Mamma li Turchi: Pardus dimostra come GNU/Linux funziona davvero nel settore pubblico

Mentre l’Europa discute dell’idea di un EuroLinux e della sovranità digitale, la Turchia, con la sua distribuzione GNU/Linux Pardus, dimostra che un progetto del genere non è solo possibile, ma può anche avere successo su larga scala nel settore pubblico. Pardus, sviluppato e utilizzato nel paese da oltre 2 decenni, rappresenta un esempio concreto di come una soluzione open source possa sostituire efficacemente il software proprietario, senza dipendere da aziende estere.
Un modello di successo spesso ignorato
Nonostante la Turchia non sia ancora un membro ufficiale dell’Unione Europea, il suo progetto Pardus offre spunti preziosi per chi, in Europa, sta cercando di liberarsi da soluzioni come Microsoft Windows e Microsoft Office. Mentre molti tentativi europei, come il famoso LiMux di Monaco o il Wienux di Vienna, sono falliti e abbandonati o sono ancora in forse, Pardus continua a crescere, dimostrando che una distribuzione GNU/Linux nazionale può essere sostenibile, efficiente e adattabile alle esigenze locali.
Alcuni progetti europei, come GendBuntu in Francia (utilizzato dalla Gendarmeria Nazionale su oltre 100.000 postazioni) o l’iniziativa del land tedesco dello Schleswig-Holstein (che sta valutando la migrazione a soluzioni open source come Kubuntu o openSUSE Leap), hanno ottenuto risultati parziali. Tuttavia, Pardus si distingue per la sua diffusione capillare e per la capacità di rispondere alle esigenze specifiche del settore pubblico turco.
Cos’è Pardus?
Pardus nasce nel 2003 con un obiettivo chiaro: sostituire il software proprietario, spesso costoso e potenzialmente insicuro, con una soluzione open source, sviluppata localmente e in grado di soddisfare le necessità delle istituzioni pubbliche. Fin dall’inizio, il progetto si è concentrato su:
- Gestione centralizzata delle postazioni,
- Versioni stabili e prevedibili,
- Supporto completo alla lingua turca,
- Applicazioni selezionate per l’uso istituzionale.
La prima versione di Pardus, basata su Gentoo, risale al 2005. Nel corso degli anni, il progetto ha evoluto il suo modello di governance: inizialmente fortemente centralizzato, dal 2012 ha adottato principi più vicini a quelli di Debian, riducendo i costi di manutenzione e facilitando l’integrazione con l’ecosistema GNU/Linux globale. Questa scelta ha permesso a Pardus di rimanere aggiornato senza perdere la sua identità nazionale.
Un aspetto fondamentale del successo di Pardus è la sua flessibilità: il governo turco ha saputo adattare il progetto alle esigenze reali degli utenti, evitando di imporlo in modo rigido. Questo approccio ha permesso una diffusione organica e duratura, a differenza di altri esperimenti europei che si sono arenati per mancanza di adattabilità o per resistenze interne.
Pardus nel settore pubblico: un caso di studio
Pardus non è solo una distribuzione GNU/Linux per il settore pubblico, ma una soluzione realmente utilizzata su larga scala. Secondo un rapporto della Commissione Europea, nel 2021 la Presidenza per gli Affari Religiosi turca contava 9.938 computer con Pardus installato. Altri enti, come l’AFAD (l’agenzia nazionale per la gestione delle emergenze), ospedali e municipalità, hanno adottato Pardus su migliaia di postazioni, portando il totale delle installazioni nel settore pubblico a decine di migliaia, se non addirittura a centinaia di migliaia.
Il settore in cui Pardus ha avuto il maggiore impatto è quello dell’istruzione: oltre 220.000 lavagne interattive e più di 250.000 computer nei laboratori scolastici utilizzano Pardus. Il Ministero dell’Istruzione Nazionale prevede di estendere ulteriormente questa migrazione.
Inoltre, il progetto Pardus offre formazione sul posto in oltre 100 istituzioni, principalmente università, e migliaia di utenti seguono corsi online, segnale di una diffusione significativa anche nell’istruzione superiore.
Un esempio da seguire?
Pardus dimostra che una distribuzione GNU/Linux nazionale può funzionare se:
- È progettata per rispondere a esigenze reali,
- Viene supportata da una governance flessibile,
- Si integra con l’ecosistema open source globale senza perdere la propria identità locale.
Mentre l’Europa continua a discutere di sovranità digitale, Pardus offre una prova tangibile che un progetto del genere non è solo auspicabile, ma anche realizzabile. Forse è il momento che Bruxelles guardi oltre i propri confini per imparare da chi, come la Turchia, ha già percorso questa strada con successo.
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