By Marco Giannini
Questa nuova versione è particolarmente interessante perché è la prima ad includere la funzionalità Fedora Modularity in tutte le varianti della distro. Modularity consente di fornire diverse versioni di pacchetti sulla stessa base Fedora. Questo significa che potremo, ad esempio, scegliere Node.js 8 o Node.js 10 senza dover per questo aggiornare tutto all’ultima versione disponibile nei repository. Oppure potremo scegliere tra una versione di Kubenters che corrisponde a quella di OpenShift Origin oppure seguire la versione upstream.
Altre grandi modifiche includono GNOME 3.30 per l’edizione desktop, ZRAM per le nostre immagini ARM e un’immagine Vagrant per Fedora Scientific. Nei prossimi sei mesi Fedora CoreOS sostituirà Atomic Host come edizione focalizzata sui container
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