidabilità del sistema grazie alla gestione della memoria garantita da Rust.
La versione inclusa (0.2.8) introduce il supporto ai kernel Linux precedenti alla versione 5.9, l’integrazione del comando sudoedit, la gestione dell’opzione NOEXEC (che impedisce l’avvio di altri programmi durante l’esecuzione di un comando) e la possibilità di cambiare profilo AppArmor per rafforzare l’isolamento dei processi.
Questo cambiamento punta a migliorare la sicurezza e la robustezza del componente critico sudo, sfruttando i vantaggi del linguaggio Rust in termini di gestione della memoria e prevenzione di errori a tempo di compilazione.
Strumenti basati su Rust e sicurezza
Una delle direzioni più significative di questa versione è il crescente uso di Rust per strumenti di sistema interni. In Ubuntu 25.10 troviamo:
- Helper basati su Rust per la gestione degli eventi hardware (analoghi a
udev) - Strumenti leggeri in fase di avvio che assistono alcune operazioni di inizializzazione sistema (non sostituiscono
systemd, ma lo integrano) - Meccanismi di sandboxing (isolamento dei processi) e separazione dei privilegi scritti in Rust, per ridurre i rischi legati a errori di gestione della memoria in codice C legacy
- L’ inclusione di Rust Coreutils come nuovo set predefinito di utilità di sistema. Sono più veloci e sicure, sebbene le tradizionali GNU Coreutils rimangano disponibili per motivi di compatibilità.
Questi cambiamenti sono pensati per essere trasparenti all’utente, ma mirano a migliorare la sicurezza e l’affidabilità del sistema.
Miglioramenti grafici, Wayland e VRR
Sul desktop, Ubuntu 25.10 ora esegue GNOME 49 e abbandona completamente X.org, con la sessione predefinita eseguita esclusivamente su Wayland. Questa mossa allinea Ubuntu con GNOME, che non supporta più le sessioni X.org. Inoltre gli utenti NVIDIA beneficiano del supporto di sospensione e ripresa nel driver proprietario. Tra le novità nell’esperienza utente:
- Ubuntu 25.10 passa definitivamente a sessione Wayland esclusiva per la sessione “Ubuntu” in GDM (non ci sarà più la sessione Xorg)
- Aggiunto supporto a VRR (Variable Refresh Rate) nel compositor/gestore delle finestre Mutter: questa funzionalità consente uno scorrimento migliore e adattivo dello schermo su monitor compatibili, particolarmente utile in ambito ludico
- Miglioramenti all’accessibilità per essere conforme alla normativa europea di accessibilità (European Accessibility Act), che entrerà in vigore nel 2025
- Introduzione di nuove applicazioni predefinite: il visualizzatore di immagini Loupe e il terminale Ptyxis per modernizzare la dotazione software
Altri cambiamenti e dettagli
- In Ubuntu 25.10, il pacchetto
Chronydiventa il demone NTP predefinito, sostituendosystemd-timesyncde utilizzando di default i server NTS di Ubuntu - Alcuni comandi come
wget(per scaricare file da internet) escreen(per gestire sessioni terminali multiple), non vengono più installati automaticamente durante l’installazione di Ubuntu Server, perché rimossi dal “seed”, cioè dalla lista predefinita dei pacchetti inclusi (ma restano nei repository software principali) - Per la versione RISC-V con interfaccia desktop, solo hardware con profilo RVA23 è supportato (in 24.04 era supportato il profilo RVA20)
- I runtime dei container sono stati aggiornati: containerrd 2.1.3, runC 1.3.0 e docker.io 28.2, mentre cloud-init 25.3 aggiunge un supporto migliore per Azure ed EC2.
- Sono inclusi componenti server popolari come Apache 2.4.64, Nginx 1.28, PHP 8.4.11, PostgreSQL 17.6 e MySQL 8.4, insieme alle versioni più recenti di OpenSSH 10.0, Samba 4.22 e Strongswan 6.0.1.
- La gestione dei pacchetti software fa un grande passo avanti con APT 3.1, che introduce un risolutore di dipendenze più intelligente e nuovi comandi
apt whyper tracciare le decisioni di installazione.
Dove Scaricare Ubuntu 25.10 “Questing Quokka”
Ubuntu 25.10 è ora disponibile per piattaforme desktop, server e cloud, insieme alle versioni ufficiali come Kubuntu, Xubuntu e Ubuntu MATE.
Essendo una versione provvisoria, Ubuntu 25.10 “Questing Quokka” sarà supportato da Canonical con aggiornamenti software e di sicurezza per 9 mesi, fino a luglio 2026. Se cercate un supporto a lungo termine, dovreste scaricare e installare Ubuntu 24.04 LTS “Noble Numbat” oppure attendere Ubuntu 26.04 LTS “Resolute Raccoon” del prossimo anno.
Per ulteriori informazioni e dettagli, consultare le note di rilascio.
Fonte: https://discourse.ubuntu.com/t/questing-quokka-release-notes/59220
Fonte: https://linuxiac.com/ubuntu-25-10-questing-quokka-officially-released/
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3 risposte
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