La Cina ufficializza WPS Office: svolta nella sovranità digitale

La Cina ha compiuto un nuovo passo verso la propria indipendenza tecnologica: il Ministero del Commercio ha deciso di abbandonare Microsoft Word per adottare esclusivamente WPS Office, la suite d’ufficio sviluppata dall’azienda cinese Kingsoft.
La decisione giunge nel pieno di un nuovo intensificarsi delle tensioni geopolitiche tra Pechino e Washington. Nella stessa settimana, il governo cinese ha annunciato un’estensione dei controlli sulle esportazioni di terre rare, materiali strategici fondamentali per la produzione di magneti, semiconduttori, batterie e tecnologie avanzate.
La mossa ha suscitato una reazione immediata da parte del presidente Donald Trump, che ha minacciato l’introduzione di restrizioni sull’export di soluzioni software critiche dagli Stati Uniti, includendo potenzialmente tecnologie legate all’intelligenza artificiale, alla sicurezza informatica e ai sistemi operativi industriali.
La Cina ufficializza WPS Office: svolta nella sovranità digitale
WPS Office è una suite di produttività sviluppata da Kingsoft, pensata come alternativa leggera e compatibile a Microsoft Office. Include strumenti per la creazione e modifica di documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni e PDF, ed è disponibile su GNU/Linux, Windows, macOS, Android e iOS.
WPS Office non è open source ma è disponibile liberamente e può essere installato anche in lingua italiana. Basta scaricarlo dal sito ufficiale it.wps.com e selezionare la lingua desiderata durante o dopo l’installazione.
La sua forza principale risiede nella piena compatibilità con i formati Microsoft (.docx, .xlsx, .pptx), che consente agli utenti di aprire, modificare e salvare file senza perdita di formattazione. Grazie alla sua interfaccia intuitiva e alle funzionalità integrate per la collaborazione e la gestione dei file, WPS Office è sempre più adottato in ambito istituzionale in Cina, dove rappresenta un tassello strategico per l’autonomia digitale.
L’adozione esclusiva di WPS Office nei documenti ufficiali costringe le aziende estere e i media internazionali a utilizzare formati conformi agli standard cinesi, se vogliono continuare a interagire con le istituzioni del Paese. Inoltre, l’iniziativa rafforza la sicurezza informatica e l’autonomia digitale della pubblica amministrazione cinese, riducendo la dipendenza da software occidentali e promuovendo un ecosistema tecnologico nazionale.
Fonte: https://www.scmp.com/economy/china-economy/article/3328782/sending-message-beijing-issues-documents-without-word-format-amid-us-tensions
Fonte: https://www.marcosbox.com/2025/10/14/la-cina-sceglie-wps-office-per-i-documenti-ufficiali/
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