Rilasciata Rocky Linux 10.1: Aggiornamenti Chiave per Server e Ambienti Enterprise

Rocky Linux è una distribuzione GNU/Linux libera nata come alternativa stabile e affidabile a CentOS, dopo che quest’ultima ha cambiato strategia abbandonando il modello di rilascio tradizionale basato su Red Hat Enterprise Linux (RHEL). Il progetto è stato avviato nel 2021 da Gregory Kurtzer, già fondatore di CentOS, con l’obiettivo di offrire una piattaforma enterprise-grade, completamente compatibile con RHEL, ma senza costi di licenza e con un modello di sviluppo comunitario e trasparente.
La distribuzione si rivolge soprattutto a utenti esperti, amministratori di sistema e aziende che necessitano di un sistema operativo robusto, sicuro e ottimizzato per ambienti server e carichi di lavoro critici. Rocky Linux è progettato per garantire stabilità a lungo termine, supporto esteso e aggiornamenti regolari, mantenendo la piena compatibilità con l’ecosistema software enterprise.
La versione attuale stabile, Rocky Linux 10.1 (nome in codice Red Quartz), è stata rilasciata oggi 26 novembre 2025. Questa versione, costruita dai sorgenti di RHEL 10.1, introduce diverse novità di rilievo. La versione precedente, Rocky Linux 10.0, era stata rilasciata l’11 giugno 2025, segnando l’inizio della nuova serie “Red Quartz”.
Novità in Rocky Linux 10.1
Rocky Linux 10.1 introduce il supporto ai soft reboot tramite systemd, che permette riavvii rapidi senza fermare completamente il sistema. Sono stati aggiunti aggiornamenti legati alla crittografia post‑quantistica (PQC) per rafforzare la sicurezza futura, insieme a miglioramenti al file system XFS. Infine, sono disponibili pacchetti software aggiornati come .NET 10 e Node.js 24, a beneficio degli sviluppatori e delle applicazioni moderne. Vediamoli in dettaglio:
Soft Reboot e Riduzione dei Tempi di Downtime
Una delle novità più importanti introdotte in Rocky Linux 10.1 è il supporto al riavvio parziale (soft reboot), una modalità che consente di ricaricare lo spazio utente (userspace) senza reinizializzare l’hardware. In pratica, il sistema non viene spento del tutto: il kernel Linux rimane attivo, mentre vengono riavviati soltanto i servizi, i processi di sistema e lo stato operativo.
Questa funzionalità si basa su systemd, il gestore dei servizi dei sistemi GNU/Linux, che coordina il riavvio dello spazio utente mantenendo il kernel Linux in esecuzione. Grazie a questo meccanismo, è possibile applicare aggiornamenti e svolgere attività di manutenzione ordinaria con tempi di inattività molto ridotti, evitando il riavvio completo della macchina.
Il risultato è una gestione più rapida, efficiente e meno invasiva, particolarmente utile negli ambienti professionali e nei server dove la continuità operativa è fondamentale
Attenzione: Gli amministratori sono invitati a consultare la documentazione ufficiale di systemd-soft-reboot.service prima di adottare questa funzionalità in produzione, poiché alcuni sottosistemi potrebbero ancora richiedere un riavvio tradizionale per garantire la piena stabilità.
Crittografia Post-Quantum: Sicurezza per il Futuro
Rocky Linux 10.1 rafforza la sicurezza dei sistemi introducendo il supporto esteso alla crittografia post-quantum (PQC). Questa tecnologia rappresenta una risposta concreta alle minacce che potrebbero emergere con lo sviluppo dei computer quantistici, in grado di compromettere gli attuali standard crittografici.
Con questa versione, gli algoritmi post-quantum diventano la scelta predefinita in OpenSSL, il cuore della crittografia su molti sistemi. Inoltre, il loro utilizzo è stato esteso a ulteriori librerie e politiche crittografiche di sistema, garantendo una protezione più robusta e diffusa. Anche GnuTLS, una libreria critica per la sicurezza delle comunicazioni, è stata aggiornata per supportare pienamente la PQC.
Il profilo crittografico predefinito di Rocky Linux 10.1 ora include algoritmi PQC, rendendo la distribuzione pronta a fronteggiare le sfide della sicurezza informatica del futuro. Questo aggiornamento non solo migliora la resistenza agli attacchi, ma posiziona Rocky Linux come una scelta avanzata per ambienti in cui la protezione dei dati è una priorità assoluta.
Miglioramenti nel File System XFS
Il file system XFS, ampiamente utilizzato in ambienti enterprise, riceve 2 importanti aggiornamenti:
- Scrubbing dei file system montati: Grazie al tool
xfs_scrub, è ora possibile verificare e riparare eventuali errori nei file system XFS senza doverli smontare, migliorando la manutenibilità e la resilienza dei dati. - Supporto limitato al ridimensionamento (shrinking): Attraverso
xfs_growfs, è possibile ridurre le dimensioni di un file system XFS, seppur con alcune limitazioni. Questo aggiornamento è particolarmente utile per gli amministratori che necessitano di ottimizzare lo spazio di archiviazione senza dover ricorrere a soluzioni alternative.
