Quale ambiente desktop e quale gestore di finestre è la scelta preferita dagli utenti di Arch Linux?

La distribuzione GNU/Linux Arch Linux mette a disposizione uno strumento chiamato pkgstats, concepito per raccogliere in maniera volontaria e anonima informazioni sui pacchetti pacchetti software installati dagli utenti. Il funzionamento è piuttosto lineare: dopo l’installazione, pkgstats si affida a un timer di systemd che, a intervalli regolari, invia al progetto un elenco aggiornato dei pacchetti pacchetti software presenti nel sistema, insieme all’architettura utilizzata e al mirror da cui vengono scaricati i pacchetti software. È importante sottolineare che non vengono raccolti dati personali, e che la partecipazione rimane sempre facoltativa, lasciando all’utente la libertà di aderire o meno.
Grazie a questo meccanismo, la comunità di Arch Linux dispone di uno dei pochi strumenti capaci di offrire un quadro dettagliato e continuativo su come gli utenti configurano realmente i propri sistemi. Sebbene non si tratti di un censimento completo, poiché non tutti scelgono di partecipare, l’insieme dei dati accumulato nel tempo (che copre oltre un decennio) rappresenta una fonte preziosa per comprendere l’evoluzione delle preferenze degli utenti. In particolare, consente di osservare come siano cambiati gli ambienti desktop, i gestori di finestre e l’adozione delle diverse versioni dei pacchetti pacchetti software disponibili nei repository software della distribuzione GNU/Linux.
Quale ambiente desktop è la scelta preferita dagli utenti di Arch Linux?
Un aspetto fondamentale da considerare è che Arch Linux, a differenza di molte altre distribuzioni, non include un ambiente desktop predefinito. Dopo l’installazione, l’utente si trova di fronte a un sistema base e deve costruire manualmente tutto il resto, scegliendo i pacchetti software e le configurazioni in base alle proprie esigenze. Questo approccio rende i dati di pkgstats particolarmente significativi: rivelano infatti quali ambienti desktop e gestori di finestre gli utenti scelgono attivamente di installare e utilizzare, senza vincoli imposti dalla distribuzione.
Secondo gli ultimi dati di pkgstats, KDE Plasma si conferma l’ambiente desktop più diffuso tra gli utenti di Arch Linux, con una quota del 38,36%. Questo risultato è quasi il doppio rispetto a GNOME, che si attesta al 19,84%. Negli ultimi 3 anni, il divario tra i 2 è aumentato costantemente, portando KDE Plasma alla sua posizione più forte nella storia.
Al contrario, GNOME ha registrato un declino graduale dal suo picco tra il 2016 e il 2018, quando superava stabilmente il 30%. Oggi, la tendenza è chiaramente a favore di KDE Plasma, che si distingue per la sua ricchezza di funzionalità, le prestazioni ottimizzate e un ecosistema altamente personalizzabile.
Al 3° posto si posiziona XFCE, con una quota del 10,73%. Questo ambiente desktop, noto per la sua leggerezza e stabilità, ha mantenuto una presenza costante nel corso degli anni. Dopo un forte aumento all’inizio del 2010, la sua popolarità si è stabilizzata, mostrando solo un lieve calo recente. Nonostante ciò, XFCE rimane l’opzione più diffusa tra gli utenti che cercano un ambiente desktop semplice e poco esigente in termini di risorse.
Altri ambienti desktop come Cinnamon, LXDE, MATE e Budgie occupano porzioni più ridotte del grafico. Cinnamon, ad esempio, ha raggiunto il suo apice alla fine degli anni 2010, ma da allora ha seguito una tendenza discendente, simile a quella di molti ambienti desktop che non rientrano tra i 2 giganti KDE e GNOME. LXDE, invece, ha subito un calo più marcato, in parte dovuto alla transizione del progetto verso LXQt, la sua versione aggiornata e orientata a Wayland. MATE e Budgie mostrano un utilizzo stabile, ma limitato, senza variazioni significative negli ultimi anni.
In sintesi, i dati confermano che KDE Plasma è diventato l’ambiente desktop preferito in modo netto dagli utenti di Arch Linux. Le ragioni di questo successo vanno ricercate nella sua flessibilità estrema e nella capacità di offrire un’interfaccia moderna e altamente personalizzabile, caratteristiche che risuonano fortemente con una comunità di utenti che apprezza il controllo e la profondità tecnica.
