Rilasciato OpenZFS 2.4: Esteso il supporto al kernel Linux 6.18 e compatibilità con FreeBSD

OpenZFS è un file system e gestore di volumi avanzato, open source, progettato per offrire robustezza, protezione dei dati e funzionalità di storage di livello enterprise. Nato come evoluzione del file system ZFS, originariamente sviluppato da Sun Microsystems, OpenZFS si distingue per l’integrazione di funzionalità come snapshot, checksum per l’integrità dei dati, replicazione, compressione, deduplicazione (tecnica che elimina i dati ridondanti e le copie duplicate all’interno dei sistemi di archiviazione) e crittografia nativa. Il progetto è mantenuto da una comunità attiva di sviluppatori e viene distribuito con licenza CDDL (Common Development and Distribution License), che ne consente l’uso libero e la modifica, pur con alcune restrizioni sulla combinazione con codice sotto licenza GPL.
Una delle capacità più apprezzate di OpenZFS è l’auto-riparazione. Questo sistema può rilevare e correggere automaticamente gli errori durante il funzionamento, eliminando la necessità di un file system checker dedicato. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto per applicazioni mission-critical, dove l’affidabilità e la disponibilità dei dati sono essenziali, come negli ambienti aziendali e nei data center.
La nuova versione OpenZFS 2.4, rilasciata il 18 dicembre 2025, rappresenta un aggiornamento significativo rispetto alla precedente versione stabile, OpenZFS 2.3, pubblicata a gennaio 2025. Questo nuovo rilascio introduce miglioramenti sostanziali in termini di prestazioni, gestione delle quote e affidabilità, oltre a estendere il supporto ai kernel Linux fino alla versione 6.18 e alle versioni 14, 15 e 16 di FreeBSD.
Novità in OpenZFS 2.4
OpenZFS 2.4 introduce una serie di miglioramenti che rendono il sistema più facile da gestire, più veloce e più stabile nel tempo. Anche se molte di queste novità sono tecniche, hanno un impatto concreto sull’uso quotidiano del file system, soprattutto in ambienti con molti utenti, con carichi di lavoro intensivi o con pool di archiviazione molto grandi.
Quote predefinite per utenti, gruppi e progetti
OpenZFS 2.4 permette di impostare quote predefinite, cioè limiti di spazio che vengono applicati automaticamente ai nuovi dataset (insieme di file e cartelle gestiti come un’unità da ZFS, con proprietà e limiti configurabili). Le quote possono essere definite per:
- utenti,
- gruppi,
- progetti (insiemi logici di dataset).
Questo significa che ogni nuovo dataset creato eredita automaticamente i limiti stabiliti dall’amministratore. I vantaggi principali sono:
- meno configurazioni manuali ripetitive;
- maggiore coerenza tra dataset creati in momenti diversi;
- riduzione degli errori in ambienti con molti utenti o molte aree di lavoro.
Nuovo algoritmo di allocazione dei dati
OpenZFS 2.4 introduce un algoritmo di allocazione unificato, progettato per ridurre la frammentazione dei dispositivi virtuali (vdev, “virtual device”), cioè i componenti che formano un pool ZFS (l’insieme di dischi gestiti come un’unica unità di archiviazione).
In pratica:
- i dati vengono distribuiti in modo più uniforme,
- il pool mantiene prestazioni più stabili anche quando è molto pieno,
- i carichi di lavoro intensivi (come database, macchine virtuali e container) risultano più fluidi.
È un miglioramento che non richiede configurazioni particolari, ma che si nota nel lungo periodo.
Prestazioni di crittografia migliorate
OpenZFS 2.4 migliora la velocità della crittografia sfruttando le istruzioni AVX2 (Advanced Vector Extensions 2), un insieme di istruzioni presenti nelle CPU moderne che accelerano operazioni matematiche complesse. Il file system utilizza AVX2 per velocizzare AES‑GCM (Advanced Encryption Standard – Galois/Counter Mode), l’algoritmo usato per cifrare i dati.
I benefici sono:
- maggiore velocità nelle letture e scritture su dataset cifrati,
- minore impatto sulle prestazioni generali,
- migliore utilizzo delle CPU moderne.
Direct IO non allineato più efficiente
Le operazioni di Direct IO (una modalità di accesso ai dati in cui le applicazioni leggono e scrivono direttamente sul disco, senza passare per la cache del sistema operativo) risultano ora più efficienti grazie a un percorso di I/O più leggero e prevedibile. In OpenZFS 2.4, le operazioni di Direct IO non allineate (cioè non perfettamente allineate ai blocchi del file system) vengono gestite tramite un percorso di I/O più semplice e non basato sulla cache.