Rocky Linux 10.1 introduce miglioramenti ai componenti software che gestiscono l’archiviazione dei dati, noti come stack di archiviazione. Questo termine indica l’insieme di driver, librerie e strumenti che lavorano insieme per consentire al sistema operativo di leggere, scrivere e organizzare i dati su dischi, SSD e altri dispositivi di memorizzazione. Diversi driver dello stack di archiviazione sono stati aggiornati o sostituiti per potenziare le prestazioni del sistema e per garantire una maggiore compatibilità con hardware e dispositivi di archiviazione moderni.
Aggiornamenti Linguaggi e Runtime
Rocky Linux 10.1 include le ultime versioni stabili di linguaggi di programmazione e runtime:
- .NET 10
- Node.js 24
- OpenJDK 25
- Valkey 8 (database in-memory)
Sono disponibili anche nuovi strumenti software utilizzati per compilare:
- GCC 15, LLVM 20, Rust 1.88, Go 1.24
- La toolchain (insieme di strumenti software utilizzati per sviluppare, compilare, debuggare e ottimizzare programmi) di sistema è stata aggiornata a GCC 14.3, glibc 2.39, binutils 2.41 e Annobin 12.99.
Supporto Hardware e Architetture
Per le architetture x86_64, Rocky Linux 10.1 standardizza il supporto sulla microarchitettura x86-64-v3. Di conseguenza, hardware non compatibile con questa micro-architettura non è più supportato, e le librerie di compatibilità a 32 bit sono state rimosse.
Il supporto per RISC-V continua ad ampliarsi, con compatibilità per piattaforme come VisionFive 2, SiFive HiFive Premier P550 e le implementazioni tramite QEMU. Con il kernel Linux 6.12 sono stati introdotti diversi miglioramenti per queste architetture, anche se alcune configurazioni possono ancora presentare problemi temporanei, tipici delle fasi di sviluppo e ottimizzazione.
Cambiamenti nell’Installer
L’installer (programma di installazione) di Rocky Linux 10.1 introduce diverse modifiche:
- L’account root è ora disabilitato di default, richiedendo la creazione di un utente amministrativo durante l’installazione.
- Il supporto per l’installazione remota grafica passa da VNC a RDP.
- Non è più possibile aggiungere repository software di terze parti tramite l’interfaccia grafica: è necessario utilizzare
inst.addrepoo Kickstart. - Image Builder ora supporta la generazione di immagini per WSL2 e Vagrant (libvirt).
Rete: NetworkManager come Unico Sistema di Configurazione
Rocky Linux 10.1 rimuove definitivamente gli script legacy ifcfg-rh e gli strumenti ifup/ifdown, affidandosi esclusivamente a NetworkManager per la configurazione di rete. La gestione DHCP è ora integrata direttamente in NetworkManager, e il server DHCP ISC, giunto a fine vita, è stato sostituito con Kea. Il supporto per il NIC teaming è stato rimosso: il bonding è ora l’unico metodo supportato per l’aggregazione delle interfacce di rete.
Virtualizzazione e Container
- Virtualizzazione: Il demone monolitico libvirtd è in fase di deprecazione a favore di demoni modulari. Il tipo di macchina i440fx è anch’esso in fase di deprecazione. Virtual Machine Manager è deprecato, e Cockpit diventa l’interfaccia di gestione raccomandata, con una nuova UI aggiornata.
- Container: Podman 5 introduce crun come runtime predefinito e abilita cgroups v2 di default. È stato deprecato slirp4netns, aggiunta una logica di ritentativo configurabile per il trasferimento delle immagini, e mantenuto il supporto a Quadlet per le unità container gestite da systemd. Il supporto multi-architettura per le immagini è stato migliorato.
Aggiornamento e Riferimenti
Gli utenti che utilizzano Rocky Linux 10.0 possono aggiornare alla versione Rocky Linux 10.1 con il comando:
sudo dnf -y upgrade
La migrazione da altre distribuzioni Enterprise Linux 10 verso Rocky Linux è possibile grazie agli strumenti dedicati migrate2rocky, che automatizzano il processo e garantiscono la compatibilità con l’ambiente esistente.
Va però sottolineato che Rocky Linux non consente aggiornamenti diretti tra versioni principali: i sistemi basati su versioni 8.x o 9.x non possono essere portati automaticamente alla serie 10.x. In questi casi è necessario procedere con una nuova installazione pulita, scelta che può sembrare più impegnativa ma che negli ambienti server garantisce stabilità, coerenza e affidabilità, evitando i rischi legati a un aggiornamento “in‑place” potenzialmente incompatibile.
Per ulteriori dettagli, consultare l’annuncio ufficiale e la pagina di download.
Fonte: https://rockylinux.org/news/rocky-linux-10-1-ga-release
Fonte: https://linuxiac.com/rocky-linux-10-1-released-with-soft-reboots-xfs-improvements/
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