Rilasciato il kernel Linux 6.18: Novità e Miglioramenti

Rilasciato il kernel Linux 6.18: Novità e Miglioramenti

Il kernel Linux è il cuore pulsante che consente a milioni di computer e dispositivi di funzionare, ed è la base del sistema operativo open source più diffuso al mondo. Come da tradizione domenicale, lo stesso Linus Torvalds ha annunciato e reso disponibile il 30 novembre 2025 il nuovo kernel Linux 6.18, ora scaricabile da chiunque desideri aggiornarlo o studiarne il codice.

Il kernel Linux 6.18 rappresenta un passo significativo nello sviluppo del progetto nato nel 1991 grazie all’iniziativa di Linus Torvalds. Oggi questo nucleo software è il fondamento tecnologico di milioni di dispositivi: dai server aziendali ai sistemi embedded, dagli smartphone ai supercomputer. La licenza adottata è la GNU General Public License versione 2 (GPLv2), che garantisce a chiunque la libertà di utilizzare, modificare e ridistribuire il codice sorgente, favorendo così la collaborazione e l’innovazione continua.

Il kernel Linux è stato progettato per funzionare su una vasta gamma di architetture hardware, tra cui x86ARMRISC-VPowerPC e molte altre, e per integrarsi con diversi sistemi operativi, tra cui le distribuzioni GNU/Linux, Android e ChromeOS. Questo lo rende uno strumento fondamentale non solo per gli utenti privati, ma anche per sviluppatrici e sviluppatori, aziende e istituzioni che richiedono stabilità, sicurezza e prestazioni elevate.

La pubblicazione del kernel Linux 6.18 è avvenuta ufficialmente il 30 novembre 2025, al termine di un ciclo di sviluppo che ha visto il contributo di centinaia di sviluppatori in tutto il mondo. In questa fase sono stati integrati 11.974 commit, testimonianza della vivacità e della costanza della comunità open source. La precedente versione stabile, il kernel Linux 6.17, era stata resa disponibile a fine settembre 2025, confermando la regolarità con cui il progetto evolve e si rinnova.

Novità in Linux Kernel 6.18

Il kernel Linux 6.18 introduce una serie di miglioramenti significativi che spaziano dall’ottimizzazione delle prestazioni alla sicurezza, passando per il supporto a nuove architetture hardware e funzionalità avanzate per sviluppatori e amministratori di sistema.

Miglioramenti nelle Prestazioni e Gestione della Memoria

Uno dei cambiamenti più significativi introdotti nel kernel Linux 6.18 riguarda l’allocatore SLUB (Scalable Linux User-space Block), un componente chiave che gestisce l’allocazione dinamica della memoria nel kernel Linux. Con questa versione, è stata implementata una nuova struttura chiamata “sheaves”.

Gli sheaves sono una cache locale (una memoria temporanea ad accesso rapido) dedicata a ciascun core della CPU. In questa cache vengono conservati piccoli oggetti di memoria (strutture dati di uso frequente), così che ogni core possa gestire in autonomia le operazioni più comuni. In pratica, il kernel Linux è ora in grado di svolgere la maggior parte delle attività di allocazione e rilascio della memoria direttamente a livello locale, senza dover sincronizzare continuamente le richieste con gli altri core della CPU. Questo approccio riduce i tempi di attesa e migliora l’efficienza complessiva, perché ogni core lavora con la propria riserva di memoria pronta all’uso.

Questa innovazione riduce la contesa (ovvero la competizione tra core della CPU per accedere a risorse condivise) e accelera sia l’allocazione che il rilascio della memoria. Il risultato è un aumento delle prestazioni misurabile:

  • Throughput (cioè la quantità di dati elaborati in un’unità di tempo) migliorato dal 5 al 20%, grazie alla gestione locale della memoria da parte di ciascun core.
  • Richieste al secondo (numero di operazioni che il sistema riesce a completare in un secondo) incrementate nella stessa percentuale per i carichi di lavoro più comuni.
  • Benefici particolari per le applicazioni che fanno uso intensivo del meccanismo RCU – Read-Copy Update (una tecnica di sincronizzazione che permette di ottimizzare le operazioni di lettura e scrittura in ambienti multi-thread, riducendo i conflitti tra i core).