Questo porta a:
- maggiore prevedibilità del comportamento,
- minore complessità interna,
- prestazioni più costanti in scenari specifici ma molto diffusi in ambito server.
ZIL su vdev speciali
Il ZIL (ZFS Intent Log) è un componente che registra temporaneamente le scritture sincrone, cioè quelle che devono essere confermate immediatamente per garantire la coerenza dei dati. Sono fondamentali per applicazioni come database e macchine virtuali. Con OpenZFS 2.4 è possibile collocare il ZIL su vdev speciali, cioè dispositivi dedicati, spesso SSD molto veloci.
I vantaggi sono:
- riduzione della latenza nelle scritture sincrone,
- maggiore reattività per applicazioni sensibili al tempo di risposta,
- migliore isolamento delle operazioni critiche.
Gestione ampliata dei blocchi speciali
OpenZFS 2.4 estende la gestione dei blocchi speciali, permettendo anche ai volumi ZVOL (ZFS Volume, un dispositivo a blocchi creato dentro ZFS) di utilizzare vdev speciali. Inoltre, viene introdotto il supporto per dimensioni di blocco non basate su potenze di 2, aumentando la flessibilità nella configurazione.
Questo si traduce in:
- maggiore efficienza per i volumi usati come dischi virtuali,
- migliore adattamento a workload con blocchi di dimensione variabile,
- più libertà nella progettazione dei pool.
Miglioramenti nella gestione dei dati e nella manutenzione
OpenZFS 2.4 introduce nuove opzioni che semplificano le operazioni sui pool (insieme di dischi gestiti come un’unica unità di archiviazione). Il comando zfs rewrite -P permette di preservare i tempi di creazione logici dei dati, riducendo così la dimensione degli stream di invio incrementali. Con la nuova opzione -a è ora possibile eseguire in un’unica operazione lo scrubbing (controllo completo dell’integrità dei dati), il trimming (liberazione dello spazio inutilizzato sui dispositivi a stato solido) o l’inizializzazione (preparazione dei dispositivi per l’uso) su tutti i pool importati.
Gli amministratori possono inoltre definire intervalli temporali per lo scrubbing tramite zpool scrub -S -E, e possono precaricare le tabelle di clonazione dei blocchi con zpool prefetch -t brt, migliorando la velocità delle operazioni che utilizzano la clonazione interna dei dati.
Dal punto di vista dell’affidabilità, OpenZFS 2.4 è in grado di escludere temporaneamente i vdev figli (i singoli dispositivi che compongono un vdev più grande) quando diventano insolitamente lenti, mantenendo così reattivo l’intero pool anche in presenza di problemi hardware parziali. Sono stati inoltre migliorati il comportamento dei RAIDZ (livelli RAID specifici di ZFS che distribuiscono i dati con parità), la gestione di ashift (dimensione minima del blocco fisico usato per scrivere sui dischi) e diversi aspetti critici come i gang block (blocchi composti da più frammenti quando non è disponibile spazio contiguo), la deduplicazione e la clonazione dei blocchi, elementi fondamentali per pool di grandi dimensioni e molto attivi.
Nuove funzionalità e modernizzazione
OpenZFS 2.4 introduce nuovi flag di funzionalità, tra cui il supporto alla riscrittura fisica e vari miglioramenti nella clonazione dei blocchi e nelle intestazioni dinamiche dei gang block. Sono state aggiunte nuove opzioni per moduli, dataset e vdev, mentre alcune opzioni vecchie sono state rimosse o riviste nell’ambito di un più ampio processo di pulizia e modernizzazione del codice.
Riferimenti ufficiali e download
Per approfondire tutte le novità introdotte in OpenZFS 2.4, è possibile consultare il registro delle modifiche ufficiale.
OpenZFS 2.4 è disponibile per il download e l’installazione tramite i repository software delle principali distribuzioni GNU/Linux e FreeBSD.
Fonte: https://github.com/openzfs/zfs/releases/tag/zfs-2.4.0
Fonte: https://www.phoronix.com/news/OpenZFS-2.4-Released
Fonte: https://linuxiac.com/openzfs-2-4-extends-linux-kernel-support-to-6-18-and-supports-freebsd-14-16/
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