Rilasciato il kernel Linux 6.17: Novità e Miglioramenti

È disponibile per il download il kernel Linux 6.17, rilasciato come di consueto di domenica, ieri, e annunciato dallo stesso Linus Torvalds. Questa versione introduce numerose innovazioni, tra cui il supporto avanzato per nuove periferiche hardware, miglioramenti ai file system, alla rete e molto altro. Il kernel Linux, cuore di tutte le distribuzioni GNU/Linux, è distribuito con licenza GPLv2 (GNU General Public License versione 2), che ne garantisce la libertà di utilizzo, modifica e distribuzione.
Il kernel Linux, nato nel 1991 grazie al lavoro di Linus Torvalds, è oggi uno dei progetti software più grandi e collaborativi al mondo. Supporta un’ampia gamma di architetture hardware, tra cui x86, ARM, RISC-V, PowerPC e molte altre.
La versione stabile precedente, il kernel Linux 6.16, è stata rilasciata il 28 luglio 2025.
Novità nel kernel Linux 6.17
Il kernel Linux 6.17 introduce una serie di miglioramenti significativi che spaziano dal supporto hardware alla gestione della memoria, dalla virtualizzazione alla sicurezza. Di seguito, un riassunto delle principali novità:
Supporto hardware avanzato
- ARM BRBE (Branch Record Buffer Extension): supporto per l’estensione che consente di tracciare i salti condizionali, utile per il debugging e l’ottimizzazione delle prestazioni.
- AMD HFI (Hardware Feedback Interface): interfaccia per il feedback hardware, che migliora la gestione delle risorse nei processori AMD.
- Supporto per Intel Wildcat Lake e Bartlett Lake-S: nuove piattaforme Intel ora ufficialmente supportate.
- Decodifica video HEVC (H.265) e VP9: supporto iniziale per questi codec nel decodificatore Qualcomm Iris, tramite il driver Video4Linux2 (V4L2).
Miglioramenti alla virtualizzazione e sicurezza
- Live patching su AArch64: possibilità di applicare patch (aggiornamenti correttivi) senza riavviare il sistema, ora disponibile anche per i sistemi ARM a 64 bit.
- Supporto per GICv5: nuovo controllore di interruzioni per KVM (Kernel-based Virtual Machine) sui sistemi ARM.
- AppArmor per socket AF_UNIX: controllo degli accessi ai socket di dominio Unix, per una maggiore sicurezza.
File system e gestione della memoria
- Supporto per folii di grandi dimensioni in Btrfs: Un folio è un insieme di pagine di memoria contigue, ciascuna di circa 4 KB. L’introduzione del supporto per folii di dimensioni maggiori in Btrfs permette una gestione più efficiente e performante dei file di grandi dimensioni, migliorando operazioni come la lettura, la scrittura e la memorizzazione su disco.
- Scalabilità migliorata in EXT4: ottimizzazioni per l’allocazione dei blocchi e il supporto per operazioni di I/O bufferizzato.
- Compressione dei metadati in EROFS: riduzione dello spazio occupato dai metadati, utile per dispositivi con memoria limitata.
- Nuove chiamate di sistema: Sono state introdotte anche 2 nuove chiamate di sistema,
file_getattr()efile_setattr(), che semplificano l’utilizzo degli attributi inode.
Rete e connettività
- Supporto per il routing gateway in MCTP (Management Component Transport Protocol): miglioramenti nella gestione dei dispositivi di rete.
- TCP_MAXSEG per TCP multipath: ottimizzazione della dimensione massima dei segmenti TCP in scenari multipath.
- DualPI2: nuovo protocollo di controllo della congestione per reti ad alte prestazioni.
Driver e supporto periferiche
- Framework Laptop 13 con AMD Ryzen AI 300: supporto migliorato per questo modello di laptop.
- ASUS Commercial laptops con chip audio CS35L41: supporto audio per questi dispositivi.
- HP EliteBook x360 830 G6 e HP EliteBook 830 G6: supporto ufficiale per questi modelli.
- Raspberry Pi: supporto per il display da 7 pollici V2 (720×1280), pinmux/pinconf per Raspberry Pi 1, e supporto per Argon40 Fan HAT. Aggiunti driver per i controller Raspberry Pi RP1.