In sintesi, gli sheaves rendono il kernel Linux più efficiente, soprattutto in scenari ad alta concorrenza, migliorando la reattività del sistema e riducendo i colli di bottiglia nelle operazioni di gestione della memoria.

Un altro ambito di miglioramento riguarda la gestione della memoria di swap (lo spazio utilizzato come estensione della RAM, che può trovarsi su disco oppure in memoria compressa tramite tecniche come zram o zswap). Il kernel Linux 6.18 introduce la prima fase del lavoro sulla nuova “swap table” (un meccanismo di astrazione che organizza e velocizza l’accesso alle aree di swap), rendendo più efficiente la ricerca e la gestione di queste risorse. Questo si traduce in benefici concreti soprattutto in condizioni di elevata pressione sulla RAM, quando il sistema deve spostare o comprimere rapidamente i dati per continuare a funzionare senza rallentamenti.

Storage e Caching Persistente

Con il kernel Linux 6.18 viene introdotto un nuovo target per il device-mapper chiamato dm-pcache. Il device-mapper è un componente del kernel Linux che consente di creare livelli di astrazione sopra i dispositivi di archiviazione (ad esempio dischi o partizioni), permettendo di aggiungere funzionalità avanzate come crittografia, mirroring, snapshot o caching senza intervenire sull’hardware fisico, ma modificando esclusivamente la gestione logica dei dispositivi da parte del sistema operativo.

Il nuovo target dm-pcache consente di utilizzare la memoria persistente (dispositivi che mantengono i dati anche dopo lo spegnimento, come quelli basati su CXL – Compute Express Link, uno standard che collega memoria e acceleratori direttamente alla CPU con latenze ridotte, o DAX – Direct Access, che permette al sistema operativo di accedere alla memoria persistente come se fosse RAM) come cache ad alta velocità (una memoria temporanea che accelera l’accesso ai dati) per dispositivi a blocchi più lenti.

Questa innovazione offre ai progettisti di sistema la possibilità di trattare la memoria persistente come un livello intermedio tra la RAM (velocissima ma volatile) e gli SSD o dischi tradizionali (più lenti ma capienti), senza dover scrivere codice personalizzato nello spazio utente

Inoltre, il server NFS (Network File System) ora offre la possibilità di disabilitare completamente la cache I/O. Sebbene possa sembrare contro-intuitivo, questa opzione può migliorare la scalabilità in server molto carichi o in istanze cloud di piccole dimensioni, evitando il sovraccarico della memoria locale.

Gestione dei Processi e dei Namespace

Il kernel Linux 6.18 estende il supporto ai pidfd (cioè i file descriptor che rappresentano i processi, introdotti nel kernel Linux 5.1) anche ai namespace (spazi di isolamento che permettono di separare risorse e ambienti all’interno del sistema operativo). Grazie a questa novità, gli sviluppatori possono ora codificare e decodificare gli identificatori dei namespace utilizzando le API name_to_handle_at() e open_by_handle_at() (funzioni che consentono di ottenere e aprire riferimenti a oggetti del file system in modo sicuro e coerente).

Questo rende possibile riferirsi ai namespace in maniera uniforme durante tutto il ciclo di vita del sistema, confrontarli in modo affidabile e passarli tra processi senza dover allocare risorse aggiuntive. In pratica, il kernel Linux 6.18 offre un meccanismo più solido e standardizzato per gestire questi spazi di isolamento, migliorando la coerenza e la portabilità del codice.

Reti e Sicurezza

Il kernel Linux 6.18 introduce il supporto iniziale per Accurate Explicit Congestion Notification (ECN), un’estensione della ECN classica (meccanismo che segnala ai nodi di rete quando si verifica congestione, evitando perdite di pacchetti). Questa nuova versione consente di ottenere un feedback più dettagliato sul numero di segnalazioni di congestione ricevute in ogni RTT – Round-Trip Time (cioè il tempo necessario affinché un pacchetto viaggi dal mittente al destinatario e torni indietro). Grazie a questo miglioramento, il kernel Linux può gestire la congestione della rete in modo più preciso, fornendo informazioni utili per ottimizzare le prestazioni e ridurre i ritardi nelle comunicazioni.

