[GUIDA] Linux: come monitorare l’occupazione del disco con Gdu

Ultimo aggiornamento:11 Gennaio 2021

Gdu è un tool open source perfetto per gli accumulatori seriali, coloro che non eliminano mai foto o documenti e ben si guardano dal rimuovere programmi che non usano perché “non cancellarlo, non si sa mai”. Gdu è scritto in Go, è multipiattaforma (Linux, Windows, macOS) ed è dannatamente veloce.

Gdu, ovvero Go Disk Usage

Questo strumento è molto simile a ncdu, popolare analizzatore del disco, ma con una grande differenza: la velocità. Gdu è stato creato appositamente per le unità a stato solido (dischi SSD) e sfrutta l’elaborazione parallela. Ovviamente, funziona anche con i vecchi dischi a piattelli magnetici (HDD), ma in questo caso il miglioramento delle prestazioni rispetto ad altri strumenti non è così eccezionale.

Il creatore di Gdu ha una sezione dedicata ai benchmark sulla pagina GitHub ufficiale del progetto. I numeri sono davvero interessanti, la seguente tabella riporta i risultati di Gdu confrontato con altri strumenti analoghi. Il test prevede la scansione di 80GB di dati su un SSD da 500GB:gdu benchmark

Gdu porta a termine l’operazione (senza cache) in 6,5 secondi, mentre ncdu impiega quasi 7 volte tanto.

Comandi e installazione

Non ha una GUI ma può essere usato da terminale: lanciando semplicemente il comando gdu verranno mostrati tutti i dischi. Per analizzare una specifica directory basta dare gdu /path/to/nomedirectory. Una directory può essere anche esclusa dall’analisi: -ignore-dir=/nomedirectory1,/nomedirectory2. Eventuali errori possono essere loggati su file (-log-file=/path/to/log/file). Questa una lista dei comandi:

  • Up o k per muovere in su il cursore
  • Down o j per spostarsi verso il basso
  • Enter, o l per selezionare una directory
  • h per spostarsi verso una directory principale
  • d per cancellare un file o una directory
  • n per ordinare in base al nome (asc/desc)
  • s per ordinare in base alla dimensione (asc/desc)

L’installazione è decisamente semplice considerando che Gdu è disponibile anche in formato Snap:

snap install gdu-disk-usage-analyzer
snap alias gdu-disk-usage-analyzer.gdu gdu

Su Arch potete dare yay -S gdu mentre su Debian dpkg -i gdu_*_all.deb.

Nel momento in cui scrivo l’ultima release disponibile è la v2.2.0, il codice sorgente può essere scaricato da GitHub.

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Fonte: https://www.lffl.org/2021/01/gdu-disk-analyzer.html

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