- MacBook Pro con Touch Bar: supporto per le Touch Bar sui modelli x86, con l’aggiunta di driver Apple Mac SMC GPIO.
- Dispositivi Forcepad (F21): supporto per questi dispositivi di input.
- Driver audio e connettività: integrati driver per amplificatori audio Richtek, nuove interconnessioni Qualcomm e adattatori USB Wi-Fi 6 Realtek.
- Sistemi ARM e architetture emergenti: i sistemi ARM hanno ricevuto patch live a 64 bit mentre LoongArch ha ottenuto un supporto migliorato per BPF (Berkeley Packet Filter).
- Driver rimosso: il driver
pktcdvd, a lungo deprecato perché obsoleto e non più mantenuto dal 2016, è stato finalmente rimosso definitivamente.
Ora che il kernel Linux 6.17 è stato rilasciato, si apre la merge window (periodo in cui vengono integrati nuovi cambiamenti nel ramo principale del kernel Linux) per il prossimo ramo principale, il kernel Linux 6.18, che è previsto per fine novembre o inizio dicembre 2025 come prossima serie LTS (Long-Term Support). Fino ad allora, la prima Release Candidate (RC) del kernel Linux 6.18 sarà disponibile per test pubblici a partire dal 12 ottobre.
Come ha dichiarato Linus Torvalds:
This obviously means that the merge window for 6.18 will open tomorrow, and I already have four dozen pull requests pending. Thanks to the proactive people – you know who you are. But before the merge window opens, there’s still time for some final kicking of the tires of the newest release.
Questo ovviamente significa che la merge window per la 6.18 aprirà domani e ho già una quarantina di pull request (richieste di integrazione di modifiche nel codice sorgente) in attesa. Grazie alle persone proattive – sapete chi siete. Ma prima che la merge window si apra, c’è ancora tempo per qualche ultimo test approfondito della versione appena rilasciata,
Per ulteriori dettagli, è possibile leggere l’annuncio ufficiale di rilascio sulla mailing list del kernel (LKML) e le fonti riportate a fine articolo.
Dove scaricare il kernel Linux 6.17
Puoi scaricare subito il kernel Linux 6.17 dal sito kernel.org oppure dal repository software git di Linus Torvalds, se desideri compilarlo direttamente sulla tua distribuzione GNU/Linux. Tuttavia, ti consiglio di aspettare che la nuova versione del kernel Linux venga inserita nei repository software stabili della tua distribuzione prima di procedere con l’aggiornamento, perché compilare autonomamente può risultare problematico.
Quando compili il kernel Linux da solo, rischi di non usare la stessa configurazione precisa adottata dalla tua distribuzione. Ogni distribuzione personalizza il kernel Linux con opzioni, modifiche e parametri specifici. Se mancano o sono diverse queste configurazioni, potresti incorrere in problemi come:
- incompatibilità con moduli o driver preinstallati;
- comportamenti inaspettati o instabilità;
- difficoltà con aggiornamenti futuri o gestori di pacchetti software.
Quindi, in generale, è preferibile attendere che la distribuzione rilasci la propria versione ufficiale del kernel Linux, già testata e configurata per il tuo ambiente. Solo se hai esigenze particolari e competenze avanzate conviene compilare manualmente, sempre consapevole delle implicazioni.
Attenzione: inoltre, se compili il kernel Linux da te, Secure Boot potrebbe non riconoscerlo più automaticamente, perché il kernel Linux compilato manualmente non sarà firmato con la chiave ufficiale della tua distribuzione riconosciuta dal firmware UEFI della tua macchina. Di conseguenza, dovrai disabilitare Secure Boot nel firmware UEFI del tuo sistema per poter avviare il kernel Linux compilato manualmente.
Fonte: https://lkml.org/lkml/2025/9/28/461
Fonte: https://www.phoronix.com/news/Linux-6.17-Released
Fonte: https://linuxiac.com/linux-kernel-6-17-released/
Fonte: https://9to5linux.com/linux-kernel-6-17-officially-released-this-is-whats-new
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9 risposte
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