Per quanto riguarda il protocollo UDP (uno dei protocolli fondamentali di Internet, utilizzato per trasmettere pacchetti di dati senza stabilire una connessione), il percorso di ricezione è stato completamente rivisto. L’obiettivo è ridurre la contesa (cioè le situazioni in cui più core cercano di accedere contemporaneamente alle stesse risorse) e introdurre meccanismi di locking NUMA-aware (blocchi di sincronizzazione ottimizzati per sistemi con memoria distribuita tra più nodi, così da ridurre i tempi di accesso) insieme a un layout delle strutture dati più efficiente.

I test hanno evidenziato un miglioramento del 50% nelle prestazioni di ricezione UDP, con incrementi ancora maggiori in condizioni di attacco (scenari in cui un piccolo insieme di socket riceve un numero estremamente elevato di pacchetti al secondo). Questo significa che il kernel Linux 6.18 è ora più robusto e performante nel gestire carichi intensivi di traffico di rete, garantendo maggiore stabilità anche in situazioni critiche.

Inoltre, la dimensione predefinita del buffer di ricezione dei socket è stata aumentata a 4 MB, e il lavoro precedente sullo sharing diretto dei buffer interni (dibs) è stato integrato, migliorando ulteriormente la scalabilità per reti ad alto volume.

La sicurezza delle connessioni TCP viene rafforzata grazie al supporto per la crittografia PSP – Protocol Security Protocol (un protocollo sviluppato da Google che mira a proteggere le comunicazioni di rete). Il PSP offre un equilibrio tra IPsec (standard che garantisce la sicurezza a livello di rete, spesso usato nelle VPN) e TLS (protocollo che protegge le comunicazioni a livello applicativo, come quelle web), combinando i vantaggi di entrambi.

Un aspetto importante è il forte supporto per l’offload hardware (cioè la possibilità di delegare a dispositivi specializzati, come schede di rete, parte del lavoro di crittografia e gestione dei pacchetti), inclusi i modi di tunneling (tecniche che incapsulano i dati in un flusso sicuro). Questo rende il PSP particolarmente adatto ai data center, dove gli engine di offload sono diffusi e permettono di ridurre il carico sulla CPU, migliorando al tempo stesso sicurezza e prestazioni.

Il sottosistema BPF (Berkeley Packet Filter) ora supporta il caricamento di programmi BPF firmati crittograficamente, consentendo al kernel Linux di verificarne la firma al momento del caricamento. Questo rappresenta un importante passo avanti per la sicurezza e l’affidabilità dei programmi BPF.

Virtualizzazione e Protezione della Memoria

Il kernel Linux 6.18 introduce un nuovo driver virtio SPI (un’interfaccia che permette di collegare periferiche tramite il protocollo SPI – Serial Peripheral Interface, usato per la comunicazione con dispositivi come sensori o memorie). Grazie a questo driver, gli hypervisor (software che gestiscono macchine virtuali) possono ora esporre direttamente i dispositivi SPI alle macchine virtuali attraverso il meccanismo standard virtio (un sistema che semplifica la virtualizzazione dei dispositivi, rendendoli più efficienti e portabili).

Su host x86, è disponibile la funzionalità SEV-SNP CipherText Hiding (parte della tecnologia di sicurezza AMD SEV-SNP, che protegge la memoria privata delle macchine virtuali). Questa caratteristica impedisce alle CPU non autorizzate di accedere al testo cifrato presente nella memoria riservata di una macchina virtuale, rafforzando così l’isolamento e la riservatezza dei dati.

Per quanto riguarda KVM – Kernel-based Virtual Machine (il modulo del kernel che consente di eseguire macchine virtuali con alte prestazioni), il kernel Linux 6.18 introduce il supporto a shadow stack (una protezione che mantiene copie di sicurezza degli indirizzi di ritorno delle funzioni, prevenendo attacchi che manipolano il flusso di esecuzione) e a indirect branch tracking (un meccanismo che controlla i salti indiretti nel codice, riducendo i rischi di exploit). Queste funzionalità sono disponibili su hardware Intel, mentre su AMD è supportato lo shadow stack, offrendo agli ospiti virtuali l’accesso a moderne protezioni del flusso di controllo.