Quale gestore di finestre è la scelta preferita dagli utenti di Arch Linux?
Sebbene gli ambienti desktop dominino la maggior parte delle installazioni di Arch Linux, i dati di pkgstats relativi ai gestori di finestre indipendenti rivelano un panorama molto più dinamico e competitivo.
A dicembre 2025, le statistiche più recenti posizionano i3 al 12,75%, Hyprland al 12,58% e Sway al 12,43%. In pratica, questi 3 gestori di finestre sono statisticamente alla pari e, insieme, rappresentano oltre un 3° di tutte le installazioni segnalate. Tuttavia, ognuno di essi ha raggiunto questa posizione attraverso percorsi storici molto diversi.
i3 è da tempo un punto di riferimento nell’ecosistema Arch Linux. La sua popolarità ha raggiunto il picco tra il 2015 e il 2020, mantenendo un utilizzo a 2 cifre per tutto il decennio successivo. Nonostante un lieve calo negli ultimi anni, rimane il gestore di finestre tradizionale basato su X11 più diffuso tra gli utenti Arch Linux. Sway, la sua controparte nativa per Wayland, ha iniziato a guadagnare terreno intorno al 2017, crescendo costantemente man mano che l’adozione di Wayland si consolidava. Oggi, la sua quota è quasi identica a quella di i3.
La tendenza più sorprendente, tuttavia, è la rapida ascesa di Hyprland. Praticamente inesistente prima del 2022, è passato da 0 a una posizione di parità con i3 e Sway in soli 2 anni. Un tasso di crescita senza precedenti nella storia di pkgstats. Hyprland combina disposizione dinamica delle finestre (tiling), animazioni moderne, alta personalizzabilità e un’attenzione nativa a Wayland, rendendolo una scelta di primo piano per gli utenti di Arch Linux che preferiscono un gestore di finestre rispetto a un ambiente desktop completo. Questo approccio consente di organizzare le finestre in modo automatico e ordinato, ottimizzando lo spazio sullo schermo e migliorando l’efficienza nell’uso quotidiano del sistema.
Openbox, un tempo il gestore di finestre leggero più popolare con una quota superiore al 30% all’inizio degli anni 2010, mostra il declino più marcato a lungo termine. Il suo utilizzo è diminuito costantemente per oltre un decennio, attestandosi oggi al 7,9%.
Progetti emergenti come Niri, LabWC e River compaiono con percentuali a una sola cifra. Sebbene i loro numeri assoluti siano ancora modesti, la loro crescita recente indica un interesse crescente verso soluzioni più moderne e native per Wayland. Al contrario, gestori di finestre più datati e incentrati su X11, come Fluxbox e Awesome, mostrano andamenti in calo o stagnanti nell’ultimo decennio, riflettendo una transizione graduale verso soluzioni più moderne e orientate a Wayland.
Quale ambiente desktop e quale gestore di finestre è la scelta preferita dagli utenti di Arch Linux?
Le preferenze degli utenti Arch Linux sono chiare: quando si tratta di ambienti desktop completi, KDE Plasma rimane la scelta principale, mentre nel mondo dei gestori di finestre, Hyprland sta rapidamente diventando l’opzione dominante. Entrambe le tendenze sono coerenti con le caratteristiche della comunità Arch Linux, che apprezza la personalizzazione estesa e il controllo tecnico.
KDE Plasma offre una flessibilità quasi illimitata e un’interfaccia visivamente raffinata, mentre Hyprland ha conquistato un vasto seguito grazie al suo design accattivante e a uno sviluppo rapido, con nuove funzionalità introdotte di continuo.
Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nel 2026, soprattutto in vista del lancio della prima versione stabile dell’ambiente desktop COSMIC, previsto a breve per l’11 dicembre 2025. COSMIC, sviluppato da System76, potrebbe sconvolgere lo scenario attuale, dominato da KDE, GNOME e XFCE, attirando in particolare gli utenti provenienti dall’ecosistema GNOME.
Nota sui dati: I risultati aggregati dele statistiche raccolte da pkgstats sono disponibili sul sito pkgstats.archlinux.de, dove è possibile consultare le statistiche dettagliate sugli ambienti desktop e sui gestori di finestre.
Fonte: https://pkgstats.archlinux.de/
Fonte: https://linuxiac.com/which-desktop-environment-do-arch-linux-users-prefer/
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