Filesystem e Block Layer

Il nuovo target dm-pcache (meccanismo del device-mapper che consente di usare memoria persistente come cache veloce) si inserisce anche in questo contesto, offrendo caching persistente per i dispositivi a blocchi (unità di archiviazione come dischi o SSD, gestite in blocchi di dati).

Il filesystem Ext4 continua a modernizzarsi con:

  • Supporto esteso per gli ID riservati (identificatori speciali usati per gestire utenti e gruppi con privilegi particolari).
  • Una nuova interfaccia ioctl (chiamate di controllo che permettono di interagire direttamente con il kernel) per recuperare e modificare i parametri del superblocco (la struttura principale che descrive le caratteristiche del filesystem).
  • La rimozione definitiva delle ultime opzioni di configurazione separate per Ext3 (il predecessore di Ext4, ormai obsoleto).

Altri miglioramenti riguardano:

  • OverlayFS, che ora supporta il case-folding (gestione delle differenze tra maiuscole e minuscole nei nomi dei file).
  • I filesystem FUSE (Filesystem in Userspace), che possono gestire direttamente copie di intervalli di grandi dimensioni.
  • XFS, dove una serie di opzioni obsolete è stata disabilitata per impostazione predefinita, e la funzione di fsck online (controllo e riparazione del filesystem senza smontarlo) è ora abilitata di default e non più considerata sperimentale.
  • Infine, il filesystem Bcachefs è stato completamente rimosso da questa versione.

Supporto Hardware

Il kernel Linux 6.18 introduce o migliora il supporto per una vasta gamma di hardware, tra cui:

  • GPU recenti, tra cui varianti Mali e blocchi grafici SoC
  • Bridge e pannelli display
  • SoC embedded
  • Schede di rete
  • Controller di alimentazione e regolatori
  • Sensori I/O industriali
  • Controller di storage
  • PHY e repeater USB
  • Dispositivi audio
  • Controller di input e haptic

Download e Installazione del kernel Linux 6.18

Il kernel Linux 6.18 è disponibile per il download sul sito ufficiale kernel.org. Gli utenti di distribuzioni rolling release saranno i primi a ricevere il nuovo kernel Linux nei loro repository software nelle prossimi giorni o settimane.

Puoi scaricare subito il kernel Linux 6.18 dal sito kernel.org oppure dal repository software git di Linus Torvalds, se desideri compilarlo direttamente sulla tua distribuzione GNU/Linux. Tuttavia, ti consiglio di aspettare che la nuova versione del kernel Linux venga inserita nei repository software stabili della tua distribuzione prima di procedere con l’aggiornamento, perché compilare autonomamente può risultare problematico.

Quando compili il kernel Linux da solo, rischi di non usare la stessa configurazione precisa adottata dalla tua distribuzione. Ogni distribuzione personalizza il kernel Linux con opzioni, modifiche e parametri specifici. Se mancano o sono diverse queste configurazioni, potresti incorrere in problemi come:

  • incompatibilità con moduli o driver preinstallati;
  • comportamenti inaspettati o instabilità;
  • difficoltà con aggiornamenti futuri o gestori di pacchetti software.

Quindi, in generale, è preferibile attendere che la distribuzione rilasci la propria versione ufficiale del kernel Linux, già testata e configurata per il tuo ambiente. Solo se hai esigenze particolari e competenze avanzate conviene compilare manualmente, sempre consapevole delle implicazioni.

Attenzione: inoltre, se compili il kernel Linux da te, Secure Boot potrebbe non riconoscerlo più automaticamente, perché il kernel Linux compilato manualmente non sarà firmato con la chiave ufficiale della tua distribuzione riconosciuta dal firmware UEFI della tua macchina. Di conseguenza, dovrai disabilitare Secure Boot nel firmware UEFI del tuo sistema per poter avviare il nuovo kernel Linux compilato manualmente.

Fonte: https://lkml.org/lkml/2025/11/30/341
Fonte: https://www.phoronix.com/news/Linux-6.18-Released
Fonte: https://9to5linux.com/linux-kernel-6-18-officially-released-could-be-the-next-lts-kernel-series
Fonte: https://linuxiac.com/linux-kernel-6-18-released/

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